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Wellcare celebra l'anniversario con la mostra 'Dieci x 10'

L’agenzia di Marketing e Comunicazione ha chiesto a selezionati esponenti dell’arte contemporanea d’interpretare i brand storici in portfolio. Dieci le opere esposte alla mostra che verrà inaugurata il 28 marzo a Milano. Un omaggio originale ed esclusivo ai protagonisti dell’healthcare italiana.
Per festeggiare i suoi primi 10 anni di attività, Wellcare ha chiesto a dieci artisti d’interpretare altrettanti brand storici del portfolio dell’agenzia di Marketing e Comunicazione fondata da Giovanni Borroni nel 2002.
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Le dieci opere d’arte che Wellcare dedica ai protagonisti dell’healthcare italiana, da Bouty a Zambon, da Pool Pharma a Deborah sono top secret. Saranno chiuse in casse di legno e svelate in occasione del vernissage della mostra 'Dieci x 10', il 28 marzo 2012 presso la Galleria d’Arte L’Affiche a Milano.

I dieci talenti sono stati selezionati tra affermati esponenti del panorama artistico internazionale dal curatore della mostra, il gallerista Adriano Mei Gentilucci, in collaborazione con critici ed esperti d’arte e comunicazione.

Il briefing? "Rapidissimo – ricorda Giovanni Borroni, ceo di Wellcare –, abbiamo lasciato completa libertà all’estro di creare un nuovo sguardo su case history diverse. Un esperimento di Communication Art che ben si sposa con la mission di Wellcare: realizzare con creatività e poliedricità interventi su misura per i clienti. Una partnership che ci lega a grandi nomi dell’healthcare nazionale fin dagli esordi. La collezione è un omaggio originale ed esclusivo
ai nostri clienti".

La creatività è nel dna dell’agenzia milanese specializzata nel settore della Salute e del Benessere. "L’incontro Healthcare e Arte non è stato così semplice – sottolinea Borroni. – ma dopo un anno di lavoro, stili, pensieri, sensazioni diverse hanno preso vita in questa mostra che ha emozionato gli addetti ai lavori e credo emozionerà il pubblico".
 
"Gli artisti hanno aderito con entusiasmo al progetto – spiega l’esperto d’arte Adriano Mei Gentilucci –. A ognuno è stato chiesto di essere fedele a se stesso e alla propria poetica. La mostra e il catalogo sono l’originale testimonianza della collaborazione agenzia-galleria-artisti. E se all’inizio avevamo qualche perplessità, il confronto fra le tre realtà si è dimostrato
un’occasione di contrasto dialettico vitale e coinvolgente".