Interviste

Sassoli (UPA): "Le persone hanno bisogno di incontrarsi. Gli eventi 'live' torneranno, ma con una ripresa graduale e nuove regole"

Il presidente dell'UPA ai microfoni di ADVexpressTV ha espresso la propria visione sul settore degli eventi e della live communication, tra i più penalizzati dalle restrizioni imposte dalle normative anti Covid.

In questo periodo di inizio d'anno nel quale il mercato si trova ancora a dover affrontare la pandemia, facciamo il punto sul 2020 appena concluso e sulle aspettative per il 2021 con Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente dell'UPA, l'associazione che riunisce le principali aziende investitrici.

Parlando degli eventi e della Live Communication, settore particolarmente penalizzato dalla pandemia anche per via delle restrizioni imposte alla socialità, Sassoli de Bianchi sottolinea come, anche in risposta al grande bisogno delle persone di comunicare e incontrarsi, sarà al centro di una graduale ripresa, seguendo regole più prudenti.  

Sassoli ad ADVexpressTV ha tracciato anche una fotografia molto chiara del mercato degli investimenti pubblicitari caratterizzato, l'anno scorso, da una prima parte in grande sofferenza e da una seconda in recupero grazie alla consapevolezza, da parte delle imprese, che investire in comunicazione non è un optional occasionale ma una necessità per rafforzare le marche.

Le aziende, sottolinea Sassoli, hanno compreso le opportunità di investimento che si sono aperte nel secondo semestre del 2020, come le grandi audience tv, il maggior lettorato dei giornali, la più ampia esposizione delle persone al web, condizioni interessanti che hanno favorito una ripresa degli investimenti che fa ben sperare per il 2021. Complici anche i grandi eventi sportivi come Europei e Olimpiadi posticipati a quest'anno. 

Il clima al governo di questi giorni non alimenta un sentiment di fiducia nei consumatori, e Sassoli ribadisce la necessità, per l'Italia, di certezze, metodo di lavoro, strade tracciate e obiettivi precisi, soprattutto nel 2021, anno nel quale il Paese si gioca i prossimi 10 anni, anche in virtù del Recovery Fund e di rilevanti scadenze da rispettare. Se il Governo non saprà sfruttare al meglio le opportunità di questo inizio d'anno farà grandi passi indietro, ma il manager confida in un continuum della responsabilità dimostrata dai vertici governativi nella gestione della prima fase della pandemia.