Evento non profit
#Ivorycrush: arriva Roma la pubblica distruzione dell'avorio. PalazziGas Events è sponsor tecnico
Dopo New York, Parigi e Nairobi, Roma accoglie nel proprio centro storico la prima distruzione pubblica di avorio confiscato in Italia.
Il Ministero dell’Ambiente, il Corpo Forestale dello Stato la Ong 'Elephant Action League' con il supporto tecnico di PalazziGas Events, si uniscono a questa campagna contro il traffico illegale di avorio, a favore della protezione degli elefanti e delle comunità africane sfruttate da network internazionali di criminali e trafficanti. L’evento si tiene giovedì 31 marzo presso il Circo Massimo a partire dalle ore 17.
"E' per noi un onore essere sponsor tecnico di questo evento internazionale - commenta Simone Casiglia (FOTO 2), general manager di PalazziGas Events -. Siamo orgogliosi di offrire la nostra esperienza a favore di iniziative come questa".
L'incontro culminerà con un'azione forte: l’#IvoryCrush machine distruggerà, infatti, l’avorio confiscato davanti a tutti i partecipanti e alla presenza dei media di tutto il mondo, così come è avvenuto a Times Square o sotto la Torre Eiffel.
Molti Paesi hanno infatti partecipato a questo atto simbolico per ricordare quanto sta accadendo in Africa: con un tasso di 35.000 elefanti uccisi ogni anno, la fine di questo mammifero è vicina.
Gilda Moratti, co-fondatrice di EAL aggiunge: “Siamo molto orgogliosi di aver ottenuto il sostegno del Governo italiano” e questa sinergia sarà sottolineata sul palco dalla presenza del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.
Durante la cerimonia al Circo Massimo sarà passato il testimone a un rappresentate del Kenya, che il 30 aprile brucerà la più grande quantità di avorio mai distrutta fino ad ora, ben 120 tonnellate.
"E' per noi un onore essere sponsor tecnico di questo evento internazionale - commenta Simone Casiglia (FOTO 2), general manager di PalazziGas Events -. Siamo orgogliosi di offrire la nostra esperienza a favore di iniziative come questa".
L'incontro culminerà con un'azione forte: l’#IvoryCrush machine distruggerà, infatti, l’avorio confiscato davanti a tutti i partecipanti e alla presenza dei media di tutto il mondo, così come è avvenuto a Times Square o sotto la Torre Eiffel.
"Siamo orgogliosi di fornire la nostra esperienza per sostenere iniziative che riteniamo meritevoli - spiega Casiglia a e20express.it -. In quanto sponsor tecnico, in #ItaliaIvoryCrash abbiamo curato tutta la produzione dell'evento: dalla progettazione alla realizzazione fino alla gestione del palco e dei contenuti. Sul palco si susseguiranno degli interventi di ospiti autorevoli e verranno proiettati dei documenti video. Il momento clou dell'evento sarà la distruzione live dell'avorio confiscato".
Molti Paesi hanno infatti partecipato a questo atto simbolico per ricordare quanto sta accadendo in Africa: con un tasso di 35.000 elefanti uccisi ogni anno, la fine di questo mammifero è vicina.
Ma non solo: "Il commercio illegale di avorio comporta un prezzo altissimo in termini di vite umane - afferma Andrea Crosta, co-fondatore di EAL -, ed è spesso un’importante fonte di finanziamento per pericolosi gruppi criminali, milizie e organizzazione terroristiche come al-Shabaab, oltre che favorire corruzione, riciclaggio e lo sfruttamento delle comunità locali”.
L' #ItaliaIvoryCrush diventa quindi un mezzo per affermare che l'avorio non ha alcun valore e per attivare l'interesse verso la morte degli elefanti, delle persone che cercano di difenderli o ammazzarli, ma anche per contrastare il sistema malavitoso che ruota attorno a questa traffico.
L' #ItaliaIvoryCrush diventa quindi un mezzo per affermare che l'avorio non ha alcun valore e per attivare l'interesse verso la morte degli elefanti, delle persone che cercano di difenderli o ammazzarli, ma anche per contrastare il sistema malavitoso che ruota attorno a questa traffico.
Gilda Moratti, co-fondatrice di EAL aggiunge: “Siamo molto orgogliosi di aver ottenuto il sostegno del Governo italiano” e questa sinergia sarà sottolineata sul palco dalla presenza del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.
Durante la cerimonia al Circo Massimo sarà passato il testimone a un rappresentate del Kenya, che il 30 aprile brucerà la più grande quantità di avorio mai distrutta fino ad ora, ben 120 tonnellate.