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Marketing

Esordio di Ferrari tra i 'Best Global Brands' di Interbrand. Coca Cola sul podio

Il podio della classifica presenta un rilevante avvicendamento: IBM sale in seconda posizione, spodestando Microsoft che scende di un gradino. Google salta dalla 21esima posizione del 2007 alla decima, entrando a pieno titolo nella top 10. A rappresentare l'Italia anche Gucci (45°), Prada, (91° ), Armani (94°).

Interbrand ha presentato la classifica dei 100 brand globali a maggior valore economico. La notizia più importante per l'Italia è l'ingresso, in posizione 93 , del brand Ferrari, con un valore di oltre 3 miliardi e mezzo di dollari. Nonostante la crescita della domanda dovuta in larga misura ai mercati emergenti, un'attenta limitazione della produzione continua a salvaguardare l'esclusività che da sempre è una componente essenziale di questo brand.

A rappresentare il nostro Paese in classifica, inoltre, Gucci, al 45° posto, che con un +7% vale 8,254 miliardi di dollari; Prada, 91esima con un +9% e un valore di 3,585 miliardi di dollari; Armani, 94° con un valore di 3,526 miliardi di dollari, rientrato dopo l'assenza dell'anno scorso.

"Gucci vede i risultati di un fortissimo incremento nel budget di comunicazione e del rafforzamento della rete retail. Prada, top spender in termini di marketing e comunicazione tra i brand globali nel settore del lusso, si avvantaggia del forte investimento sul mercato asiatico (si prevede che nel 2010 il mercato cinese rappresenterà il 10% del fatturato di questo brand) e della collaborazione con LG - ha commentato ad ADVexpress Manfredi Ricca,business director Interbrand - . Nel settore moda, Armani continua a essere uno dei brand più dinamici: il continuo investimento in nuove categorie quali profumi, arredamento, tecnologia (in collaborazione con Samsung) e hotel porta questo brand a raggiungere nuove fasce di pubblico.

Sul fronte internazionale, invece, Coca-Cola (n. 1) si conferma il primo brand per l'ottavo anno consecutivo. Il podio della classifica però presenta un rilevante avvicendamento: IBM è salita in seconda posizione, spodestando Microsoft che scende di un gradino. Google salta dalla ventesima posizione del 2007 alla decima, entrando a pieno titolo nella top 10.

"La classifica Best Global Brands 2008 riflette l'andamento dell'economia globale. L'attuale crisi del credito negli Stati Uniti, la crescita dei mercati emergenti e l'aumento dell'attenzione verso la sostenibilità sono tendenze che si rispecchiano nella crescita o nella perdita del valore economico dei brand in classifica" ha affermato Jez Frampton , Global CEO di Interbrand. "La crescente complessità dell'economia globale rende ancora più importante l'esigenza di proteggere e far crescere un brand. È l'asset di maggior valore di un'azienda ed è molto meno volatile di altri asset durante i periodi di incertezza economica."

I movimenti all'interno della Best Global Brands 2008 confermano l'impatto dei tumultuosi mercati del credito su alcuni dei principali brand nei servizi finaziari, tra cui Merrill Lynch (n. 34) e Citi (n. 19). Tuttavia, alcuni dei maggiori brand del settore come HSBC (n. 27) e i brand di carte di credito come Visa (nuova entrata in posizione n. 100) e American Express (n.15) sono stati in grado di resistere alla crisi del credito grazie all'affidabilità dei loro brand.

Altri brand che hanno subito un significativo calo nella classifica 2008 sono Ford (n. 49) e Gap (n.77). Tra i nuovi ingressi si segnalano H&M (n.22), Thomson Reuters (n. 44), BlackBerry (n.73), l'italiano Giorgio Armani (n. 94) che rientra dopo un anno di assenza, Marriott (n. 96), FedEX (n.99) e Visa (n.100).

La crescita dei mercati emergenti ha avuto un impatto considerevole sulla classifica di quest'anno. L'aumento della ricchezza e la ricerca della sua espressione rendono i brand di lusso il simbolo dell'appartenenza alle nuove élite. Aziende come Porsche (n 75), Ferrari (n.93) e Prada (n. 91) hanno, infatti, ottenuto notevoli successi in questi mercati. Non sorprende notare che la sostenibilità incida sul valore del brand in tutti i settori – dall'automotive ai prodotti di largo consumo, fino ai servizi finanziari.

Le case automobilistiche come Honda (n.20) e Mercedes (n. 11) sviluppano nuovi modelli con un più efficiente consumo di benzina. Realtà come General Electric (n.4) e BP (n.84) hanno incrementato il valore dei propri brand puntando fortemente sulla sostenibilità. BP, in particolare, deve la sua scalata in classifica anche al proprio posizionamento di protagonista nello sviluppo delle fonti di energia alternativa.

"Nei periodi di crisi il business non si ferma. Le aziende possono avere difficoltà, ma le attività di vendita e di acquisto continuano in ogni caso." afferma Frampton. "Molti dei brand in classifica ne sono consapevoli ed escono da questi tempi difficili rafforzati e ancora più competitivi. La chiave del successo, nei periodi buoni e in quelli brutti, è comprendere il modo in cui il proprio brand genera valore."

Per essere incluso nella classifica, ogni brand deve rispondere a tre requisiti: conseguire almeno un terzo del fatturato all'estero, avere una riconoscibilità e un profilo che vadano oltre la propria clientela diretta, e disporre di sufficienti dati finanziari e di marketing di pubblico dominio.

La metodologia Interbrand determina il valore del brand considerandolo al pari di qualsiasi altro asset aziendale - sulla base dei flussi economici che esso potrà determinare in futuro, e sul loro grado di rischio. Interband combina proiezioni di analisti, documenti finanziari e proprie analisi quali-quantitative per arrivare a un valore attuale netto di tali flussi. Il report completo sulla classifica 'The Best Global Brands 2008' è disponibile sul sito www.interbrand.com .   (