Evento pubblico

INTERNI al Fuorisalone 2025 con la mostra - evento “Cre-Action": 40 installazioni distribuite in 6 location simbolo della cultura e dell’eccellenza. Audi è main sponsor

Dal 7 al 17 aprile, 10 giorni di appuntamenti, incontri, dibattiti e non solo. Questi i numeri della mostra ideata dal magazine di interiors e contemporary design del Gruppo Mondadori, diretto da Gilda Bojardi, che si terrà nei Cortili dell’Università degli Studi di Milano, all’Orto Botanico di Brera, nello Strettone della Pinacoteca e al Portrait Milano, sede di Audi House of Progress.

Dopo aver celebrato il traguardo dei suoi primi 70 anni (1954-2024), INTERNI continua a riflettere sul progetto, sui suoi più profondi significati e su come Architettura, Design e Arte siano discipline sempre più connesse e in costante dialogo con Ecologia, Economia, Botanica, Cambiamento Climatico e Filosofia. 

Tutto questo è alla base di CRE-ACTION, la Mostra-Evento di INTERNI, che animerà la prossima edizione del FuoriSalone con un programma coinvolgente  grazie alla partecipazione di designer, architetti e artisti internazionali, uniti per progettare un futuro migliore. 

40 proposte creative - tra installazioni, microarchitetture, maxi oggetti e mostre - realizzate da un parterre di più di 50 progettisti di 10 nazionalità diverse in 6 luoghi iconici di Milano per 10 giorni di appuntamenti, incontri, dibattiti e non solo. Questi i numeri di INTERNI CRE-ACTION, la mostra ideata dal magazine di interiors e contemporary design del Gruppo Mondadori, diretto da Gilda Bojardi, che si terrà dal 7 al 17 aprile nei Cortili dell’Università degli Studi di Milano, all’Orto Botanico di Brera, nello Strettone della Pinacoteca e al Portrait Milano, sede di Audi House of Progress. Inoltre INTERNI, rinnovando il suo ruolo di “attivatore” di energie progettuali, affiancherà per il terzo anno consecutivo  Eataly Milano Smeraldo e De Castillia 23 di Urban Up | Unipol. 

“Quest’anno INTERNI propone una riflessione sul tema della Cre-Action, attraverso una grande Mostra-Evento che si manifesta come esposizione corale, diffusa in città, concepita come un laboratorio di idee, un luogo di confronto, in cui la creatività diventa sintesi tra creazione e azione”, spiega Gilda Bojardi.

Anche in questa edizione, INTERNI intende esplorare e approfondire, con un approccio interdisciplinare, la complessità del Progetto, delineandone le prospettive in una visione orientata verso un “futuro possibile”.  Durante il FuoriSalone di aprile Milano si trasforma infatti in un hub culturale e produttivo nel quale professionisti provenienti da tutto il mondo trovano la possibilità di mettere a confronto le proprie visioni e di realizzare progetti che anticipano scenari. 

Co-Producer di CRE-ACTION sono Audi e Padiglione Italia Expo 2025 Osaka.

La mostra-evento di INTERNI è una delle principali iniziative che il Comune di Milano propone per la Design Week e per il FuoriSalone 2025, quest’ultimo nato nel 1990 per iniziativa di Gilda Bojardi e internazionalmente riconosciuto come l’evento di riferimento per il design e l’architettura internazionale. 

Al Portrait Milano, in corso Venezia 11 – Audi House of Progress

Co-producer e main sponsor di INTERNI CRE-ACTION è Audi, brand automotive premium che dal 7 al 13 aprile torna con il suo hub creativo in Corso Venezia 11 nei suggestivi spazi del Portrait Milano. Confermando l’House of Progress come uno dei luoghi cardine che animeranno la settimana del design milanese, Audi presenta flexability, un progetto che accoglie l’installazione site specific Drift Us progettata da Drift per la Casa dei quattro anelli. Come sempre, l’opera nasce dalla passione dello studio olandese per i sistemi che attivano e guidano ogni cosa in natura. In questo caso l’ispirazione è il movimento creato da una folata di vento in un prato d’erba. L’opera è composta da bulbi luminosi che si attivano e producono un suono al passaggio dei visitatori, come fossero essi stessi il vento. In questo modo i progettisti invitano il pubblico a diventare parte integrante dell’ambiente che lo circonda e a sperimentare l’impatto che l’uomo esercita sulla natura. “Il vento”, spiegano Lonneke Gordijn e Ralph Nauta, fondatori di Drift, “è la forza motrice dell’evoluzione e dell’innovazione in natura. Senza movimento, non c’è progresso. Audi innova movimentando le persone e Drift condivide questa visione, creando sculture e installazioni che invitano le persone a essere la forza del cambiamento”.

Nell’ambito di flexability, Audi esprime la propria visione di flessibilità tecnologica grazie allo sviluppo di soluzioni tecnologicamente avanzate finalizzate alla sostenibilità e all’efficienza, capaci di interpretare le esigenze di mobilità in ogni contesto possibile.

Il grande pubblico del FuoriSalone può scoprire in anteprima mondiale la nuova Audi A6 Avant, basata sull’innovativa piattaforma premium termica, e la full electric Audi A6 e-tron. La prima proietta in una dimensione più dinamica, efficiente e digitale il concetto di "familiare" del brand, grazie anche a plus tecnici quali le sospensioni pneumatiche adattive, lo sterzo integrale e i proiettori LED Digital Matrix evoluti. Il secondo modello, la prima Audi Avant e Sportback a elettroni, vuole essere un punto di riferimento della categoria per autonomia - sino a oltre 750 chilometri - e potenza di ricarica. Grazie ai 270 kW in DC, consente di ripristinare sino a 310 chilometri di percorrenza in 10 minuti.

 

Le installazioni in Brera

Nel cuore di Brera, due installazioni apparentemente antitetiche tra loro, porranno lo spettatore di fronte all'urgenza del nostro tempo:  la guerra e la ricerca  della pace. 

Metafore del presente che spingeranno a riflettere e interrogarsi sul ruolo dell’uomo nella costruzione di un futuro diverso, nuovo e migliore.

 

It means Peace di Marco Balich

Entrando nello Strettone della Pinacoteca di Brera si scorge It means Peace di Marco Balich. Pensata con la partecipazione di Eugenia Bruni e il supporto di Pasquale Bruni, l’opera è stata realizzata da Balich Wonder Studio con Marco Cisaria (Artistic Producer). La pace è una scelta, un cammino, personale e collettivo, che richiede coraggio, determinazione e perseveranza. Il visitatore intraprende un viaggio simbolico, attraversando una strettoia oscura, densa di suoni, voci e messaggi che evocano le difficoltà esterne. È un passaggio emotivo, personale che pone di fronte alla necessità di perseverare, nonostante il caos. Al termine si apre uno spazio di luce e armonia: un ulivo, icona universale di pace ed equilibrio, risplende di colori iridescenti, segno tangibile di una meta raggiunta. Da qui, il cammino continua con la scomposizione della bandiera della pace affidata alla trascrizione della parola “pace” in sette diverse lingue, sette come i colori della sua bandiera. Il progetto celebra la pluralità delle culture e il dialogo imprescindibile per costruire la pace nel Mondo. Ogni parola, inoltre, è accompagnata da un discorso che, nella storia contemporanea, ha segnato la fine di un conflitto. È proprio in questo punto che si inserisce una "call to action", una sorta di rituale che richiama anche il tema di CRE-ACTION: sotto le scritte, infatti, ci sono vasche con fiori di loto galleggianti, ispirati ai gioielli di Pasquale Bruni, dove le persone sono invitate a lasciare messaggi di pace e accendere delle candele. L’installazione offre uno spazio di rispetto e armonia nel quale si colloca perfettamente la Collezione Ghirlanda di Pasquale Bruni. It means Peace è uno spunto di riflessione silenzioso, ma anche un invito ad agire, a credere nel cambiamento, a riconoscere che la pace è una responsabilità̀ che appartiene a ciascuno di noi. 

 

War Flags di Philippe Starck with Babinet & Co

Tra realtà e distopia, War Flags è un'installazione politica immaginata da Philippe Starck with Babinet & Co che denuncia radicalmente le forze e le violenze in atto nel nuovo ordine mondiale emergente e sollecita il pubblico a prendere posizione per agire. Anticipando la prospettiva di un prossimo conflitto globale, che coinvolgerebbe non solo gli stati tradizionali ma anche nuove milizie private, Philippe Starck ha immaginato la Hate Unlimited Korporation, un'azienda che da tempo si dedica alla promozione dell'odio in tutte le sue forme e dimensioni più libere in tutto il mondo. Una scommessa che ha dato i suoi frutti: l'odio si insinua, forgia nuovi percorsi ogni secondo. Ecco perché la Hate Unlimited Korporation sta ampliando la sua missione pubblicando un catalogo di insegne, bandiere e bracciali, strumenti indispensabili affinché i nuovi guerrieri possano riconoscersi a vicenda sui campi di battaglia. Collocati lungo i viali dell'Orto Botanico, le bandiere e i bracciali rappresentano il repertorio inaugurale della Hate Unlimited Korporation che è, senza dubbio, il primo di una lunga serie di cui ci arricchiremo nel tempo, nelle notti e nelle guerre. In questa installazione politica immersiva unica, oscillante tra realtà e distopia, Philippe Starck (con Babinet & Co) denuncia radicalmente le forze e le violenze in atto nel nuovo ordine mondiale emergente e sollecita il pubblico a prendere posizione per agire.

War Flags è composta da bandiere e bracciali tratti dal catalogo inaugurale della Hate Unlimited Korporation. Dieci Night Flags aiutano a misurare il progredire della notte e ci permettono di controllare in qualsiasi momento, e con una certa precisione, il grado di oscuramento in corso. Quantificare e incoraggiare tale oscuramento è una delle missioni della Hate Unlimited Korporation. Nulla le deve sfuggire: tutto ciò in cui crediamo, tutto ciò che amiamo, tutto ciò che siamo, tutti i colori che la vita sfoggiava.

Dopo il tramonto, nuovi pensieri devono inondare le nostre menti. Le Hate Flags mirano a chiarire cosa c'è sul mercato, oltre a creare un effetto domino tracciabile. Saranno spesso più efficaci delle parole d'ordine. Naturalmente, le dieci Hate Flags esposte nel Giardino Botanico sono solo dei fondamenti; la Hate Unlimited Korporation annuncerà molto presto collezioni meglio sviluppate che rappresentano stati di odio più sofisticati.

La potente narrazione dell'anticipazione di War Flags è accentuata dal sound psicoattivo di Klaus Wiese, con il brano Déjà Vu tratto dall'album Smarkand. La produzione è stata realizzata da ABS Group.

Progettisti e installazioni:  INTERNI CRE-ACTION

La grande Mostra-Evento di INTERNI nasce con l’intento di attivare e moltiplicare connessioni e relazioni: un sistema virtuoso tra i protagonisti della creatività, imprese, reti distributive che hanno l’imprescindibile necessità di connettere persone e idee provenienti da luoghi e culture diversi. In collaborazione con aziende, multinazionali, start-up e istituzioni, sono state realizzate 40 proposte creative (installazioni, mostre, design islands, micro-architetture e macro-oggetti, tutti site-specific) per interpretare il tema di questa edizione della mostra. INTERNI ha invitato più di 50 i progettisti a esplorare come il design e l’architettura possano tradurre il presente, utilizzando materiali sia concreti che metaforici con l’obiettivo di far emergere il ruolo del progetto come mezzo di espressione dell’identità e della rappresentazione individuale. Il design in CRE-ACTION non è solo estetica o innovazione, ma un atto consapevole che cerca di decifrare il giorno d’oggi e proporre modalità alternative di abitare il mondo. Una palestra progettuale di sperimentazione, in cui discipline diverse si connettono tra loro per offrire un’esperienza in cui il visitatore non è solo osservatore, ma parte attiva di uno scenario che sfida la percezione e apre nuove prospettive sul mondo.

 

Università degli Studi di Milano

Negli spazi dell’Università degli Studi di Milano prenderanno vita una serie di imponenti installazioni immersive e sperimentali progettate da rinomati studi di architettura e design in collaborazione con prestigiose aziende, che, attraverso viaggi sensoriali, offrono spunti di riflessione su temi come sostenibilità, innovazione e interazione tra uomo e ambiente.

Collocata nella Hall dell’Aula Magna e realizzata dalla designer Celia Centonze per Plateam, l’installazione Kalos Il Caleidoscopio della cultura. Un’opera che non solo incanta con la sua struttura in metallo dorato, metacrilati colorati e versi poetici luminosi ma è anche un omaggio al progetto artistico Go! Pharus, è ideato per Gorizia Capitale della Cultura 2025. Il valore simbolico è amplificato dal gemellaggio tra Gorizia e Milano, un dialogo tra arte, design e storia che supera i confini geografici e mentali. Attraversando il portale, si entra in un caleidoscopio di immagini evocative proiettate su vetrate, che raccontano la ricchezza del Friuli-Venezia Giulia grazie a un’esperienza multisensoriale che enfatizza l’identità culturale e le eccellenze regionali. Al centro del caleidoscopio, una linea dorata simboleggia le antiche frontiere tra Gorizia e Nova Gorica,situata oltre il confine italiano, attraversata da un fascio di luce che celebra l’apertura culturale. Un’opera che invita a riflettere sul passato e a immaginare un futuro di armonia e crescita.

Nel suggestivo Cortile del Settecento si trova Wind Labyrinth, un’opera immersiva, progettata da Piero Lissoni per Sanlorenzo, che traduce l’essenza della navigazione in un’esperienza avvolgente, poetica e contemplativa. Un labirinto di vele sospese, metafora del mare infinito e dell’interazione tra vento e movimento, crea un’atmosfera onirica in cui luci e ombre danzano. Un viaggio emozionale che esprime il rapporto tra uomo, natura e tecnologia, attraverso un linguaggio estetico e progettuale sempre più orientato alla sostenibilità.

Si prosegue nel Cortile della Farmacia con The Amazing Plaza, ideata dallo studio internazionale MAD per Amazon, che reinterpreta in chiave contemporanea la piazza italiana, storico cuore pulsante della vita sociale e commerciale. Come nelle piazze tradizionali, dove un monumento centrale ricco di meraviglie da scoprire diventa il fulcro della vita comunitaria, l'installazione si sviluppa attorno a un padiglione centrale specchiato che racchiude elementi di straordinario valore, creando un dialogo armonioso tra forme architettoniche classiche e tecnologia all'avanguardia. Gli spazi sono arricchiti da un paesaggio sonoro a cura del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e del Laboratorio di Informatica Musicale dell’Università degli Studi di Milano. Caratteristica distintiva è la spettacolare copertura realizzata con strisce di ETFE colorate, che amplificano la luce e l’intera esperienza. 

Il Cortile d’Onore ospita oltre 20 installazioni che declinano in maniera altrettanto straordinaria il tema della CRE-ACTION.