Marketing

I Reggiseni che hanno invaso Milano portano la firma di Jimmy per Californication

I divertenti video finiti su YouTube raccontano della curiosa operazione di guerrilla marketing che, tra ieri e oggi, sta coinvolgendo e divertendo  i più affollati luoghi d’incontro di Milano e Roma, a supporto della campagna pubblicitaria di Jimmy per il lancio di Californication .

I reggiseno sparsi in questi due giorni per tutta la città di Milano hanno creato tanto rumore come la chiacchieratissima serie Californication, in onda su SKY canale 140 dal 6 marzo alle 21.00, come testimonia il video apparso su YouTube in mattinata che mostra una nuova distribuzione per la città di intimo femminile questa volta firmato da Jimmy e Sky : Californication .

Guarda il video http://www.youtube.com/watch?v=M6zbne9dark 

Il fitto tam tam di divertenti video finiti su youtube racconta della curiosa operazione di guerrilla marketing che, tra ieri e oggi, sta coinvolgendo e divertendo le principali piazze e i più affollati luoghi d'incontro di Milano e Roma. Si tratta della nuova campagna pubblicitaria di Jimmy pianificata per il lancio di Californication, la nuova serie televisiva che narra la storia di uno scrittore famoso interpretato da David Duchovny che, per compensare la sua profonda crisi creativa, colleziona innumerevoli avventure sessuali.

Su centinaia di tram e autobus, la campagna prosegue dal 5 al 31 marzo con l'affissione dinamica per la cui creatività sono stati associati, all'impertinente volto dell'ex agente Mulder, titoli che promettono faville. "Da X Files a XXX Files" e " Non ne poteva più di farsela con gli alieni" descrivono chiaramente quale sarà l'attività principale del protagonista di Californication, ma con un tono ironico e intelligente che evoca standard pubblicitari internazionali.

Auge il nome della sconosciuta agenzia che ha ideato la campagna con l'obiettivo di raggiungere il target nelle strade, nelle piazze, nei metrò, dove il pubblico vive e lavora, usando tecniche provocatorie e aggressive e non più solo seduttive, come la pubblicità tradizionale.

Maria Ferrucci