Lancio prodotto
Tanqueray distilla note di Contemporary Jazz
Si è tenuto ieri giovedì 7 febbraio alle Officine del Volo a Milano l'evento-concerto 'Back to Essence', che ha visto protagonista Tanqueray London Dry Gin insieme alle sonorità del Contemporary Jazz. Interpreti della serata Nicola Conte e Saturnino (quest'ultimo nella foto a sinistra), con Dj Painé che in apertura ha dato voce a un set newjazz ed elettrojazz.
Diageo, distributore mondiale di Tanqueray, ha organizzato la serata con il preciso scopo di creare valore anziché volume attorno al marchio. Il Dry Gin è un prodotto classico, la cui ricetta non ha subito mutamenti con il passare del tempo. Anche la sua immagine (della bottiglia come del logo) non ha subìto troppi cambiamenti, come a dire: ciò che conta è la sostanza, l'essenza del gin stesso.
È quanto ha confermato a e20express Henri Sizaret, direttore marketing Diageo Italia (nella foto): “Tanqueray è un prodotto che possiede verità e sostanza. È un gin moderno che ha saputo stare al passo con i tempi ma che possiede 'heritage', esperienza, consapevolezza di sé. È difficile promuovere un marchio se non c'è sotto la sostanza; Tanqueray è un prodotto di qualità senza tempo ed è questa la nostra sfida: comunicarne l'unicità e la superiorità in tutti i suoi aspetti”.
Sulla parete esterna delle Officine del Volo, luogo ex-industriale trasformato in recettore di eventi per il mondo della moda, della pubblicità, dell'arte e della creatività, campeggia in alto il logo 'Tanqueray' illuminato in argento. Insieme ai neon di colore verde fluorescente che illuminano dal basso l'intero edificio, i due colori richiamano il disegno luci al il primo piano.
All'ingresso, un primo pannello nero nasconde un atrio con una tenda bianca, e anticipa quattro spazi modulari identici tra loro in cui vengono proiettati quattro filmati differenti. Ciascun filmato, prodotto da Attila & Co., rappresenta ognuna delle quattro distillazioni di Tanqueray, segno distintivo che lo rende neutro e puro. Il percorso ricorda un'insieme di scatole cinesi dove la più grande contiene la più piccola. A ogni varco il tempo si arricchisce e insieme alle distillazioni si aggiungono progressivamente gli strumenti musicali tipici del jazz: batteria, basso, pianoforte e sassofono.
“Volevamo creare un evento che attirasse le persone e creasse notizia – aggiunge Sizaret –. Abbiamo cercato un elemento che gli fosse gemello, che come Tanqueray avesse una forte identità mantenuta costante nel tempo. Ci siamo domandati quali altre realtà partecipassero del suo mondo, che è quello della notte, dello stile e della classe, del coinvolgimento e del trasporto emotivo. Abbiamo subito pensato al Jazz, espressione artistica inconfondibile, che pur presentando evoluzioni stilistiche come quella attuale del 'Contemporary Jazz' ha sempre mantenuto una impronta riconoscibile fin dalle prime note”.
Al primo piano un vero e proprio 'salotto' (foto sopra) accoglieva gli invitati. Parquet, controsoffittature in legno massiccio, e naturalmente gli arredi studiati per la serata. Si facevano notare i salottini anni '50 e '60, discreti e decisamente raffinati, disposti a quadrato e composti da cubi di pelle color panna e divanetti con sedute asimmetriche. La zona bar, allestita dalla società di catering QB, era costituita da un bancone illuminato al neon su cui erano poste ad arte composizioni di bicchieri, accessori e naturalmente bottiglie di Tanqueray. Dietro i camerieri che shakeravano sapientemente il gin con gli altri ingredienti campeggiavano totem espositivi retroilluminati di verde fluorescente.
“Una situazione da 'club' come quella ricreata questa sera (nella foto, la zona cocktail) – ha proseguito Sizaret – ci ha permesso di dare ai nostri ospiti la reale sensazione di partecipare a una élite che riconosce e sceglie Tanqueray gin perché crede nel marchio. Ciò che vogliamo è un gruppo di 'adorers', che hanno una stima molto alta di Tanqueray e ne fanno una scelta di campo, poiché non lo cambierebbero con nessun altro gin al mondo. Per questo investiamo 1/5 dei ricavi delle vendite di Tanqueray in attività di supporto al marchio. Eventi come questo, insieme alla fidelizzazione del popolo della notte, rappresentano la totalità della nostra attività di comunicazione”.
Diageo ha affidato ad Attila & Co. la direzione creativa dell'evento, che a sua volta si è affidata a Piano B per la produzione.
“Abbiamo curato tutto l'allestimento nei minimi dettagli – ha spiegato a e20express Eleonora Negri, business unit director di Attila & Co. – dall'abbinamento di argento e verde delle luci agli ingredienti del finger food, arricchito con i profumi del ginepro, del coriandolo e dell'angelica, spezie utilizzate nella preparazione del Tanqueray. Ogni dettaglio richiama l'esclusività del gin che si accompagna ai particolari del Jazz, come le cravatte bianche su sfondo nero cucite su misura per i nostri maîtres”.
Piano B ha curato la produzione dell'evento. Sergio Zafferini, direttore di produzione, e Mario Viscardi, direttore creativo, hanno spiegato a e20express le linee guida ricreate nel concreto. “L'elemento chiave dell'installazione al pianterreno – spiega Zafferini – sono stati i 4 tempi: quattro distillazioni, quattro strumenti musicali, quattro aree in cui vivere il tempo. Al primo piano dominava un'atmosfera 'lounge' nel vero senso del termine: tutto è stato progettato per distendere, coinvolgere e avvolgere i nostri ospiti in un'atmosfera unica”.
I creativi di Piano B hanno prestato attenzione anche alla disposizione del palco, montato lungo la parete più estesa del piano. Il disegno luci è stato affidato a Stefano Chiovini, che ha utilizzato lampade Flos. Il disegno scenico, abilmente costruito da Cromantica, è stato possibile grazie agli arredi forniti dalla società veronese Design For Rent.
Viola Venturelli