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A Gallarate nasce OrangoTown
Giovedì 20 maggio, a Gallarate (MI arriva il primo laboratorio creativo dove la ricerca sui materiali ecologici e di riciclo è forma e strumento di comunicazione integrata. Location insolita, realizzata come una vera e propria jungla metropolitana e messa a punto da Alfiero Marangon, con l’obiettivo di creare un concept privo dei limiti e dei confini tipici delle communication agency generaliste.
Il 20 maggio a Gallarate nasce OrangoTown, un vero e proprio laboratorio creativo, un luogo di incontro dove nascono progetti, interazioni, uno spazio aperto dove chiunque può lanciare un messaggio, sviluppare un’idea, creare l’inizio di una collaborazione o dare il ciak a nuove iniziative.
Questi i concetti chiave di OrangoTown, la nuova città fatta di persone, incontri e idee e dove il pensiero diventa 'jungle'. Il progetto si sviluppa in una location insolita, realizzata come una vera e propria jungla metropolitana ed è curato da Alfiero Marangon, un’expertise di oltre vent’anni nel settore della comunicazione, con l’obiettivo di creare un concept unico nel suo genere.

“Gli americani direbbero 'the Jungle? is a state of mind' ed è questa la jungle philosophy: uno stato mentale - spiega Marangon -. Se dovessi definire il grado di novità presente nella Jungla direi nulla e tutto allo stesso tempo, nessuna innovazione ma una vera e propria scoperta archeologica, la riscoperta dei valori primitivi: creare, costruire, comunicare”.
Tanti i progetti e i volti che compongono la Jungla di OrangoTown, con l’obiettivo di far emergere dal caos e dall’esplorazione continua dei nuovi territori della creatività, dalle contaminazioni artistiche anche casuali, nuove idee e nuovi concetti.
Dopodiché, tradurre tutto questo in prodotto: la Jungla non è solo messaggio ma anche produzione, logistica e attenzione ai costi a partire dal fatto che ciò che viene creato deve essere prodotto e deve diventare strumento di comunicazione.

“L’aver realizzato uno spazio così unico ci permette di spiegare in maniera semplice che la Jungla non è solo il nostro pensiero comunicativo, ma ci aiuta anche a coinvolgere il cliente nel nostro modo di creare e nel luogo in cui lavoriamo, uno stile unico per entrare davvero nel cuore del progetto, visitarlo, guardarsi intorno, entrare in contatto e perché no divertirsi -racconta Alfiero Marangon di OrangoTown -. Una quindicina di collaboratori diretti e oltre 50 le aziende, i professionisti e gli artisti che partecipano in maniera continuativa ai progetti di ricerca e sviluppo, in una Jungla dove il cliente è sempre al centro di tutto. Dal corporate image/design al below the line, dal packaging alla produzione stampa, dal direct marketing alla promozione del punto vendita, fiere ed eventi, crm e loyalty programs fino alla realizzazione di siti web. Carta, cartone, bidoni di benzina, ogni cosa in OrangoTown può diventare un new media concept creando nuove commistioni tra arte e comunicazione per le aziende. Ricerca, strategia e creatività, logistica e produzione, il tutto in un mix in continua evoluzione, in uno stato perenne di work in progress. Una città che per ora è un piccolo villaggio ma che ha già un nome che è tutto un programma. Il modo migliore per conoscerci è venirci ad esplorare. Il nostro slogan è 'be Jungle!'".
Per informazioni: www.orangotown.com
Questi i concetti chiave di OrangoTown, la nuova città fatta di persone, incontri e idee e dove il pensiero diventa 'jungle'. Il progetto si sviluppa in una location insolita, realizzata come una vera e propria jungla metropolitana ed è curato da Alfiero Marangon, un’expertise di oltre vent’anni nel settore della comunicazione, con l’obiettivo di creare un concept unico nel suo genere.
“Gli americani direbbero 'the Jungle? is a state of mind' ed è questa la jungle philosophy: uno stato mentale - spiega Marangon -. Se dovessi definire il grado di novità presente nella Jungla direi nulla e tutto allo stesso tempo, nessuna innovazione ma una vera e propria scoperta archeologica, la riscoperta dei valori primitivi: creare, costruire, comunicare”.
Tanti i progetti e i volti che compongono la Jungla di OrangoTown, con l’obiettivo di far emergere dal caos e dall’esplorazione continua dei nuovi territori della creatività, dalle contaminazioni artistiche anche casuali, nuove idee e nuovi concetti.
Dopodiché, tradurre tutto questo in prodotto: la Jungla non è solo messaggio ma anche produzione, logistica e attenzione ai costi a partire dal fatto che ciò che viene creato deve essere prodotto e deve diventare strumento di comunicazione.
“L’aver realizzato uno spazio così unico ci permette di spiegare in maniera semplice che la Jungla non è solo il nostro pensiero comunicativo, ma ci aiuta anche a coinvolgere il cliente nel nostro modo di creare e nel luogo in cui lavoriamo, uno stile unico per entrare davvero nel cuore del progetto, visitarlo, guardarsi intorno, entrare in contatto e perché no divertirsi -racconta Alfiero Marangon di OrangoTown -. Una quindicina di collaboratori diretti e oltre 50 le aziende, i professionisti e gli artisti che partecipano in maniera continuativa ai progetti di ricerca e sviluppo, in una Jungla dove il cliente è sempre al centro di tutto. Dal corporate image/design al below the line, dal packaging alla produzione stampa, dal direct marketing alla promozione del punto vendita, fiere ed eventi, crm e loyalty programs fino alla realizzazione di siti web. Carta, cartone, bidoni di benzina, ogni cosa in OrangoTown può diventare un new media concept creando nuove commistioni tra arte e comunicazione per le aziende. Ricerca, strategia e creatività, logistica e produzione, il tutto in un mix in continua evoluzione, in uno stato perenne di work in progress. Una città che per ora è un piccolo villaggio ma che ha già un nome che è tutto un programma. Il modo migliore per conoscerci è venirci ad esplorare. Il nostro slogan è 'be Jungle!'".
Per informazioni: www.orangotown.com

