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Langs: "Opus, una realtà in controtendenza"
Opus, storica
concessionaria operante nel mercato cinematografico italiano da oltre 50 anni,
ha presentato oggi i propri servizi nel corso di un meeting rivolto ai clienti e
alla stampa, tenutosi presso la Terrazza di via Palestro a Milano.
"Stiamo crescendo rispetto all'anno scorso quando avevamo raggiunto un fatturato complessivo cinema di 20 milioni di Euro, anche se siamo ancora lontani dagli obiettivi. Il fatturato è in crescita ma non ancora in linea con gli investimenti che abbiamo fatto." Queste le prime affermazioni di Massimiliano Langs (consigliere delegato di Opus), che descrive Opus come una realtà in controtendenza rispetto al mercato pubblicitario cinematografico.
I dati forniti dallo stesso Langs (nella foto il terzo a
destra, a fianco del padre Duccio Langs, presidente,
e di Federico Hertel, altro consigliere delegato), sulla affluenza del pubblico nelle sale e nei circuiti in cui
la concessionaria opera, sottolineano questo trend positivo: se nel primo
semestre le sale cinematografiche italiane hanno fatto segnalare una crescita
del 16% rispetto al periodo corrispettivo del 2005, per un totale di 51 milioni
di spettatori, il cumulato Opus si è distinto per un + 28%, pari a un complessivo di 15
milioni di spettatori. L'attesa per il secondo semestre è di un totale di 12
milioni di spettatori almeno.
Di questi, 7 milioni dovrebbero venire dal circuito 'Movie One', un network di Multiplex che conta 354 schermi in tutta Italia, e i restanti dal circuito 'Movie Color', che comprende i cinema cittadini. Gli spazi pubblicitari gestiti da Opus vedono prezzi differenti a seconda del circuito, passando da un minimo di 275 mila Euro ad un massimo di 650 mila Euro per il primo, a cifre tra i 75 mila Euro e i 125 mila Euro per il secondo. (L'investimento varia in funzione della vicinanza dello spot all'inizio del film e in funzione della durata del periodo on air).
"Il cinema si è svegliato, il cinema è qualcosa di nuovo." Ha continuato Massimiliano Langs, intervistato da ADVexpress, "È sì un medium classico, ma è alla fine di un'esperienza. È un medium di grande impatto, che offre un target molto ambito. Lo spazio che precede il film vedeva generalmente solo trailer. È invece uno spazio utile, sia quello sullo schermo prima del film, sia quello della sala, che quello della struttura".
L'offerta dei servizi operata dalla concessionaria non si limita infatti allo spazio mediatico dello schermo ma si estende alla struttura fisica del cinema. In questi termini Opus offre una serie di attività below the line, che vanno dal classico biglietto brandizzato, al touch screen, passando per la ticket sponsoring, i lounge corner, gli expo car (spazi espositivi per automobili), gli spazi sul giornale monografico 'Fuorisala', e tutte le forme di contatto diretto con lo spettatore.
Tra le nuove offerte si segnala poi la possibilità di inserire il proprio brand all'interno della sala, ad esempio sui poggiatesta delle poltroncine o sui muri interni, fino a raggiungere il fenomeno estremo della 'Cinedomination', per cui il cinema viene 'ricoperto' dal marchio sponsor. "I settori più interessati a questa tipologia di comunicazione provengono dal ramo bancario, finanziario, del personal care come anche della Gdo e dell'automobile" ha concluso Massimiliano Langs.
Luca Giovannetti