
Evento non profit
Censis lancia 'Non passarci sopra', una mostra orizzontale che invita a non calpestare le immagini sul tema del disagio sociale
Il Censis ha elaborato, con l’appoggio del Vaticano e il Patrocinio della Presidenza del Consiglio il programma 'Misericordia 2016, Le Periferie al Centro'. Si tratta di un articolato programma sul tema della Misericordia. Un punto di vista laico, civile e interreligioso nel guardare al sofferente nonostante una mondanità fondata sul consumismo e l'individualismo.
L'evento ha compreso quattro seminari per spiegare il senso della misericordia oggi, una mostra fotografica sul 'Valore della Gratuità' inteso anche qua come gratuità che produce valore sociale ed economico.
Un'infografica di 350 metri quadri nel decumano della misericordia di 65 metri, nella Stazione Tiburtina di Roma. L'intento è far riflettere il visitatore o il viaggiatore in transito tramite immagini e l'invito appunto a 'Non passarci sopra', poiché il disagio sociale c'è e non va dimenticato.
La Graphic Designer Gaia Russo - che lavora da molti anni con aziende, editoria e istituzioni a livello nazionale ed internazionale - ha firmato la comunicazione della mostra fotografica 'Non passarci sopra', organizzata dal Censis nell'ambito delle iniziative legate al Giubileo della Misericordia.
La mostra ha la sua peculiarità nell'allestimento realizzato esclusivamente a terra, sul pavimento della Galleria vetrata nella Stazione Tiburtina di Roma, e gioca sul provocatorio invito a non calpestare, ovvero non ignorare, le storie che propone.
Nei 65 metri quadrati di superficie stampata si snoda un percorso che accompagna il visitatore tra 100 scatti: 100 progetti di volontariato che raccontano ciò che associazioni, fondazioni, aziende italiane e straniere hanno fatto per chi soffre - bambini, malati, anziani, carcerati, immigrati ed emarginati.La mostra si è tenuta dal 20 ottobre a 4 novembre, per concludere l'Anno Giubilare indetto straordinariamente da Sua Santità Papa Francesco.
Così commenta la designer Gaia Russo: “Dal punto di vista della comunicazione, la sfida maggiore è stata dettata dall'ambiente in cui si presentava la mostra: un luogo di passaggio, grande e caotico. Di qui la scelta di proporre due piani di lettura ben distinti: i 4 percorsi tematici in cui sono suddivisi i progetti (bambini, malati, stranieri e periferie) sono viali ampi e colorati, che attraversano la mostra da una parte all'altra e si offrono per una lettura veloce. Le fotografie, corredate dalle storie dei progetti e dai dati dell'associazione che li ha portati avanti, richiedono una lettura più attenta”.
Grafica e comunicazione sono state curate da Gaia Russo e Lia Cipriani; la stampa è dell'azienda Di Virgilio & Partners.