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Oltre 1,5 milioni di visitatori nelle dimore storiche lombarde nel 2006

L'associazione Castelli e Ville presenta i risultati del progetto Dimoractive: le dimore storiche diventano interattive.

Oltre 1,5 milioni di visitatori nelle dimore storiche lombarde nel 2006: è questo il dato ieri  al convegno internazionale sul progetto Dimoractive che si è tenuto al Castello Sforzesco di Milano.
Il progetto Dimoractive: dimore didattiche interattive, è stato realizzato con fondi Interreg IIIA Italia – Svizzera e vede come capofila italiano l’associazione Castelli e Ville aperti in lombardia e per la Svizzera l’Ente Turistico Bellinzona e dintorni; entrambi uniti nell’intento di valorizzare da un punto di vista turistico-culturale le dimore storiche appartenenti al circuito Castelli e Ville. Al progetto hanno, anche, aderito le Province di Como, Lecco, SondrioVarese e la Radio Televisione Svizzera

Il convegno Dimoractive è stato introdotto da Luca Carabini, assessore alla Cultura e alle Politiche Sociali della provincia di Sondrio, Cesare Fera, presidente dell’Associazione Castelli e Ville aperti in Lombardia e Franco Ruinelli, direttore dell’ente turistico di Bellinzona e dintorni.
Ha aperto il convegno Franca Mollo, dell’Associazione Castelli e Ville aperti in Lombardia, presentando le attività e le finalità del progetto Dimoractive. E’ seguito poi l’intervento di Fabrizio Palma, cooperativa Tangram e la relazione presentata da Francesca Albani, la  rappresentante dell’Istituto Italiano dei Castelli. Ninfa Cannada Batoli, la dirigente struttura documentazione dei beni culturali, ha dato inizio alla serie di interventi sui temi alla base del convegno, discutendo della valorizzazione nelle politiche culturali della regione Lombardia.

Luca Mambretti, direzione promozione attività turistiche della regione Lombardia, ha presentato la relazione “I sistemi turistici locali” a cui è seguita quella di Stefano Baia Curioni, direttore del centro ASK (Art Science Knowledge) dell’Università Bocconi, intitolata “Progettazione culturale e territorio”. Poi l’analisi si è spostata sul mondo della comunicazione con l’intervento di Alessandro Bollo, della Fondazione Fitzcarraldo, il quale ha parlato degli eventi culturali come un’attività di valenza strategica, al servizio di politiche culturali e sociali.

L’ultima parte del convegno è stata dedicata alle esperienze e ha visto come interlocutori Fabrizio Pellegrino, presidente Associazione Marcovaldo, che ha presentato un’analisi su un caso concerto 'Il Sistema territoriale ARTEA: Il caso del Castello del Roccolo in Busca'. L’ultimo intervento è stato quello di Paolo Biscottini, Direttore del museo Diocesano di Milano, dal titolo “Il rapporto tra un’istituzione mussale e un’istituzione bancaria per la realizzazione di un evento culturale”.

 

Hanno partecipato ai lavori operatori del settore culturale della Lombardia, proprietari di dimore storiche lombarde ed esponenti dell’associazionismo nazionale che si occupano di dimore storiche: l’Associazione Nazionale Dimore Storiche con Calvi di Bergolo, l’Ass. Ville d’Italia e le ville della Lucchesia con la principessa Vittoria Colonna.

La ricerca sulle tradizioni artigianali e di costume delle dimore, la creazione di un itinerario ludico-didattico, lo studio e l’attivazione di audioguide, lo studio di un Visitor Center, la formazione specialistica di due guide sono solo alcune delle azioni intraprese dal progetto Dimoractive al fine di elevare la qualità dei servizi forniti ai visitatori delle dimore storiche. Nell’ambito di una professionalità che deve necessariamente caratterizzare ogni profilo professionale ed ogni servizio erogato dalle dimore del circuito, l’Associazione si fa carico, quindi, della formazione del personale di biglietterie, punti informativi, bookshop, oltre che di guide e operatori didattici, offrendo corsi mirati al management culturale per gestori e direttori di dimore e musei che vanno dal fund raising al turismo integrato. Le azioni formative rivolte ai direttori delle dimore vertono su diverse tematiche dagli elementi di management aziendale, alla creazione, promozione e gestione di pacchetti turistici integrati, dalla didattica rivolta alle scuole, all’opportunità di finanziamenti nazionali, comunitari e privati per il settore culturale nei territori transfrontalieri.

Il settore didattico dell’Associazione annovera tutta una serie di attività volte all’ideazione di progetti scolastici, percorsi didattici presso dimore selezionate, inclusa la realizzazione di materiale informativo per studenti ed insegnanti, ai quali sono rivolte anche alcune giornate programmatiche di supporto organizzate in collaborazione con i vari dirigenti scolastici e i CSA.  A questo proposito il Progetto Dimoractive ha focalizzato la sua attenzione sulla creazione di circuiti turistico-culturali a tema che valorizzino la vita quotidiana delle dimore in periodi storici diversi legati alla storia della stessa. I percorsi sono stati studiati secondo un approccio multidisciplinare che valorizzi aspetti culinari, enogastronomici, musicali, artistici dei territori coinvolti.

Il progetto Dimoractive ha permesso l’individuazione delle due dimore storiche pilota: Villa Monastero in provincia di Lecco e Palazzo Vertemate Franchi in provincia di Sondrio. L’intento didattico e formativo sono state le chiavi primarie per queste due dimore, sono stati infatti realizzati tre percorsi ludico-didattici interattivi, che si sviluppano all'interno delle dimora con il supporto di un insegnante, che verifica e suggerisce contenuti didattici e favorisce una serie di spunti per attività da svolgere in classe prima e dopo la visita.

A seguito del completamento dei laboratori didattici e della formazione delle guide relativa alle dimore pilota, l’Associazione Castelli e Ville aperti in Lombardia ha esteso le iniziative e i processi studiati alle altre dimore coinvolte nel progetto, al fine di conseguire gli stessi risultati.
Le dimore che hanno lavorato sui progetti di didattica sono: per la provincia di Como Villa Melzi e Villa Carlotta; per la provincia di Lecco Villa Monastero a Varenna, il Castello di Vezio, Forte Fuentes e Montecchio di Colico; per la provincia di Sondrio Palazzo Vertemate Franchi, Palazzo Salis, Palazzo Sassi e Villa Visconti Venosta a Grosso; per la provincia di Varese Castello Visconti di San Vito, Rocca Borromeo di Angera, Villa della Porta Bozzolo; per il Canton Ticino Castelgrande, Castello di Montebello, Castello di Sasso Corsaro, Isole di Brissago e Castello di Locarno.

Nelle dimore storiche di Villa Monastero a Varenna, Castello di Vezio in provincia di Lecco, Villa Litta a Lainate, Palazzo Salis a Sondrio e Castello di Masnago in provincia di Varese, l’associazione ha inoltre  realizzato i testi per l’attuazione delle audioguide in lingua italiana e inglese.

Tra le dimore comprese nel progetto Dimoractive, l’Associazione ha individuato, sulla base delle ricerche effettuate con l'Istituto Italiano dei Castelli, due percorsi storici tematici e cinque percorsi turistici, fruibili e commercializzabili, che sono stati presentati al tour operator Castelli e Ville Tour and Travel, che propone tour tra le dimore delle Province di Como, Lecco, Sondrio e il Cantone Ticino. I percorsi, che si snodano tra più province per incrementare la collaborazione tra i territori distinti, sono stati previsti per diversi tipologie di target, dal low all’ high   e soprattutto per un numero distinto di giorni necessari per fruire di tutto il  percorso.

 “Obiettivo principale dell’Associazione – dichiara il presidente Ing. Cesare Fera - è promuovere e valorizzare, in Italia e all’estero, i castelli e le ville aperti al pubblico in Lombardia come nuovo segmento turistico da affiancare a quelli già noti, rivolti a gruppi o a singoli visitatori, in quanto valido sia per una gita fuori porta che per una vacanza di maggior durata. Quello delle dimore visitabili costituisce un circuito di grande importanza per il territorio e per il suo sviluppo; infatti la presa di coscienza del valore di questi luoghi storici, oltre a rappresentare una ricchezza morale per la popolazione autoctona e per i visitatori, ne determina la crescita economica, permettendo alla struttura di mantenersi in vita e stimolando di conseguenza i processi locali”.

“L’associazione si sta impegnando – prosegue il presidente – per il riconoscimento del sistema turistico di prodotto dei castelli e delle ville della Lombardia e il Progetto Dimoractive è stato il banco di prova per far lavorare con più impegno e coesione le dimore storiche dell’area transfrontaliera”.