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S.Pellegrino e Acqua Panna a Alpeadriacooking

Le acque dell'alta ristorazione mondiale parteciperanno al festival d’alta cucina presenziando ai momenti conviviali e anticipando le informazioni sui nuovi trend internazionali della cucina d’autore raccolte attraverso l’Osservatorio S.Pellegrino.

Acqua Panna e S.Pellegrino, le acque per eccellenza dell’alta ristorazione mondiale, affiancano come partner la terza edizione di Alpeadriacooking, il festival d’alta cucina che si tiene presso il polo fieristico di Udine dal 19 al 21 marzo.
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Nata nel 2005, Alpeadriacooking ha acquisito una collocazione di primo piano nel panorama delle manifestazioni enogastronomiche nazionali, confermandosi veicolo per la circolazione delle ultime tendenze dell’arte culinaria nelle regioni dell’AlpeAdria, terre di frontiera ricche di fermenti innovatori ma spesso defilate rispetto ai grandi eventi.

Promotori  dell’iniziativa sono gli chef Emanuele Scarello (Ristorante Agli Amici di Godia – UD e vicepresidente JRE), Andrea Canton (Ristorante La Primula di San Quirino - PD) e Paolo Zoppolati (Ristorante Al Giardinetto di Cormons - GO), tutti aderenti a Jeunes Restaurateurs d’Europe, associazione che ha instaurato da alcuni anni un solido rapporto di collaborazione con Acqua Panna e S.Pellegrino nel segno della comune volontà di diffondere una cultura enogastronomica d’eccellenza.

Oltre che con la loro presenza nei momenti conviviali, Acqua Panna e S.Pellegrino anticipano il dibattito di Alpeadriacooking 2007 mettendo a disposizione le informazioni sui nuovi trend internazionali della cucina d’autore raccolte attraverso l’Osservatorio S.Pellegrino nel corso della recente indagine "Lo scenario della ristorazione out of home nei cinque continenti”. La ricerca offre, infatti, uno spaccato dell’evoluzione in atto nell’interazione tra i diversi protagonisti dell’alta cucina: clienti, ristoratori, grandi chef, sommelier, produttori di vini e media specializzati.

Da una parte i clienti, che oggi pretendono dal ristorante di livello non solo l’eccellenza della cucina, ma anche un’autentica gratificazione emotiva in termini di atmosfera e di originalità delle proposte. Pur di ottenere il meglio, il cliente oggi è disposto a investire senza discutere purché l’importo del conto rispecchi un plausibile rapporto qualità/prezzo .
Inoltre, la clientela si sta facendo portatrice di un allargamento nelle bevande che affiancano e/o sostituiscono i vini negli abbinamenti alle portate. Oggi, infatti, oltre il 90% dei wine consumer affianca a pasto la degustazione dei vini con altre bevande: in primo luogo l’acqua liscia o gassata (89,6%), ma anche aperitivi, liquori, superalcolici e digestivi, tè, infusi, birra e soft drink.

Dall’altra parte, quella dei ristoratori, si assiste a una focalizzazione sulla figura carismatica e identificante dello chef. Chiamati in causa, gli chef indicano il futuro dell’alta ristorazione nella presenza di alcune componenti irrinunciabili quali la qualità degli ingredienti, la capacità di selezionare direttamente le materie prime, il talento creativo, l’immagine trasmessa all’esterno attraverso ambientazioni, design e l’abilità nel coinvolgere il cliente nello spettacolarizzazione della cucina d’autore, nonché la capacità di rappresentare la cultura enogastronomica del territorio.