Off the records
Lodi lascia Publicis?
Grande è il fermento nelle agenzie in questa ripresa di lavori. Non
tanto, ahinoi, per gli investimenti pubblicitari che ancora non danno segnali
concreti di ripresa , quanto per il riassetto che i vertici di alcune sigle
importanti stanno vivendo. Prima delle vacanze abbiamo dato notizia di un
possibile cambio della guardia in JWT (Jane
Reeve potrebbe subentrare a Pietro Dotti). Da qualche settimana
l'attenzione degli osservatori più attenti del mercato si concentra su
Publicis, più precisamente sul Ceo Giorgio
Lodi. Da diversi giorni, si dice addirittura dal 20 giugno, Lodi non
sarebbe neppure in ufficio ma, ufficialmente, 'in malattia'. I soliti bene
informati interpretano l'assenza di Lodi come una sorta di braccio di ferro tra
il manager, che è alla guida della sede italiana dal settembre del 2003, e
Richard Pinter COO della holding francese presieduta da
Maurice Lévy. Sempre stando ai rumors ci sarebbero state
precise divergenze sul ruolo e l'assetto che l'agenzia dovrebbe avere in Italia.
In sostanza, Lodi, anche in virtù dei successi maturati sul piano del new business soprattutto in ambiente pubblico/romano, avrebbe presentato un piano dettagliato su rilancio e posizionamento dell'agenzia sullo scacchiere italiano. Per tutta risposta il Coo di Publicis Worldwide, Richard Pinter, avrebbe richiesto un sostanziale taglio dei costi senza mostrare un reale interesse alle idee di Lodi. Se poi si aggiunge che, già da qualche tempo si registrava una certa stanchezza da parte del manager locale nei confronti del network, quest'ultimo episodio potrebbe essere stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. In questi giorni si starebbe discutendo soprattutto sulle modalità di risoluzione del rapporto più che su un futuro all'interno del Gruppo.
Secondo quanto risulta ad ADVexpress, infatti, Pinter sarebbe già alla ricerca di un sostituto . Quel che più sbalordisce è come un gruppo con la reputazione di Publicis possa permettere che l'agenzia viva in un sostanziale vuoto di potere per così tanto tempo, soprattutto per quanto riguarda la sede milanese.
A questo punto sono già partite le speculazioni su chi potrebbe essere il sostituto di Lodi. Ovviamente i primi pensieri sono andati subito a Pietro Dotti se, come potrebbe essere, lascerà JWT. Ma siamo soltanto a livello di ipotesi pura. La sensazione è che siamo ancora agli inizi e che la scelta dell'eventuale sostituto richiederà ancora qualche tempo.