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Free Event, dieci anni di vera ‘live communication’. Camporesi: "Puntiamo su fiducia e relazione. E siamo pronti a nuove sfide"

L’agenzia è partita proprio dai live show per poi ampliare il proprio operato a progetti sempre più integrati e corporate. Alla soglia del suo decimo compleanno, Free Event si offre al mercato con un’expertise solida e un approccio innovativo e all’avanguardia. Ma senza mai dimenticare che, a fare la differenza, è la cura dell’empatia con il cliente.

Dieci anni di successi che attraversano il mercato degli eventi in un’evoluzione continua: dai live show, l’agenzia Free Event ha collezionato, nel tempo, case history di successo: roadshow, lanci di prodotto, convention, team building... Denominatore comune, un modus operandi costruito ad hoc sulle esigenze del cliente e l’impiego di figure professionali eccellenti.

FOTO: www.naphtalina.com

A raccontarci questi 10 anni è Andrea Camporesi (FOTO), ceo e direttore creativo di Free Event.

Ripercorriamo le fasi clou della vostra storia?
Siamo nati nel 2007 con l’obiettivo di unire diverse esperienze professionali in una squadra solida e versatile. Fin dall’inizio, abbiamo lavorato con grandi nomi del panorama musicale, organizzando after show negli stadi più importanti d’Italia con i tour di Vasco Rossi, Depeche Mode, Muse, Laura Pausini e molti altri. In seguito, ci siamo allargati al mondo corporate, inserendo figure specializzate che ci hanno permesso di avere una visione d’insieme su ogni progetto. Oggi siamo un’agenzia flessibile, che cresce a seconda delle esigenze: negli anni, infatti, abbiamo creato rapporti privilegiati con i migliori tecnici, service, registi e scenografi di Italia che, di volta in volta, si uniscono alla nostra piccola grande famiglia per realizzare produzioni di qualità.

Come è cresciuta l’agenzia e come si è specializzata nel corso degli anni? Quali gli step strategici che vi hanno permesso di cavalcare il mercato?
Siamo nati come agenzia di eventi e ci siamo rapidamente specializzati nei live show: un genere di gavetta che forma tanto in poco tempo, perché si raggiungono i massimi livelli in termini di audience, tecnologia e spettacolo. Dopo qualche anno, abbiamo deciso di puntare anche su brand e aziende, con eventi di marketing, lanci prodotto, convention, roadshow e team building.

Dalla realizzazione dell’evento puro l’agenzia si è ampliata alla comunicazione e alla produzione video. Ci spiegate i motivi di questa scelta e come vedete il mercato della comunicazione, oggi, in un’ottica sempre più integrata?
È lavorando in ambito corporate che ci siamo resi conto di quanto fosse importante integrare queste competenze: ogni evento è strettamente legato all’identità del marchio e dell’azienda committente, che, quindi, è il punto di partenza del processo creativo. Ma la comunicazione influenza anche la fase operativa, determinando stile, linguaggio e contenuti di inviti, allestimenti, strategie digital e molto altro. Lo stesso vale per la produzione video, che nei nostri eventi oggi è protagonista insieme ai mapping, alla computer graphic e agli effetti speciali.

Qual è l’approccio che adottate con i clienti?
Entusiasmo, empatia, trasparenza: che, poi, è tutto ciò che siamo. Quando punti a lavorare con i brand più importanti del mercato è ovvio che i tuoi concorrenti siano di altissimo livello. Distinguersi nell’offerta è difficile, per questo puntiamo sulla relazione: con il cliente ci piace costruire un rapporto basato sulla fiducia e - perché no - anche sul sorriso: siamo convinti che nelle situazioni di stress tipiche di ogni evento, la serenità e la complicità all’interno del gruppo di lavoro siano spesso l’arma vincente.

Quali i vostri plus, cosa vi contraddistingue, quindi, dal panorama dell’offerta?
Come abbiamo detto prima, sicuramente la relazione. Siamo in un mondo ipertecnologico, ma i rapporti umani rimangono, per fortuna, ciò che fa la differenza. Ai nostri clienti offriamo inoltre un pacchetto completo, che va dal concept creativo alla messa in opera: la nostra situazione ideale è quando ci viene assegnato un progetto da seguire in ogni dettaglio, perché ci piace avere quella visione di insieme che permette, lavorando fianco a fianco con il cliente, di creare produzioni coerenti, originali e memorabili.

Parliamo invece di case history. Ci accennate a qualche evento che ‘ha fatto la storia’ dell’agenzia?
Sicuramente le convention e i compleanni dei grandi gruppi, tra cui Scavolini, Conad e Conserve Italia. L’evento dedicato ai dealer Lavazza, dove ci siamo divertiti con la spettacolarizzazione e le scenografie. I 40 anni di Radio Subasio, con la regia, la direzione artistica e la gestione di un evento che ricordava i migliori anni del Festivalbar. Il lancio della Ferrari F1, forse il massimo che un appassionato possa desiderare. E poi Volvo, Samsung, i roadshow per Napapjiri. Gli storici tour mondiali di Laura Pausini, di cui negli ultimi siamo stati partner nella regia e nel management, e poi la nostra 'chicca', il Soundtrack Stars Award, premio collaterale alla Mostra del Cinema di Venezia, che ci ha permesso di premiare grandi maestri come Ennio Morricone, Ryuichi Sakamoto, Alexandre Desplat, Nicola Piovani e Gabriele Muccino.

Cosa 'bolle in pentola' oggi? Quali gli obiettivi a breve e a lungo termine?
Crediamo tantissimo nei giovani talenti: l’obiettivo è di integrare nella nostra squadra figure professionali che, come noi, abbiano il desiderio di lanciarsi in nuove sfide e di coltivare le proprie passioni nel campo dell’intrattenimento, degli eventi e della comunicazione.

Serena Roberti