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Ideal, la nostra forza è l'indipendenza

Grazie a una unit dedicata, l'agenzia indipendente fondata e guidata da Stefano Capraro (foto) è in grado di realizzare eventi originali e innovativi, in cui creatività e dinamismo - parole chiave di Ideal - si esprimono al meglio. Un esempio eloquente è il progetto 'Casa 500', l'originale product experience dell'inverno 2015 - 16 per il brand Fiat.

Un’agenzia di comunicazione a tutto tondo, che considera gli eventi come uno strumento efficace e utile, ma solo quando sono intesi come una vera e propria forma di media alla stregua di tutti gli altri canali. Questa è la torinese Ideal, che vanta al suo interno un team dedicato allo sviluppo di progetti speciali, che ha già sviluppato diverse case history interessanti, come ‘Casa 500’ per Fiat.

A monte, un’estrema cura per il dettaglio e una forte capacità di sviluppare soluzioni originali e innovative, come spiegano in questa intervista Stefano Capraro (FOTO), ceo e founder, Gabriella Chianale, account manager, e Alessandro Finotto, art 
director, che hanno seguito il progetto ‘Casa 500’.

Qual è la vostra offerta per il settore degli eventi? In particolare, quali tipi di eventi seguite?
(Capraro) Ideal si occupa di eventi da molti anni e lo fa in modo non tradizionale. La nostra indipendenza da grandi strutture internazionali garantisce processi snelli e velocità nel proporre idee all’avanguardia prima che diventino di uso comune. Siamo soprattutto un’agenzia creativa con un fortissimo focus sulle idee e sui nuovi trend, e questo garantisce la creazione di eventi sempre innovativi, mai scontati. Per questo motivo, Ideal si considera il giusto partner per eventi in cui la vera missione sia il contenuto creativo.

Come si integra la vostra offerta all’interno del posizionamento e con le altre attività che realizzate?
(Capraro) Il nostro approccio ai brief è integrato, in genere nulla di ciò che ci viene richiesto si limita a un solo territorio della comunicazione, suggerendo quindi un delivery cross mediale. Questo si riflette anche sulla realizzazione degli eventi che portano la nostra firma, caratterizzati sempre da un’altissima cifra stilistica e passione per i particolari.

Quali sono le ragioni per cui continuate a crescere in questo mercato? Quali i vostri obiettivi?
(Capraro) Gli eventi sono occasione di contatto diretto con il cliente e con target di riferimento, oltre a essere il giusto canale nel quale esprimere al meglio creatività e dinamismo, caratteristiche nel nostro Dna. Inoltre, quello degli eventi è un mercato tra i più soggetti a profonde trasformazioni, e grazie alla tecnologia, che procede a passi spediti, le opportunità di stupire sono una sfida sempre più alta che noi non vogliamo trascurare. L’obiettivo di Ideal è sempre di poter offrire progetti completi, nei quali cultura e comunicazione danno origine a qualcosa di davvero distintivo.

Come siete strutturati per gli eventi? 
(Capraro) Negli anni, il team di Ideal si è arricchito di risorse con esperienze professionali molto diverse fra loro, alcune delle quali hanno dato vita a una Unit particolare. Un gruppo di professionisti che reinterpreta in modo quasi artigianale le richieste del cliente, per trovare soluzioni inattese e utili. Questa Unit, mischiando le consapevolezze maturate nei diversi percorsi di vita, riesce sempre a trasformare il brief in un vero e proprio progetto transmediale, in grado di fare innovazione analizzando con attenzione i trend a livello globale. Un’altra caratteristica sempre più distintiva di Ideal è l’internazionalità delle risorse, per noi un’arma vincente nell’approccio a questo tipo di comunicazione.

Avete delle case history da raccontarci?
(Finotto) Una delle ultime case history è ‘Casa 500’: l’originale product experience dell’inverno 2015-16 per il brand Fiat. In questo progetto, abbiamo deciso che, per creare un evento, bisognava partire da una domanda. Cosa fa una Fiat 500 in montagna? Cosa l’ha portata lì? Riuscire a re-immaginare i presupposti dei brief è fondamentale per dare quel quid in più, e queste domande ci hanno portato all’intuizione che il product experience doveva essere un viaggio, una vacanza, proprio come fanno tanti italiani in inverno. Da qui a pensare che la 500X poteva portare una roulotte in montagna il passo è stato breve. Una volta visualizzato l’oggetto stesso è stato fondamentale l’apporto degli altri membri del team per integrare tutto.

Perciò la roulotte è diventata un hub multimediale in cui si poteva dormire, tramite una partnership con Airbnb, un’installazione artistica accattivante in cui sono stati ospitati influencer, blogger e gente comune, che hanno potuto viverla in prima persona trascorrendo una notte indimenticabile sulle piste. Ma non ci siamo fermati lì. La roulotte ci ricordava le famose road trip alla Kerouac e quindi abbiamo deciso di trasformare la ‘Casa 500’ in un inedito viaggio per cinque mete montane durante tutto l’inverno, creando un racconto affascinante in cui il prodotto avesse il ruolo da protagonista.

Quali ritenete siano stati i risultati più significativi di questo progetto?
(Chianale) In questo campo riuscire a rispondere sia ai propri obiettivi creativi, sia a quelli numerici del cliente è sempre il risultato migliore. La campagna ha creato engagement e awareness, coinvolgendo oltre 3 milioni di persone e la notizia è stata riportata su moltissime testate, non solo di motori, ma anche, e soprattutto, di lifestyle, design e nuove tecnologie.
Il progetto è stato premiato dal pubblico per l’originalità, la creatività e la pertinenza, diventando chiara tendenza. Sui social sono anche arrivate richieste di commercializzazione della roulotte!