Agenzie
Ripresa o non ripresa? Questo il problema (delle agenzie)
Al nostro giro di microfoni che ha coinvolto tre agenzie di eventi, la situazione dell'ultimo trimestre nel settore appare disomogenea. C'è chi parla di significativi segnali di ripresa, chi ne avverte solo timidi accenni e chi, invece, si mantiene più scettico e sospende il giudizio fino al primo trimestre 2010.
È tempo di bilanci. Dopo la pausa estiva, ritornano gli eventi.
Lo vediamo dalle nostre agende, dove gli appuntamenti si moltiplicano di settimana in settimana.
e20express coglie l'occasione per dare il via a un giro di microfoni tra alcune delle più importanti agenzie del panorama italiano per tastare 'a caldo' il polso della situazione.
La domanda che ci siamo posti e abbiamo rivolto ai nostri intervistati è se, in questa seconda parte delll'anno, si avvertono segnali di ripresa dalla crisi o, se, al contrario, si registra una preoccupante 'calma piatta'.
Diversi i pareri raccolti.Secondo Simone Merico (nella foto), amministratore delegato di K-Events, la società di eventi del Gruppo FilmMaster, reduce da due recentissimi successi, la sfilata-spettacolo in Duomo di Costume National e l'innovativa conven-show per Unipol Gruppo Finanziario, "i segnali di ripresa sono assolutamente significativi. Per quanto ci riguarda è stato un buon anno, e lo stiamo scoprendo in questa seconda parte del 2009. Anche a livello europeo i nostri eventi hanno 'lasciato il segno' e fortunatamente la crisi non ci ha colti impreparati".
Secondo Merico, inoltre, la crisi avrebbe in sè anche un risvolto positivo. "Essa ha portato a una scrematura naturale delle agenzie di eventi, costringendo quelle 'improvvisate' a chiudere i battenti".
Molto più prudente, invece, il commento di Gianni Merenda (nella foto a destra), socio co-fondatore di Special.![]()
"Da un diagramma piatto siamo passati a lievi segnali di ripresa, ma siamo ancora lontani dall'essere 'fuori dal tunnel'. Credo che a patire maggiormente siano stati gli eventi Consumer, mentre i Corporate e i Business hanno retto meglio l'onda d'urto. Fortunatamente siamo stati attivi tutta l'estate con vari tour, tra cui quello di Philips e quello di Nastro Azzurro, ma di eventi in giro ne abbiamo visti pochi. Possibilità di budget scongelati prima di fine anno? Non credo proprio. Le aziende dai freezer non tireranno fuori di certo un filone....al massimo una michetta. Credo tuttavia, che stiano tutti a guardare e che, al momento giusto, siano pronti a ripartire con gli investimenti".Sugli stessi binari anche il parere di Gilles Morange, (nella foto a sinistra) amministratore delegato Promoconvention. "Di ripresa non ne ho proprio vista - spiega il manager -, le aziende in questo periodo esercitano un controllo ancor più serrato sui budget, che rimarranno sicuramente fermi per tutto l'anno, e se ci sarà uno scongelamento lo vedremo solo nel primo trimestre del 2010. Se anche dovessimo assistere alla realizzazione di eventi entro Natale - continua Morange -, non saranno frutto di una scelta strategica ma piuttosto organizzati come 'risposta' alla concorrenza. In altri termini, questi ultimi tre mesi non 'faranno benchmark".
Altro punto su cui pone l'attenzione Morange è il clima di austerity creato dalla crisi, per cui è consigliabile non ostentare troppa ricchezza con eventi sfarzosi. D'altra parte, la crisi c'è e le aziende difficilmente avranno un avanzo nel budget da spendere entro dicembre. Se lo fanno, sarà appunto per eventi 'spot', non pianificati, "quindi - ancora una volta - non saranno gli eventi realizzati durante quest'ultimo trimestre a darci il polso reale della situazione".
"Per quanto riguarda Promoconvention - conclude Morange - i risultati si sono rivelati nettamente superiori alle nostre previsioni, certamente non rosee. Certo, alcuni clienti che non utilizzavano l'evento come strumento strategico hanno deciso di sospendere la collaborazione con noi, ma in generale abbiamo mantenuto ben saldo il nostro portafoglio clienti".
Serena Roberti e Viola Venturelli

