Evento pubblico
Ciboduemilaventi inaugura il Friuli Future Forum
Un progetto unico in Italia, che ha l’obiettivo di anticipare le prospettive possibili, raccogliendo e incrociando le idee dei cittadini e delle imprese con i progetti di esperti e le politiche delle istituzioni. Un percorso di comunicazione e promozione che ha l’ambizione e il desiderio di delineare panorami attendibili di domani e aiutare a orientarsi verso un Friuli Venezia Giulia più rispondente possibile ai desideri di oggi.
Una conferenza-evento molto particolare, che si avvarrà dell’apporto di un ‘pool’ di esperti internazionali, tutti di settori diversi della cultura e dell’economia, che insieme porteranno spunti, progettualità e idee autorevoli su cui il Friuli potrà riflettere e mettersi in moto, attorno al mondo del cibo, del vino, della qualità, del design, del life-style. Senza la pretesa di stabilire se siano buoni o cattivi, ma con la consapevolezza che sono, ‘semplicemente’, verosimili. E che ogni scelta porta a determinate conseguenze. Ne parleranno, fra gli altri, Martì Guixè, food designer, Davide Rampello, presidente Triennale di Milano, Ulderico Bernardi, sociologo Università degli Studi di Venezia, Andrea Illy, imprenditore. Il benvenuto sarà dato da Giovanni Da Pozzo (nella foto), presidente Camera di Commercio di Udine.
L’evento si terrà venerdì 20 maggio e anche l'atmosfera e la scenografia saranno speciali, a partire dal luogo, simbolo della rinascita del Friuli: la città di Venzone (Ud), splendidamente rifiorita dalle macerie del terremoto del 1976 grazie al lavoro, alla volontà, all'impegno dei friulani. E la Sala Consiliare, per l’occasione, sarà trasformata in un ‘luogo altro’, il ‘luogo nuovo’ in cui riedificare nuove fondamenta, fatte di condivisione, di aspettative e di sogni da concretizzare giorno dopo giorno.
Dalle parole del presidente della Camera di Commercio di Udine, Giovanni Da Pozzo, il racconto della nascita del progetto Friuli Future Forum.
Come è nata l’idea di Friuli Future Forum?
È nata due anni fa: nel cuore della crisi finanziaria, che ha investito pesantemente anche le economie locali, come Camera di Commercio abbiamo capito che era necessario uno scatto, che le imprese avevano la necessità di guardare avanti, di avere strumenti utili a renderle pronte e più competitive una volta passati i momenti più difficili. Abbiamo poi ripensato a quella che fu una grande intuizione del past president della Camera di Udine, Gianni Bravo, negli anni ’80: il marchio ‘made in Friuli’. Una grande base da cui partire e da far evolvere in chiave attuale e, possibilmente, avveniristica.
Come si svilupperà? Friuli Future Forum sarà anche una location per eventi che potrà essere utilizzata dalle aziende del territorio per i propri eventi?
Su più fronti. Da una parte mettendosi in contatto con tutta la comunità per raccoglierne i suggerimenti sul Friuli che immaginano o che vorrebbero un domani, attraverso gli strumenti del web 2.0, dal sito www.friulifutureforum.com ai social network collegati, Twitter e Facebook in primis. Dall’altro con il coinvolgimento diretto delle aziende, delle esperienze, delle eccellenze. Ancora: creando tutta una serie di incontri, convegni, momenti di riflessioni per immaginare scenari plausibili sul futuro. Il 2011 è dedicato al Ciboduemilaventi, per studiare come possibilmente evolverà il mondo del cibo, inteso non tanto e non solo nel ‘far’ da mangiare, con tutta la sua trasversalità, che va a toccare molti altri comparti produttivi. Il 2012 sarà dedicato al design, che in Friuli coinvolge numerose aziende ed è comparto di qualità riconosciuta in tutto il mondo. E si proseguirà così, per temi, ma sempre affrontati in modo multidisciplinare per comprendere tutte le ‘sfumature’ dell’economia. La sede di FFF, nel cuore di Udine, al momento, sarà il fulcro di tante attività, organizzate sia dalla Cciaa e FFF, sia in partnership con istituzioni, associazioni e realtà produttive del territorio che sapranno, con noi, guardare al futuro.
In che senso il FFF è un collettore di ‘idee’?
In quanto il progetto è un progetto aperto che verrà riempito di contenuti strada facendo. I contenuti nascono - e nasceranno - da un costante colloquio sia con il pubblico sia con aziende ed esperti dei vari settori. FFF è anche un luogo fisico, come accennato: la sede di via Savorgnana 14, a pochi passi dalla sede della Camera di Commercio di Udine. Uno spazio su tre piani dotato di tutte le moderne tecnologie e perfetto per ospitare incontri, convegni, degustazioni, conferenze… coniugati al futuro. La sede è anche privilegiato punto di promozione del territorio per le aziende.
Quale contributo pensate possa offrire al territorio un tale progetto? E, viceversa, quale contributo pensate possa dare il territorio al progetto stesso?
Partiamo da una certezza. La necessità di dare alle aziende strumenti di analisi per scrutare ed immaginare il futuro attraverso, come detto, scenari plausibili. La stragrande maggioranza del tessuto produttivo del Friuli è costituito da Pmi che, pur essendo forti nel settore produttivo, fanno invece più fatica a muoversi sui terreni della comunicazione e delle analisi sul futuro. La mission della Camera di Commercio è proprio quella di aiutare le proprie aziende a crescere, offendo loro strumenti sempre in sintonia con l’evoluzione dei mercati. In secondo luogo c’è la volontà di stimolare un continuo colloquio con i cittadini su come immaginano il futuro del loro territorio.
Chi sono i promotori del FFF? Chi si occuperà della gestione e organizzazione degli eventi?
Non i promotori, ma ‘il’ promotore: la Camera di Commercio di Udine. Io come presidente, assieme alla giunta e al consiglio, abbiamo fermamente voluto questo progetto, condividendolo attraverso un preciso percorso con tutte le forze che vanno a comporre la casa delle imprese e delle categorie economiche. Anche della gestione e dell’organizzazione degli eventi se ne occupa, e se ne occuperà, la Camera stessa, anche se sono e saranno possibili eventi in collaborazione con altre realtà affini per filosofia e obiettivi.
Come è stato comunicato il progetto? In tal senso, quale contributo può dare o ha dato il web?
Possiamo dire che è il progetto a comunicare se stesso. Certo, c’è stato un iniziale momento di presentazione e coinvolgimento ‘tradizionale’, attraverso incontri d’approfondimento che hanno toccato tutti i principali stakeholder della Camera. E ci sono le conferenze stampa ‘classiche’ in cui convochiamo i giornalisti e diffondiamo attraverso il loro prezioso ‘amplificatore’ le evoluzioni del percorso. Ma FFF si comunica da sé, attraverso un sito internet molto particolare. Attraverso la home page, chiunque può lasciarci il suo pensiero, in 140 caratteri, sulla sua idea di Friuli del futuro. La vedrà scorrere all’interno delle radici del sito, assieme a quelle degli altri ospiti, può votare la frase che gli piace di più o condividerla sui suoi profili social. Il sito è poi dotato di ‘stanze’ tematiche. Tra esse c’è un’Area news, una sorta di magazine online che però ha l’interazione tipica di un blog. Ospita notizie d’attualità trasversali, racconta esperienze che abbracciano tutte le linee guida del progetto (sostenibilità, innovazione, mondo e mercati, economia&cultura, ciboduemilaventi…), che chiunque può commentare. Tutti i contenuti e altri ancora vengono poi trasferiti e assumono autonomia su Twitter (@friuliforum) e su Facebook (www.facebook.com/friulifutureforum). Ogni strumento è utilizzato al massimo per le sue peculiarità.
Come è stata concepita la location?
Come luogo polifunzionale, molto moderno anche nel design, nel centro storico della città, capace sia di essere centro multimediale e di promozione al servizio di aziende e istituzioni, sia un punto di incontro per il pubblico. Un vero e proprio Forum, proiettato nel Friuli del Futuro, dotato di un videowall e di video interni, di wifi, di più sale per incontri anche in contemporanea, di una cucina attrezzatissima per degustazioni e corsi. Lo consideriamo davvero un bel posto, e ce lo confermano tutti i frequentatori. Un posto giusto anche per riflettere e immaginare il domani.
Esiste già un calendario di eventi? Quali i temi che verranno affrontati e perché? Quali gli sviluppi futuri del progetto?
Esiste già un nutrito calendario di eventi sempre aggiornato e accessibile attraverso il sito internet. Come accennato, è un progetto in divenire che si riempirà di contenuti strada facendo. Al momento abbiamo individuato il cibo per il 2011 e il design per il 2012. Senza poi contare una costante serie di iniziative minori, ma comunque molto importanti, che si realizzeranno nella sede di FFF, come si può vedere scorrendo il programma, che toccheranno via via tutto lo spettro di temi e di comparti dell’economia.
Marina Bellantoni

