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Havas Sports sbarca in Italia. Il network chiude il 2007 a 20 mln
Alessandro Mandelli (al centro), ceo di Havas Media Italia,
Stephane Allio (a sinistra), ceo di Havas Sports Italia e
Gerome De Chaunac (a destra), coo Havas
Sports Netwrok hanno annunciato oggi a Milano l'apertura degli uffici
Havas Sports Italia
. L'agenzia, integrata con il network internazionale, fornirà
ai propri clienti competenze di marketing e di comunicazione sportiva sia in ambito internazionale che locale. Nello
specifico, Havas Sports Italia offrirà servizi di consulenza per tutto il processo delle sponsorizzazioni
(pianificazione, negoziazione dei diritti, ricerche di mercato), oltre a creatività, pr, organizzazione eventi, trade
marketing, collaborazioni con i media, soluzioni tecnologiche e altro ancora.
Havas Media Italia potrà lavorare, come già succede all'estero, anche con marchi e aziende legati ad altri partner di comunicazione (magari concorrenti - ma non dotati di competenze in campo sportivo), forte della propria specificità, della serietà e della credibilità maturata.
Lo sbarco in Italia di un network già presente nel mondo con 8 sedi (l'obiettivo è di ragguingere quota 20 entro il 2010), come spiegato oggi dai vertici, è motivato dal fatto che nel nostro paese lo sport è un business molto importante, considerando che il suo valore è di 2 miliardi di euro (il business a livello mondiale vale 40 miliardi , dei quali il 40% riguarda gli Usa), la sua presenza in tv rappresenta il 4% dei palinsesti, con un peso compreso tra il 7% (negli anni dispari) e il 10% (negli anni pari) del mercato pubblicitario (che vale 8 miliardi di euro - ed è spartito tra telefilm 15%, tg e informazione 10,8%, film 10,5%). Nel nostro paese lo sport è un contenuto strategico, quarto driver di audience (oltre che di investimenti), catalizzatore di appassionati (oltre il 70% degli italiani segue lo sport - il 13% è tesserato) creatore di icone, storie e di miti.
Sempre secondo le ricerce di Havas presentate da Mandelli, Allio e Gerome De Chaunac l'Italia, nella classifica dei paesi con maggior 'potere sportivo', è passata dall'8° posto del 2005 al 6° del 2007. Secondo previsioni statistiche, inoltre, gli azzurri nei giochi olimpici di Pechino dovrebbero ottenere almeno 35 medaglie, di cui 9 d'oro (ottavo posto mondiale per numero di medaglie, e 7° per numero di medaglie d'oro).
Non stupisce, insomma, che Havas Sports (che in portafoglio annovera già clienti internazionali come Coca Cola, Orange, Carrefour, Unilever, Adidas, Mc Donalds, Sony, Allianz, Subaru, Haier e Air Asia) abbia scelto di scendere in campo anche nel bel paese dove, ha precisato Mandelli, l'agenzia sarà in grado di lavorare anche per aziende più piccole, con budget modesti, che possono comunque ottenere ottimi ritorni nel campo dello sport.
Venendo ai conti, secondo quanto dichiarato dai manager Havas Sport nel 2007 ha rappresentato a livello globale 250 milioni di euro, con un fatturato di 20 milioni .
A proposito di MPG, infine, Mandelli ha
descritto un 2007 chiuso a +20% di amministrato, stimato
intorno ai 200 milioni di euro (erano 160 nel 2006). Il nuovo
anno è iniziato con la partecipazione della centrale ad alcune gare
internazionali, tra cui quelle per aggiudicarsi il budget media
di Festina e
Corona.