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Gattinoni chiude il 2010 a +3%
L'azienda chiude il settore Mice con un calo del 20% (18.400.000 di euro), ma compensa con un +18% del Business Travel e un +5% nel settore Leisure (127.200.00 di euro).
Il Gruppo Gattinoni chiude il 2010 con segno positivo: +3% rispetto al 2009 e un turnover globale di 145.600.000 di euro.
Sono questi i numeri dell’azienda leader nel settore turistico che da anni continua a mantenere un trend di crescita costante.
Spiega il presidente Franco Gattinoni: “Abbiamo chiuso il settore Mice con un calo del 20% (18.400.000 di euro), ma abbiamo compensato con un +18% del Business Travel e un +5% nel settore Leisure (127.200.00 di euro). I dati sono quelli del gruppo e non includono i fatturati delle agenzie affiliate. Non abbiamo mai considerato un fatturato con le agenzie Partner. In questo caso il turnover sarebbe completamente diverso e, ovviamente, molto più alto”.

Soprattutto se consideriamo che, da novembre 2009, data di apertura della tipologia di affiliazione anche senza pagamento centralizzato, il network Gattinoni Travel Network ha visto aumentare il numero di agenzie di 56 punti vendita. E l’obiettivo di fine 2011, come dichiarato da tempo, è quello di arrivare a 200.
Il 2011 per il Gruppo è stato un anno di riorganizzazione aziendale… “Abbiamo ristrutturato completamente e inaugurato le agenzie di Modena e Verona, abbiamo rafforzato l’ufficio Business Travel di Monza che ha nel corso dell’anno passato ha raggiunto risultati veramente importanti. E anche Sestante Viaggi & Vacanze, la nostra società di prodotto, nei primi sei mesi di attività, grazie al Dynamic Packaging, ha prodotto ottimi risultati. E i primi tre mesi del 2011 sono partiti in modo molto promettente”. Dati importanti che ancora una volta sottolineano la crescita dell’azienda e la lungimiranza del suo presidente, eletto nel 2010 anche presidente di AINeT. “Abbiamo investito molto in persone e tecnologie – conclude Gattinoni – Come tutti abbiamo attraversato un anno particolarmente impegnativo, ma l’importante è aver chiuso i bilanci con segno positivo. Il 2011, poi, è iniziato bene, soprattutto con una forte ripresa nell’area Mice, e speriamo di continuare su questa strada”.
Sono questi i numeri dell’azienda leader nel settore turistico che da anni continua a mantenere un trend di crescita costante.
Spiega il presidente Franco Gattinoni: “Abbiamo chiuso il settore Mice con un calo del 20% (18.400.000 di euro), ma abbiamo compensato con un +18% del Business Travel e un +5% nel settore Leisure (127.200.00 di euro). I dati sono quelli del gruppo e non includono i fatturati delle agenzie affiliate. Non abbiamo mai considerato un fatturato con le agenzie Partner. In questo caso il turnover sarebbe completamente diverso e, ovviamente, molto più alto”.
Soprattutto se consideriamo che, da novembre 2009, data di apertura della tipologia di affiliazione anche senza pagamento centralizzato, il network Gattinoni Travel Network ha visto aumentare il numero di agenzie di 56 punti vendita. E l’obiettivo di fine 2011, come dichiarato da tempo, è quello di arrivare a 200.
Il 2011 per il Gruppo è stato un anno di riorganizzazione aziendale… “Abbiamo ristrutturato completamente e inaugurato le agenzie di Modena e Verona, abbiamo rafforzato l’ufficio Business Travel di Monza che ha nel corso dell’anno passato ha raggiunto risultati veramente importanti. E anche Sestante Viaggi & Vacanze, la nostra società di prodotto, nei primi sei mesi di attività, grazie al Dynamic Packaging, ha prodotto ottimi risultati. E i primi tre mesi del 2011 sono partiti in modo molto promettente”. Dati importanti che ancora una volta sottolineano la crescita dell’azienda e la lungimiranza del suo presidente, eletto nel 2010 anche presidente di AINeT. “Abbiamo investito molto in persone e tecnologie – conclude Gattinoni – Come tutti abbiamo attraversato un anno particolarmente impegnativo, ma l’importante è aver chiuso i bilanci con segno positivo. Il 2011, poi, è iniziato bene, soprattutto con una forte ripresa nell’area Mice, e speriamo di continuare su questa strada”.

