Congresso - convegno

Cortina Digital Forum. Sostenibilità e digitale i driver del cambiamento nel modo di viaggiare. Da qui la ripresa del turismo

Nella prima giornata del convegno si è parlato di turismo. L'emergenza sanitaria ha modificato le abitudini di viaggio e ha avuto un fortissimo impatto sul mondo del turismo. Settore trainante dell’economia italiana che nel 2019 ricopriva il 13% del PIL nazionale, con l'ambizione di salire al 20% anche grazie all'implementazione di riforme strutturali.

Si è alzato il sipario sulla prima edizione del Cortina Digital Forum, l’evento online intitolato “Il digitale nell'era dell'incertezza e del reset globale” in svolgimento nelle giornate del 22 e 23 aprile 2021. 

Nella prima giornata si è parlato di turismo e più precisamente delle parole chiave che lo caratterizzeranno nel prossimo futuro: intelligenza artificiale, chat bot, blockchain, identità digitale, IoT, robotica, cyber security e 5G.

Il modo di viaggiare è cambiato e cambierà ancora, anche a causa della pandemia.

L'emergenza sanitaria ha modificato le abitudini di viaggio e ha avuto un fortissimo impatto sul mondo del turismo. Questa industria oggi si ripropone con due modalità che esistevano già prima ma che hanno visto negli ultimi tempi un’accelerata incredibile: sostenibilità e digitalizzazione.

Abbiamo assistito a un’adozione di massa delle nuove tecnologie, le skill digitali sono aumentate e questo ha sicuramente avuto un effetto in ambito turistico. La priorità di chi viaggia è avere un’implementazione di queste tecnologie.

Eleonora Lorenzini – Direttore degli Osservatori Innovazione Digitale parla di come si sta modificando la customer journey del turista. Il 2020 è stato un anno in cui sono cambiate le esigenze del viaggiatore, alcune temporaneamente, altre in modo permanente.

Esistono due macrocategorie di mutazioni riscontrate che hanno avuto impatto sulla proposizione dell’offerta. La prima mutazione fa riferimento alla sicurezza, al distanziamento fisico, che ha spinto tanti viaggiatori a cercare sistemi più automatici, spingendo l’innovazione. Per esempio, si è vista l’esplosione del self check-in e delle tecnologie che aiutano a mantenere il distanziamento fisico nelle strutture ricettive e nei musei.

Tecnologie che vengono incontro al bisogno di sicurezza del viaggiatore. Anche sul fronte delle prenotazioni c’è un balzo nel canale di arrivo delle prenotazioni. Negli anni scorsi i siti internet contavano un 10% delle prenotazioni, adesso hanno visto un balzo al 26%. Complice il fatto che il viaggiatore vuole sincerarsi delle condizioni che trova nella struttura e del rispetto dei protocolli, quindi aumentano le prenotazioni sui canali digitali diretti.

La seconda mutazione è relativa all’accelerazione durante la pandemia del neverending toruism: la possibilità di estendere l’esperienza a 360° nel tempo e nello spazio, una dilatazione in cui il digitale aiuta tantissimo. Aumentano esponenzialmente le ricerche online rispetto a parole chiave come “visite virtuali ai musei”, “e-sports”, “e-games”, poiché i contenuti digitali hanno visto un’esplosione e un’accelerata fortissima.

Un forte cambiamento in ambito turistico anche nel nostro Paese. Ne ha parlato Massimo Garavaglia – Ministro del Turismo italiano nel suo intervento.

Il ministro parte dal presupposto che "il turismo è il settore trainante dell’economia italiana. Nel 2019 ricopriva il 13% del PIL nazionale. Il nostro obiettivo è arrivare al 20%, e per farlo è necessario applicare riforme strutturali. Fondamentale anche la spinta alla digitalizzazione del settore, chiave per la competitività del nostro Paese. Consapevole di questo, il Ministero, cogliendo le opportunità del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), ha concentrato circa 2 mld di euro a favore delle strutture turistiche per la digitalizzazione dell’intero sistema".

L’elemento portante della rivoluzione digitale – continua il Ministro – “è la promozione di un hub digitale del turismo che va dal centrale al locale, che coinvolge pubblico e privato e che affronta tematiche di centrale interesse per la ripresa e per guadagnare una fetta mercato. L’hub digitale sarà luogo di concentrazione dell’offerta e rintraccerà luoghi all’esterno dei circuiti nazionali e internazionali e i luoghi del sud, che sentono maggiormente il divario digitale e sentono meno la competitività. Raccogliamo sfide e opportunità che ci vengono dal digitale per preparare l’Italia al turismo e i turisti di domani”.

A tracciare una panoramica sul comparto in ambito europeo, Valentina superti – Dir. Tourism & Proximity European Commission che ha spiegato comne il settore abbia acquisito visibilità ed importanza maggiore per le politiche della commissione europea e per l’Europa in generale in tempi recenti.

I dati del 2019 dicono che il turismo rappresenta il 6% del PIL totale, e il 13% del PIL in Italia. Ma in Grecia e Croazia rappresenta il 20% del PIL. Date queste cifre l’ecosistema turismo rappresenta un tale valore economico e sociale per l’Europa, e per alcuni stati membri in particolare, che necessita di attenzione politica a livello europeo.

Il tema del digitale è strettamente legato a quello della sostenibilità e rappresenta il futuro del turismo.

Dal punto di vista dei fondi pubblici ci sono i 750 mld del Next Generation Plan pronti per essere devoluti in progetti sostenibili sia a livello regionale che a livello di piccole e medie imprese.

Che tipo di iniziative beneficeranno di questi fondi per il turismo?

Andranno a favore degli investimenti in:

1. sostenibilità e digitalizzazione dei trasporti (mezzi elettrici o automatizzati, controllo digitale delle infrastrutture di trasporto come aeroporti, porti e ferrovie).

2. utilizzo dei big data (es. gestione dei flussi turistici e utilizzo dei dati per poter utilizzarli in maniera strategica da parte degli operatori del settore)

3. azioni per favorire la crescita di piattaforme digitali locali che costituiscano delle alternative rispetto alle grandi piattaforme digitali

4. riqualificazione alberghiera (investimenti che vanno a rendere gli immobili più efficienti e meno emissioni, più smart e con un maggiore utilizzo di tecnologie digitali)

5. Protocolli per infrastrutture e siti web

6. iniziative per incrementare le competenze degli operatori (upskilling)

7. digitalizzazione della Pubblica Amministrazione

8. Preservazione del patrimonio culturale attraverso la digitalizzazione

Con la pandemia l’individuo ha visto una componente di sicurezza nell’uso della tecnologia. Strumenti efficienti come i self check-in erano già stati adottati nel campo dell’aviazione, il viaggiatore è già abituato, semplicemente l’ambito di applicazione è stato spostato.

Alessandra Priante – Direttore Europa UNWTO afferma che, con lo stop assoluto agli spostamenti, l’UNTWO (agenzia specializzata delle nazioni unite per il turismo) si è concentrata nel trovare delle soluzioni: “Per noi da subito innovazione e trasformazione digitale sono stati temi centrali per lo sviluppo sostenibile dell’agenda 2030. Abbiamo fatto advisory e advocacy per il coordinamento per la riapertura dei confini a livello globale. Una serie di soluzioni che vedono nel digital green pass una modalità; anche l’uso della blockchain è uno dei fattori chiave, perché implica una serie di vantaggi primo tra tutti la trasparenza".

In conclusione  Marina Lalli,  Presidente Federturismo Confindustria, ha allargato lo sguardo al futuro del turimo evidenziando che la ripresa del 2021 sarà relativa e lenta, dedicata a un pubblico più ristretto e va ripensata completamente con delle regole nuove. “Uno dei temi sotteso a tutte le ricerche di viaggio è quello della sicurezza, e in questo il digitale è d’aiuto: abbiamo già visto la sostituzione dei menù nelle strutture ricettive, con menu digitali o qr- code, check-in e check-out e consegna delle chiavi digitale, chat-bot e il passaporto digitale. L’accessibilità nei luoghi per evitare assembramenti può essere gestita in maniera digitale, gestire flussi in modo intelligente per evitare assembramenti e per mandare turisti laddove vogliamo incrementare i flussi e per rendere più veloce il soggiorno in quei luoghi che tendono a sovraffollarsi; soluzioni possibili con lo sfruttamento dell’Intelligenza Artificiale. Bisogna lavorare sul processo decisionale del turista anticipando i suoi desideri il più possibile, anche attraverso le risorse del PNRR, che dobbiamo mettere in campo velocemente perché è una competizione mondiale, e il vantaggio competitivo del turismo nei prossimi anni passerà sicuramente nel digitale”.