Evento non profit

Il Dèfilè della Rinascita arriva in Kuwait per un evento interamente devoluto alla fondazione Hayatt

Il progetto, ideato da Raptus&Rose e dall’Associazione Oncologica San Bassiano ODV, per la prima volta sarà ospitato all'estero. Mercoledì 30 novembre trentacinque donne sfileranno insieme per valorizzare l’eccezionalità, regalando una nuova consapevolezza di sé.

Trentacinque donne, che sfilano insieme, in un potente gesto di sorellanza, di integrazione e di coesione sociale. Per la maggior parte sono pazienti oncologiche e con loro dottoresse, infermiere, studentesse e donne appartenenti alla società civile, ognuna con la sua storia.

Mercoledì 30 novembre alle ore 18.30 il Defilé della Rinascita®, progetto ideato da Raptus&Rose e dall’Associazione Oncologica San Bassiano ODV, per la prima volta sarà ospitato fuori dall’Italia, negli spazi della Residenza dell’Ambasciatore d’Italia in Kuwait (Villa Nassima) per un evento di fundraising interamente devoluto alla fondazione Hayatt – Ruqayah AbdulWhahab Alzayani breast cancer Foundation.

Il Défilé della Rinascita® è nato nel 2016, su intuizione della dottoressa Elena Pasquin, psicoterapeuta dell’Associazione Oncologica San Bassiano ODV, di Bassano del Grappa, che ha visto dell’approccio e nella filosofia di Raptus&Rose, una possibilità terapeutica per le pazienti in cura oncologica.

Raptus&Rose, infatti, si basa sulla idea della sua fondatrice, Silvia Bisconti, di scardinare i capisaldi della proposta fashion per il mondo femminile, portando avanti una visione nuova e radicale: far sì che ogni donna, ogni forma, ogni unicità possa essere esaltata attraverso abiti che, per forme, materiali, colori siano in grado di valorizzare l’eccezionalità di ogni donna e la sua peculiarità, regalando una nuova consapevolezza di sé.

Abiti per un nuovo empowerment femminile, che fanno sì che il Défilé della Rinascita® non sia solo una sfilata, ma un vero e proprio progetto di cura che, come racconta la dottoressa Pasquin: "ha lo scopo di far vivere alle donne in cura oncologica uno shock biografico forte, che le metta a confronto con l’idea di bellezza che credevano perduta, con l’esperienza che prendersi cura della propria femminilità sia ancora possibile e avviando un percorso di resilienza, di consapevolezza di ciò che si può essere e si può fare".

Dopo la prima edizione a Bassano del Grappa nel 2017 e le successive edizioni in Veneto e a Milano, il Défilé della Rinascita® è realizzato, per questa occasione, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Kuwait e Hayatt – Ruqayah AbdulWhahab Alzayani breast cancer Foundation che, tramite attività di fundraising, finanzia e segue il percorso terapeutico delle pazienti espatriate (non cittadine Kuwaitiane) che vivono e lavorano in Kuwait.

Sono stati l’Ambasciatore italiano in Kuwait, Carlo Baldocci e sua moglie Cristiana a desiderare prima e proporre poi a Raptus&Rose e all’Associazione San Bassiano che il Défilé della Rinascita® sfilasse proprio in Kuwait, dopo che lo scorso maggio avevano seguito in streaming il Défilé della Rinascita® al Castello Sforzesco di Milano, appassionandosi al progetto e intuendo che potesse essere esportato in Kuwait per rafforzare il dialogo e la collaborazione, a tutti i livelli, tra Italia e Kuwait.

Il Défilé della Rinascita®, infatti, per quello che rappresenta da un punto di vista terapeutico e culturale, si inserisce a pieno titolo nel percorso svolto dall’Ambasciata per avvicinare i due Paesi, in questo caso particolare attraverso un’iniziativa people to people.

La sfilata dura poco più di mezz’ora, trenta minuti che raccontano molte storie, trenta minuti minuziosamente preparati nei mesi e parte di un percorso di cura e di riappropriazione di sé che culmina con la passerella dove le donne sfilano, con la testa alta ricoperta di fiori, avvolte nel tulle e nei tessuti dei pezzi unici che Raptus&Rose ha creato per ognuna di loro.

"La prima cosa che faccio quando inizio a progettare il Défilé della Rinascita® è pensare ad ogni donna che sfilerà. Immagino tutte loro sulla passerella e vedo ogni dettaglio di quello che succederà - ha raccontato Silvia Bisconti - Vedo i colori e gli sguardi delle donne. Sento le musiche, che accompagnano i loro passi. Vestire le donne per me non è solo vestire il loro corpo; vestire le donne è per me aiutarle ad esprimere la loro più intima essenza".