Congresso - convegno

Cortina Digital Forum. La transizione digitale per un turismo post - covid. Tecnologia e digitalizzazione verso un orientamento high tech ma sempre human-touch. Fondamentale formare i professionisti del settore sulle digital skills

Nel settore del turismo più che in altri, costruire e far crescere un brand richiede sempre più l’implementazione di nuove tendenze e competenze. In che modo la tecnologia e la digitalizzazione possono aiutare? Come si può connettere in modo più efficace marketing, branding e tech per aumentare il valore aggiunto del settore agli occhi dei consumatori, soprattutto in vista della ripresa post Covid19? Ne hanno discusso Cornè Dijkmans (Research & Business Innovation Manager, Breda University of Applied Sciences); Carlo Fidanza (Member of the European Parliament) e Carlo Corazza (Head of Office/Spokesperson European Parliament Office in Italy - Responsabile/portavoce Ufficio in Italia del Parlamento europeo).

Come emerso nel secondo giorno di lavori al Cortina Digital Forum lo scorso 23 aprile, nel settore del turismo più che in altri, costruire e far crescere un brand richiede sempre più l’implementazione di nuove tendenze e competenze. In che modo la tecnologia e la digitalizzazione possono aiutare? Come si può connettere in modo più efficace marketing, branding e tecnologia per aumentare il valore aggiunto del settore agli occhi dei consumatori, soprattutto in vista della ripresa post Covid19?

A queste domande hanno risposto alcuni esperti del settore. 

Cornè Dijkmans (Research & Business Innovation Manager, Breda University of Applied Sciences), davanti all’evidenza che l'industria turistica è oggi soggetta a enormi cambiamenti derivanti dalle nuove tecnologie, si chiede come gestire questa situazione così complessa. È necessario focalizzarsi sulle digital skills, da colmare con l’istruzione (social media skills, uso dei sistemi operativi, programmazione, sviluppo siti web, capacità di usare tecnologie come realtà aumentata ed intelligenza artificiale). L’orientamento è high tech ma con un tocco umano: è importante dare informazioni, ma è altrettanto importante l’aspetto del servizio. Necessario inoltre mettere a punto soluzioni digitali comuni in modo facile, che siano garanti della sicurezza online, del distanziamento sociale e della privacy. È impossibile formare tutti e tutto sui sistemi che stiamo mettendo a punto, anche perché sono in rapida evoluzione, ma l’autoapprendimento è fondamentale.

Carlo Fidanza (Member of the European Parliament) afferma che in questo difficile scenario, che non ha ancora superato il Covid-19, gli obiettivi sono stati riorientati sulla base di un mercato completamente azzerato che ripartirà su basi diverse. Gli scenari saranno differenti, saranno molto importanti le esperienze online, la capacità di capire i mercati sulla base del concetto di personalizzazione. Su queste basi, emergono nuove necessità, come ad esempio quella di formare il personale dell’industria turistica che ha da una parte imprese private e che deve rimettersi sul mercato, dall’altra parte c’è il bisogno di riorientare il new normal a cui andremo incontro, e di cui il digitale è facilitatore.

Fidanza afferma: “Nei prossimi anni potremo contare su una categoria di viaggiatori giovane, è probabile che il silver tourism sia rallentato, quindi bisogna comportarsi di conseguenza. Gli investimenti devono essere correttamente orientati in tempo utile per non sprecare soldi. Le compagnie aeree stanno già cercando di capire quali saranno i nuovi cambiamenti, anche in vista del fatto che probabilmente, almeno all’inizio, i viaggi saranno di prossimità”.

Come afferma Carlo Corazza (Head of Office/Spokesperson European Parliament Office in Italy - Responsabile/portavoce Ufficio in Italia del Parlamento europeo), il covid è stata una tempesta per il turismo, per le industrie culturali e creative e per le compagnie aeree. Ma questa crisi terribile può essere colta come un’opportunità per cambiare e per investire. Il turismo è un driver di crescita fenomenale; se la situazione non si rialza l’economia globale ne risentirà. È necessario investire nella formazione per colmare questo gap. Il parlamento europeo continuerà a spingere in questa direzione, usando il fondo europeo che aiuta le aziende ad investire nella formazione, anche con l’eco bonus. Corazza sottolinea “All’interno del Recovery Plan potrebbe essere interessante un digital bonus, per accompagnare con delle risorse la trasformazione digitale e per aiutare le imprese a formare il proprio personale e gli imprenditori stessi del turismo, soprattutto i piccoli imprenditori, che ormai si rendono conto che il passaggio al digitale non è più un’opzione”.