Evento non profit
Pfizer dona alla città di Roma un’opera murale dell'artista Gaia
È la diversità la nota dominante dell’opera di street art che ricopre la facciata dell’IISS 'Caravaggio', Liceo Artistico Statale di Roma, realizzata dall'artista statunitense Gaia e donata dall'azienda Pfizer.
Con Uneven Humanism, Pfizer dona alla città di Roma, al quartiere di Tor Marancia e all’istituto scolastico Caravaggio un’opera murale su un tema che rappresenta un cambiamento necessario nelle coscienze di chi affronterà il futuro del mondo che stiamo creando: la ricchezza della diversità.
Per realizzare l’opera è giunto appositamente a Roma da Baltimora lo street artist Gaia, uno dei fondatori e tra le figure più importanti nel panorama dell’arte urbana contemporanea.
Il progetto nasce da un’idea del gruppo di comunicazione Yes I AM – Etnocom e si inserisce nell’ambito della campagna di comunicazione DNAlphabet, che Pfizer ha avviato per i suoi dipendenti a partire dal 2015 sul tema della Diversity & Inclusion: una sfida importante la decisione di diffondere la cultura delle diversità e dell’inclusione, alla quale Pfizer ha risposto con la creazione di Dna, 'Diversity is Natural', un team interno che lavora per superare pregiudizi, valorizzare le differenze e creare un ambiente inclusivo, dentro e fuori il luogo di lavoro.
«Pfizer è una multinazionale presente in 170 Paesi e per sua natura deve far convivere realtà ed esigenze diverse; una struttura globale sa che includere tante diversità significa arricchire la propria organizzazione. Non è sempre facile, tuttavia oggi si può essere davvero innovativi solamente incorporando il contributo di tutti», afferma Massimo Visentin, presidente e amministratore delegato di Pfizer in Italia.
«Di recente abbiamo lanciato in Italia, all’interno della nostra azienda, una campagna per sensibilizzare i dipendenti su questo argomento e abbiamo riscontrato una grande partecipazione da parte di tutti i circa 3.000 colleghi su tutto il territorio nazionale. Siamo convinti, però, che l’espressione di questa cultura aziendale debba essere condivisa anche esternamente. Con l’opera 'Uneven Humanism', Pfizer offre alla città di Roma e all’Istituto Scolastico Caravaggio una testimonianza di apertura nei confronti di una società che avrà tra i suoi punti di forza la diversità multietnica e multiculturale ».
Per realizzare l’opera è giunto appositamente a Roma da Baltimora lo street artist Gaia, uno dei fondatori e tra le figure più importanti nel panorama dell’arte urbana contemporanea.
Il progetto nasce da un’idea del gruppo di comunicazione Yes I AM – Etnocom e si inserisce nell’ambito della campagna di comunicazione DNAlphabet, che Pfizer ha avviato per i suoi dipendenti a partire dal 2015 sul tema della Diversity & Inclusion: una sfida importante la decisione di diffondere la cultura delle diversità e dell’inclusione, alla quale Pfizer ha risposto con la creazione di Dna, 'Diversity is Natural', un team interno che lavora per superare pregiudizi, valorizzare le differenze e creare un ambiente inclusivo, dentro e fuori il luogo di lavoro.
«Pfizer è una multinazionale presente in 170 Paesi e per sua natura deve far convivere realtà ed esigenze diverse; una struttura globale sa che includere tante diversità significa arricchire la propria organizzazione. Non è sempre facile, tuttavia oggi si può essere davvero innovativi solamente incorporando il contributo di tutti», afferma Massimo Visentin, presidente e amministratore delegato di Pfizer in Italia.
«Di recente abbiamo lanciato in Italia, all’interno della nostra azienda, una campagna per sensibilizzare i dipendenti su questo argomento e abbiamo riscontrato una grande partecipazione da parte di tutti i circa 3.000 colleghi su tutto il territorio nazionale. Siamo convinti, però, che l’espressione di questa cultura aziendale debba essere condivisa anche esternamente. Con l’opera 'Uneven Humanism', Pfizer offre alla città di Roma e all’Istituto Scolastico Caravaggio una testimonianza di apertura nei confronti di una società che avrà tra i suoi punti di forza la diversità multietnica e multiculturale ».