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National Geographic e Sky Ocean Ventures annunciano i vincitori della Ocean Plastic Innovation Challenge e aggiudicano 1.3 milioni di dollari

I vincitori e i secondi classificati per ciascuna delle tre categorie sono stati selezionati da un gruppo di quasi 300 team provenienti da tutto il mondo e condivideranno il premio di $300.000 per implementare i loro progetti volti a ridurre la quantità di plastica monouso negli oceani.

Tre team dal Cile, dalla Francia e dalla Germania sono vincitrici della "Ocean Plastic Innovation Challenge" lanciata da National Geographic e Sky Ocean Ventures nel febbraio 2019.

La Ocean Plastic Innovation Challenge è un concorso che ha come tema la ricerca globale di soluzioni innovative volte ad affrontare il problema legato all’utilizzo della plastica usa e getta nel mondo.

I vincitori e i secondi classificati per ciascuna delle tre categorie sono stati selezionati da un gruppo di quasi 300 team provenienti da tutto il mondo e condivideranno il premio di $300.000 per implementare i loro progetti volti a ridurre la quantità di plastica monouso negli oceani.

I team vincitori sono:

Per la categoria “economia circolare”: Algramo (Cile)

Algramo sta sviluppando una tecnologia per la distribuzione/packaging che consentirà ai principali brand di largo consumo di vendere i loro prodotti utilizzando un packaging riciclabile e conveniente, con costi più bassi possibile – Algramo sta sperimentando il progetto pilota con Unilever Cile.

Per la categoria “progettazione”: Qwarzo (Francia)

Qwarzo sta sviluppando una tecnologia innovativa, che produce un materiale biodegradabile, compostabile e riciclabile al 100% che potrà essere utilizzato per sostituire completamente e a costi ridotti la plastica monouso utilizzata per molti prodotti quali, cucchiaini da caffè, stoviglie, cannucce etc.

Per la categoria “visualizzazione dati”: #Perpetualplastic (Germania)

#Perpetualplastic produce delle sculture utilizzando flip-flop di plastica portate dalla corrente sulle spiagge di Bali. Queste sculture rappresentano i percorsi e i destini di tutta la plastica prodotta.

"La passione, la dedizione e l'ingegnosità dei vincitori del National Geographic e Sky Ocean Plastic Innovation Challenge ci danno la certezza di poter invertire la tendenza sul problema dei rifiuti di plastica", ha dichiarato Mike Ulica, Presidente della National Geographic Society. "Siamo orgogliosi di supportare questi innovatori come parte del nostro impegno a investire in soluzioni che porteranno a cambiamenti significativi per il futuro dei nostri oceani".

Jamie Rowles, responsabile degli Investimenti di Sky Ocean Ventures, ha dichiarato: “Sky Ocean Ventures e National Geographic hanno lanciato questo concorso per trovare aziende con una forte spinta alla trasformazione. Ciascuna di queste realtà ha la dedizione e l'impegno giusti per far fronte al problema della plastica negli oceani. Non vediamo l'ora di lavorare con loro per sviluppare i loro prodotti e portarli sul mercato ".

Ai secondi classificati nella categoria “progettazione”, Eco Flexy e Astu Eco è stata riconosciuto, rispettivamente, l’utilizzo di materiale innovativo (al primo) e il focus sulla creazione di posti di lavoro e l’empowerment femminile (al secondo).

I secondi classificati nella categoria “economia circolare” sono stati Kecipir e Returnity, i cui progetti hanno mostrato grandi potenzialità in termini di impatto.

Inoltre, Sky Ocean Ventures si è offerta di investire in Algamo e Eco Flexy per arrivare così ad un investimento aggregato di $1m per supportare l'ulteriore sviluppo delle loro idee.

Le aziende riceveranno inoltre supporto commerciale e strategico da Sky per costruire le loro attività come parte dell'esclusivo fondo di investimento a impatto Sky Ocean Ventures. Queste aziende stanno dando l'esempio unendosi alla campagna di Sky nella lotta contro la plastica monouso e hanno dimostrato la dedizione necessaria per aiutare a chiudere il rubinetto di plastica.

La Ocean Plastic Innovation Challenge è una parte importante dell'iniziativa "Pianeta o Plastica?" di National Geographic, uno sforzo globale per ridurre in modo significativo la quantità di plastica monouso che raggiunge l'oceano aumentando la consapevolezza, elevando la scienza e l'istruzione, promuovendo l'innovazione e stimolando l’azione.