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Aegis: billing 2006 a 1,203 miliardi, +17,8%. Cresce il communication planning
Si è rinnovato oggi, 3 aprile 2007, l'appuntamento in cui Aegis Media
Italia ha reso noti al mercato i propri dati di billing e strutturali,
secondo una tradizione avviata nel 2005. "Siamo l'unico gruppo che offre
un'analisi di questo tipo per il terzo anno consecutivo – ha detto
Walter Hartsarich, presidente e ceo del gruppo (nella foto), in apertura
dell'incontro - e si può già leggere un trend". Come negli anni precedenti, la
metodologia utilizzata incrocia le dichiarazioni del gruppo sul parco clienti e
le stime nettizzate di Nielsen Media Research, fatta eccezione
per le affissioni e Internet, i cui dati sono forniti dallo stesso gruppo.
Nel 2006 Aegis ha realizzato new business per un valore di 196 milioni di euro , di cui 104 milioni conquistati da Carat: fra le principali acquisizioni della centrale, quelle di H3G (entrato in portafoglio a giugno), Udc, Eurizon, Ferrovie dello Stato, Alleanza Assicurazioni, Enervit, Digital Bros, Turismo Australia. Vizeum dal canto suo ha realizzato new business per 92 milioni di euro, acquisendo clienti come Psa, Luxottica, Gallo Nero, Turismo Firenze. Le perdite invece ammontano a 17 milioni complessivi (di cui 16 di Vizeum), portando il totale netto del 2006 a 179 milioni di euro .
Positiva anche l'apertura del primo trimestre 2007, che ha visto new business per 143 milioni di euro, di cui 98 milioni di Carat, con l'importante budget di General Motors, quindi Ania e Geox, e 45 milioni per Vizeum con Conad, Nestlé, Fox. Il trend positivo dovrebbe proseguire nel secondo trimestre: è di ieri infatti la notizia della riconferma a Carat del budget media globale di Philips. Le perdite raggiungono invece i 42 milioni di euro, soprattutto a causa della perdita, da parte di Carat, del budget Unicredit . Ma il saldo netto è comunque ampiamente positivo, a quota 101 milioni.
Nel 2006 Aegis Media Italia ha totalizzato un billing di circa 1,203 miliardi di euro, di cui 860 milioni relativi a Carat e 343 milioni a Vizeum, con una crescita del 17,8%. Le previsioni per il 2007 vedono ancora una crescita a due cifre (+14,2%), che dovrebbe portare il totale di Aegis Media a 1,373 miliardi di euro (993 milioni per Carat, 380 milioni per Vizeum). Attualmente Carat è coinvolta nella gara Aams e si prepara a quella Poste Italiane che partirà a breve, dato che il contratto con la stessa Carat è in scadenza a luglio.
Distinguendo per mezzi, la televisione ha visto erodersi lievemente la propria quota (dal 65% del 2004 al 63,4% del 2006), ma nel complesso è cresciuta del 17% sul 2005. I periodici segnano un incremento del 19%, i quotidiani del 18,1%, la radio è a +9,2%, il cinema a +10,3%, l'esterna a +14,6%. Significativo il balzo in avanti di Internet che, pur rappresentando ancora una quota esigua, pari al 2,1%, cresce dell'83%. Notevole anche la crescita delle forme alternative di comunicazione raccolte alla voce "Altro" che segnano un +62,4%.
La market share del gruppo nel 2006 era del 14,7% sul mercato reale (calcolato escludendo la pubblicità locale e le stampe professionali), mentre rispetto al comparto è del 20,3%. Il principale competitor, Wpp, secondo quanto dichiarato da Hartsarich, dovrebbe avere una quota di circa il 28-29%. I profitti prima delle tasse sono cresciuti del 18% rispetto al 2005. Un elemento che contribuisce alla profittabilità è la crescita decisa delle attività non core, che nel 2006 incidevano per il 25,2% e secondo le previsioni nel 2007 dovrebbero raggiungere il 30%. "Se si pensa che che nel 2002 pesavano per appena il 4% del fatturato – ha commentato Hartsarich – si vede come il communication planning stia acquisendo sempre maggiore importanza per i clienti".
Un altro indice positivo è il billing per persona, che nel 2006 si attesta a 3,63 milioni. Il gruppo nel 2006 contava in totale 368 dipendenti, contro i 332 del 2005, e la previsione è raggiungere i 400 entro il 2007. L'anno scorso è stato caratterizzato anche da nuove iniziative come l'apertura del dipartimento Magic Touch in seno a Posterscope, la nascita di Act, dedicata a General Motors e affidata a Fabio Ferrara, ex Starcom, e l'apertura di Carat Celebrities, che al momento si occupa di quattro personaggi noti. "Quello che è sotto gli occhi di tutti e che il mercato sta cambiando,– ha commentato Hartsarich – La tecnologia guiderà il futuro del nostro mestiere, stiamo allora lavorando per studiare le nuove regole del mercato, mettere a punto un'offerta adeguata e valutare correttamente i risultati in termini di Roi. Davanti a risultati misurabili, non è escluso che in futuro il fee possa anche scomparire".
Nel 2007 investimenti pubblicitari a +2,8%
È spettato poi a Norina Buscone, managing director di Carat Expert, fornire un focus sugli investimenti pubblicitari. Dopo un 2006 che si è chiuso a +3,4%, con investimenti pari a 9.588 milioni di euro, il 2007 dovrebbe vedere una crescita più moderata, a +2,8% (9.858 milioni), a causa del'assenza di grandi eventi come le Olimpiadi o le elezioni, che hanno caratterizzato lo scorso anno. "Tutti i mezzi esprimono valori positivi – ha commentato la manager – ma spicca il digitale, sotto il quale comprendiamo sia Internet che il mobile advertising, e che nel 2007 dovrebbe crescere del 43,5%. Considerando anche il search advertising, dovrebbe sfiorare il 45,8%". La sua quota dovrebbe salire al 3,3%, che diventa il 5,2% con il search. Di contro, la televisione dovrebbe crescere in misura inferiore al mercato (+1,5%), pur mantenendo una quota del 52,9% sul totale.
Buono l'andamento della radio, +3%; i quotidiani dovrebbero segnare un +2,2%, i periodici un +1,9%, il cinema +1, l'out of home +2,5%. Includendo il search advertising, il mercato dovrebbe raggiungere i 10.053 milioni di euro, +3,4%. Nell'ambito della televisione, la crescita è trainata dal satellitare, che nel 2007 segnerà un +15%, mentre la tv generalista si ferma a +0,9%. In particolare, secondo le stime Carat Expert primeggia Sky, che nel 2006 pesava almeno il 65% sul totale degli investimenti sul satellite. Nel digital, si attende un raddoppio del mobile (+100%). Venendo ai settori, secondo Buscone sono in crescita Auto, Grande distribuzione, Abbigliamento, Telecounicazioni, "che però dipenderà dalle sorti di Telecom"; buone le prospettive anche per Finanza/Assicurazioni, soprattutto grazie alle campagne per il tfr.
Uno sguardo alle altre società del gruppo. Per Posterscope "l'anno è partito lentamente– ha detto il managing director Emili Perona -, pesa l'assenza dei grandi eventi del 2006, ma penso si vedrà una crescita nel secondo trimestre. I media alternativi, soprattutto l'ambient media, rappresentano già il 33% del totale mercato e sono destinati ad aumentare". Anche le sponsorizzazioni dovrebbero vedere presto una crescita. "Attendiamo un incremento dell'audience una volta che gli stadi saranno a norma, perché ha pesato l'assenza dei posticipi - commenta Andrea Bertini, general manager Global Sponsorship Solutions -. Il mercato dovrebbe crescere di circa il 5%". Per Layla Pavone, managing director di Isobar, un fenomeno che caratterizza Internet oggi è il video spot: "Le ricerche dimostrano che ha un forte impatto, incide sul ricordo, suscita curiosità e invita all'interattività, potrebbe dunque favorire ulteriormente la crescita degli investimenti online".
Claudia Albertoni