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Synapsy, l'Agenzia Emergente del 2016 si avvia a piena maturità. Mazzucchelli: "Il 2017 sarà l'anno del consolidamento"
Synapsy nasce due anni fa. Prima di divenire una vera e propria agenzia strutturata, è stata per alcuni mesi un laboratorio creativo composto da un network di professionisti e creativi della comunicazione.
Al timone, Davide Mazzucchelli (FOTO), amministratore delegato e anche fondatore. Il team di Synapsy è oggi composto da 15 persone più 13 collaboratori esterni. Il cuore dell'agenzia è rappresentato da Giorgia Peschiera, che ha la responsabilità della direzione clienti, Andrea Gallizzi per la comunicazione e le relazioni esterne, Alessandro Caldi per la produzione eventi e Federica Bullo, operation manager. Tutti hanno una solida esperienza nei rispettivi settori di provenienza, avendo lavorato in diverse agenzie di comunicazione e in grandi aziende.
Il fatturato 2016 supera nettamente i 3 milioni di euro e gli eventi organizzati nel 2016 sono 18.
"Abbiamo partecipato a 38 gare - spiega Mazzucchelli a e20express.it -. Le persone coinvolte durante gli eventi organizzati nel 2016 sono circa 70.000 e abbiamo garantito lavoro a oltre 800 collaboratori, che sono stati impegnati a vario titolo nell’organizzazione e realizzazione dei progetti".
Numeri che hanno fatto meritare all'agenzia il premio di 'Agenzia Emergente' al Bea Italia 2016.
A quale esigenza di mercato vuole far fronte l'agenzia?
Le aziende chiedono prevalentemente due cose: che le idee che proponiamo siano mirate, in linea con il loro impianto di immagine e comunicazione e che abbiano, nel limite del possibile, un ritorno rispetto all’investimento. Di contro, noi facciamo di tutto per soddisfare le loro esigenze in profondità, dando risposte precise e puntuali grazie alle competenze che mettiamo a disposizione. L’orientamento generale, invece, è mettere il cliente/azienda nelle condizioni migliori per evitare l’autocelebrazione, ormai inutile e a volte perfino dannosa, ribaltando il concetto di comunicazione: oggi meglio parlare meno e ascoltare di più. Per avere maggiori chance di successo è necessario mettersi in ascolto dei segnali deboli, dei bisogni latenti del proprio target di riferimento e implementare una strategia di comunicazione ad hoc. Inoltre, i nostri progetti tendono a rispettare sempre tre asset per noi imprescindibili nei confronti di qualunque brand: posizionamento, coinvolgimento, memorabilità.
Può citare un evento memorabile di questo 2016? Può descrivercelo nei dettagli?
In particolare, 'Fairy Tale – La Favola siamo Noi', organizzato per celebrare i dieci anni di PwC Tax & Legal Service. Abbiamo ideato un format che ha previsto la realizzazione di un vero progetto di comunicazione integrata, con una fase pre evento e alcune azioni teaser per introdurre gli ospiti all’atmosfera dell’iniziativa senza svelarne i contenuti: video, piattaforma web dedicata, attività mailing, grafiche in 3D e alcuni visual evocativi rispetto al clima della serata che avrebbero vissuto. Poi l’evento vero e proprio: una serata ambientata in un mondo magico, un giardino da fiaba animato da oltre 50 attori che hanno reinterpretato in modo non convenzionale diversi personaggi delle favole. E, infine, le due attività previste per il post evento: due video e un celebration book. Fairy Tale è stato un mix perfetto di organizzazione tecnica e creatività. Un progetto a cui hanno lavorato oltre 150 persone.
Quali obiettivi e progetti avete per il 2017?
L’obiettivo è quello che abbiamo fin dall’inizio della nostra attività: crescere passo dopo passo, valutando quali progetti seguire e se seguirli, dando risposte concrete alle esigenze del cliente. Ci interessa proporre progetti che abbiano un’intelaiatura in linea con il brief del committente, ovviamente, ma spesso presentiamo anche un’alternativa disallineata rispetto alle aspettative. Così diamo la possibilità di scegliere e valutare un altro punto di vista. Questo per noi significa una cosa: realizzare progetti di comunicazione, nel settore degli eventi, che abbiano una sorta di marchio di fabbrica e che rendano riconoscibile l’agenzia sul mercato anche e soprattutto attraverso la valorizzazione delle persone che ogni giorno lavorano in Synapsy. È un approccio che pensiamo possa garantirci un futuro professionale solido, sicuro.
Avete gare in corso d'opera o progetti di prossima realizzazione di cui si può dare un'anticipazione?
Stiamo lavorando su una decina di progetti, in altrettanti settori, per imprese dell’automotive, del food & beverage, della grande distribuzione. E poi del mercato informatico, delle telecomunicazioni, dell’industria chimica e delle assicurazioni. Oltre a questo, siamo impegnati con l’ottava edizione del Salone del Risparmio e con una convention per una grande azienda internazionale del beverage. Contemporaneamente, stiamo lavorando anche su rapporti con enti istituzionali proponendo alcune idee che ci piacerebbe realizzare.
Per la parte logistica, digital... avete dei partner fissi a cui vi affidate?
Abbiamo una serie di partner fissi, con i quali si è instaurato un rapporto di totale fiducia che ci consente di rispondere velocemente a tutte le sollecitazioni del mercato. In ogni caso siamo sempre aperti a nuove collaborazioni, con un grande lavoro di ricerca e selezione, proprio perché consideriamo il confronto con altre realtà un valore aggiunto.
Quali sono le maggiori difficoltà oggi per un'agenzia di eventi?
Confrontarsi con le gare d’appalto e con budget sempre più limitati, in alcuni casi, può rappresentare una delle difficoltà. Ampliando il discorso, la maggiore difficoltà è convincere le aziende a non tagliare i budget destinati alla comunicazione, soprattutto in momenti di crisi. Chi l’ha fatto, in molti casi, ha perso quote di mercato difficilmente recuperabili. La comunicazione è un’area fortemente strategica e indebolirla senza pensare alle conseguenze è stato (ed è) un errore abbastanza diffuso.
In che modo affrontate le sfide della comunicazione?
Synapsy è sul mercato da poco. Il primo è stato un anno di organizzazione, sperimentazione e impostazione delle linee generali. Il secondo anno ci ha visti impegnati a consolidare il nostro modello di lavoro nei confronti dei clienti. Questo approccio ha permesso a Synapsy di crescere e farsi conoscere. Il prossimo anno completerà il lavoro di start up previsto nel triennio, avremo un approccio alla nostra comunicazione molto più ampio e mirato, rafforzeremo i nostri account sui social e prevediamo l’ingresso in organico di nuove figure professionali. Non solo: stiamo impostando con nuovi partner anche un’intensa attività di new business in settori che fino ad oggi non avremmo potuto coprire.
Da quali fonti si nutre oggi la creatività nell'ambito degli eventi?
Confronto, capacità di ascolto e connessione con gli altri, assertività e spirito di osservazione, oltre che di squadra. È necessario un mix di qualità, che però senza una buona capacità di esecuzione rimangono fini a se stesse.


