Campagne

DO NOT WORK! Casta Diva Group dà voce alla GenZ e sfida le convenzioni del mondo del lavoro tradizionale. De Micheli: “Integriamo l'approccio disruptive e accogliamo una generazione preziosa e sensibile, protagonista nel mercato di domani”

Per richiamare l'attenzione su una generazione cresciuta con lo smartphone in mano e i social incorporati, portatrice di nuove istanze, dallo smart working al work-life balance, spesso incomprese dalle aziende tradizionali, il Gruppo guidato da Andrea De Micheli lancia una campagna, made by GenZ, che vuole parlare a tutti e attrarre i giovani talenti all'interno della Company, per diventare un interlocutore capace di raccontare i marchi a una fetta della popolazione sempre più difficile da raggiungere, ma molto importante. Ne hanno parlato ad ADVexpressTV i protagonisti dell'iniziativa, tra cui le vincitrici del progetto GenZ Pact, Martina Monterisi per la divisione Live Communication e Tea Sinelli per la divisione Creative Content Production di Casta Diva Group, entrambe divenute anche GenZ leader e amplificatrici della voce generazionale all'interno dell'azienda.

“Do Not Work”, non lavorare, riscrivi il presente, immagina il futuro, è il provocatorio titolo della campagna di Casta Diva Group uscita ieri e oggi sulle testate di settore e sui principali quotidiani italiani che vuole parlare alla GenZ troppo spesso etichettata come una generazione con poca voglia di fare.

Infatti è di tutt'altro avviso Andrea De Micheli, Ceo e Presidente di Casta Diva Group, il quale crede molto nei giovani, nelle loro energie, capacità ideative e sensibilità. La progettualità segue un'altra iniziativa lanciata dal Gruppo, il GenZ Pact, un piano per valorizzare i giovani nati tra il 1997 e il 2012 (GenZ). Una generazione cresciuta con lo smartphone in mano e i social incorporati, che gode di cattiva fama nel mondo del lavoro, spesso perché portatrice di nuove istanze, spesso incomprese dalle aziende tradizionali, dallo smart working al work-life balance.

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Il Presidente di ADC Group, Salvatore Sagone, ha incontrato i protagonisti di questa azione comunicativa che richiama l'attenzione sul tema e al contempo punta a far divenire Casta Diva una realtà ambita dalle nuove generazione, un best place to work, per costruire una sensibilità di alto livello da mettere a disposizione dei brand per i loro racconti di marca dedicati a questo specifico, prezioso pubblico giovane.

Il progetto GenZ Pact, di cui la campagna “Do Not Work” ne è una componente (che vivrà anche sui social), ha preso avvio da una video challenge: ognuno dei dipendenti GenZ è stato invitato a ideare un programma di iniziative creative e strategiche, sia interne che esterne, per far sì che il Gruppo diventi in due anni uno dei best place to work per la Generazione Zeta. Dopo il voto dei 40 GenZ presenti in azienda, su 18 partecipanti alla challenge, sono stati scelti due progetti ed elette le rispettive GenZ Leader, Martina Monterisi per la divisione Live Communication e Tea Sinelli per la divisione Creative Content Production.

“Siamo state molto felici di aver vinto questa iniziativa, soprattutto per dare voce a quelli che comunque sono i nostri valori e anche i nostri bisogni. – ha esordito Tea Sinelli – “Abbiamo quindi studiato quali, secondo noi, fossero le esigenze da poter realizzare per prime, che contribuissero anche a unire le generazioni presenti in azienda. Sono nati quindi i primi corsi d'inglese durante l'orario lavorativo seguiti da altre iniziative.”

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 “Poi è stata la volta dei Zed Talks, un format che si svolge sia live, per i dipendenti di Casta Diva, ma anche via vodcast, presente su YouTube e altre piattaforme, durante il quale intervistiamo persone del mondo della comunicazione che possano ispirare nei nostri obiettivi o comunque ampliare le nostre visioni.” – ha raccontato Martina Monterisi.

 

LA CAMPAGNA

Attraverso un approccio ironico, ma anche critico, le quattro creatività, ideate da un team tutto GenZ, vedono l'affissione di altrettante “red flag”, le bandiere di pericolo, su immagini che fotografano dinamiche lavorative sbagliate e non accettate dai giovani: il rifiuto dell'abuso della posizione dominante del 'capo', la mancanza di rispetto, la qualità dell'ambiente, lo sfruttamento lavorativo, la mancanza di ascolto verso gli altri.

“Della GenZ fanno parte quei ragazzi nati con i social che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro. Sono i primi ad essere cresciuti con due identità, quella digitale e quella reale. – specifica Andrea De Micheli – Noi siamo certi che integrare le loro competenze e il loro approccio disruptive in Casta Diva ci porterà ad essere più competitivi in un mercato dove le nuove generazioni saranno sempre più protagoniste. Abbiamo dato fiducia a questi ragazzi, lasciando loro la possibilità di esprimersi e di valorizzare le loro idee, e abbiamo avuto conferma che si tratta di una generazione piena di energia, che ha molto da dire e da dare.”

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Anche altre sono le iniziative in programma, come raccontato da Martina Monterisi: “Una piattaforma di skill sharing, in cui metteremo in contatto diversi dipendenti di Casta Diva, per l'acquisizione di nuove competenze, sia soft che hard, ed entrare in contatto. Tutte queste azioni sono volte ad aiutare i dipendenti ad arricchirsi dal punto di vista personale oltre che professionale, per aumentare la presenza della parte 'umana' nell'ambiente lavorativo, avvicinare i dipendenti tra loro creando una connessione emotiva, a beneficio di tutti, non solo dei giovani.”

La soluzione messa in campo dal Gruppo Casta Diva è creare un patto generazionale di inclusione tra i collaboratori, un impegno reciproco a conoscersi, scoprirsi e collaborare attingendo stimoli e conoscenza dalle diverse esperienze presenti nel Gruppo, con la consapevolezza che tutte rappresentano una risorsa preziosa per la crescita e la visione futura della Società, e costituire la base per comunicare meglio con la generazione Z, una realtà preziosa per molti clienti di Casta Diva e i brand in generale.

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