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Uevents, a marzo il nuovo sito e la nuova campagna adv
'Nulla a caso' è il claim scelto per pubblicizzare un approccio che parte da un pensiero strategico e si concretizza in progetti capaci di garantire risultati. E, nel frattempo, l'agenzia traccia la strada per consolidare la divisione Eventi.
Nel prossimo mese di marzo vedrà la luce la nuova campagna adv di Uevents, accompagnata dalla messa online del nuovo sito.
Per la prima volta, l'agenzia comunica con il nome Uevents, proponendosi ufficialmente al mercato in questa veste e, di conseguenza, rimpiazzando il precedente brand.
Aumentando, di conseguenza, il fatturato.
Poi le persone: nuovi manager. Giovani, ma esperti e con grande entusiasmo. Non hanno sostituito nessuno: si vanno a integrare nel team, portando nuova linfa, nuovi contatti e soprattutto nuove idee.
"Certamente - dichiara Davide Mazzucchelli (FOTO 2), direttore esecutivo della divisione Eventi - denota che dietro ci sia 'pensiero', capacità di analisi delle situazioni e abilità nel contestualizzarle. Approccio necessario, evidentemente, a non lasciare nulla al caso. Ma proprio nulla. Perché è questa la vera, grande qualità di chi fa comunicazione e organizza grandi eventi: non lasciare nulla al caso è un diktat. Un approccio a cui nessuno può permettersi di non prestare attenzione. Ne siamo tanto convinti, da aver trasformato il concetto come claim per la nuova campagna adv".
"Una campagna pubblicitaria - continua Mazzucchelli - che nasce dall’idea che si debba essere in grado di poter scegliere, dalla necessità di saper fare il passo giusto. Dalla convinzione che ogni azione ne generi un’altra. E poi un’altra ancora. Fino a quando tutto diventa chiaro, comprensibile, energico nell’azione.
Mazzucchelli, che è anche ideatore della campagna, ha ragionato con un criterio diverso. "Non la solita pubblicità che dice quanto si è bravi, quanto quel servizio - o prodotto - sia buono, conveniente, intelligente o necessario. È molto più improntata sul pensiero. Si pubblicizza un 'approccio' alle cose tramite un’azienda, Uvet appunto, che può essere applicato a tutte le nostre scelte".
Anche in vista di Expo, ma anche più in generale, per ragionare su una visione di lungo periodo.
Poi le persone: nuovi manager. Giovani, ma esperti e con grande entusiasmo. Non hanno sostituito nessuno: si vanno a integrare nel team, portando nuova linfa, nuovi contatti e soprattutto nuove idee.
È vero che cambiare nome e obiettivi è già un bel passo avanti, ma non basta. E non è questo il vero cambiamento. Il cambiamento è nell’approccio. Oggi più strutturato. Forse più rigido in alcune procedure, ma non per questo meno fluido, sempre sostenuto da
"Certamente - dichiara Davide Mazzucchelli (FOTO 2), direttore esecutivo della divisione Eventi - denota che dietro ci sia 'pensiero', capacità di analisi delle situazioni e abilità nel contestualizzarle. Approccio necessario, evidentemente, a non lasciare nulla al caso. Ma proprio nulla. Perché è questa la vera, grande qualità di chi fa comunicazione e organizza grandi eventi: non lasciare nulla al caso è un diktat. Un approccio a cui nessuno può permettersi di non prestare attenzione. Ne siamo tanto convinti, da aver trasformato il concetto come claim per la nuova campagna adv".
"Una campagna pubblicitaria - continua Mazzucchelli - che nasce dall’idea che si debba essere in grado di poter scegliere, dalla necessità di saper fare il passo giusto. Dalla convinzione che ogni azione ne generi un’altra. E poi un’altra ancora. Fino a quando tutto diventa chiaro, comprensibile, energico nell’azione.
Mazzucchelli, che è anche ideatore della campagna, ha ragionato con un criterio diverso. "Non la solita pubblicità che dice quanto si è bravi, quanto quel servizio - o prodotto - sia buono, conveniente, intelligente o necessario. È molto più improntata sul pensiero. Si pubblicizza un 'approccio' alle cose tramite un’azienda, Uvet appunto, che può essere applicato a tutte le nostre scelte".
Fare comunicazione, infatti, come specifica Uevents, vuol dire avere consapevolezza e autorevolezza in merito a quello che si propone, dando forma e risultati a quanto si crea.
Anche in vista di Expo, ma anche più in generale, per ragionare su una visione di lungo periodo.



