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Sala (Publitalia ’80) - Costa (EPIK): “Nuovi contenuti e nuovi contenitori. Mutti apre la strada all’innovazione nel racconto delle storie e dei valori dell’imprenditoria italiana”
A metà fra ‘lungometraggio pubblicitario’ e ‘corto cinematografico’, il film ideato da EPIK per Mutti (leggi news), in onda martedì sera in prime time su Canale 5, fa emergere ricordi di Carosello, dei film Barilla da due minuti e mezzo firmati Gavino Sanna, del ‘film industriale’ che in anni passati era firmato da maestri come Ermanno Olmi o Bernardo Bertolucci. A spiegare ai microfoni di
ADVexpress cosa sia e come sia nata l’idea è Massimo Costa, partner e ceo di EPIK: “Non essendo un’agenzia, non avendo copywriter, art director o account, ma avendo sceneggiatori e professionisti che vengono dal mondo dei contenuti – dice Costa – era inevitabile fare un ‘film’. Un film corto, non uno spot o un commercial, anche se chiaramente con fini commerciali”.
Un’idea che ha poi trovato un inedito spazio esclusivo in prime time sulla rete ammiraglia Mediaset grazie alla sua concessionaria, che in questo modo, aggiunge Costa, può qualificare ulteriormente verso l’alto la propria offerta: “Sala potrà confermarlo, ma immagino che Mediaset e Publitalia siano stati ben felici di essere partner di un’avventura così importante, sia per la storia che per la marca, sia e forse soprattutto per il tipo di cambiamento che porta”.
“Mediaset è una televisione commerciale a disposizione del mercato e dei clienti – conferma Stefano Sala, amministratore delegato di Publitalia ’80 –: quando Massimo mi ha chiamato raccontandomi di questa operazione fuori dalla norma, alla quale voleva dare una risonanza altrettanto straordinaria, abbiamo individuato, anche con un po’ di fortuna, l’opportunità della prima
semifinale di Coppa Italia, stravolgendo la nostra impostazione per trovare il giusto spazio e dare all’evento la rilevanza richiesta”.
Un segnale potente che emerge da questo evento è l’attenzione con la quale si mettono finalmente in scena le storie dell’imprenditoria italiana… Ci sarà un seguito?
“Siamo da sempre attenti a questo settore – risponde Sala – e abbiamo anche una trasmissione dedicata all’imprenditoria italiana, che da sempre è un ‘pallino’ di Publitalia ’80 e di Mediaset. Sono storie belle e incredibili, come abbiamo sentito oggi, di generazioni e generazioni, di aziende di successo che esportano in tutto il mondo e alle quali è giusto dare spazio. Non so se questo esempio sarà seguito da altri brand, ma mi piacerebbe: penso sia una strada giusta perché, indipendentemente dal fatto che siano su di noi o su altri, di aziende famose e di storie di imprenditori in Italia ce ne sono tante e sarebbe un bel modo di fare ‘pubblicità’”.
"Su questo aspetto la visione è comune – concorda Costa –: per scelte del mercato e della globalizzazione, il nostro paese è stato in parte trascurato dai grandi investitori internazionali. Trovo quindi sia corretto aiutare il business italiano, che a differenza di quello straniero non è guidato dalla borsa ma dalla manifattura e da aziende familiari, ricche di storie e valori di famiglia che coincidono con le storie e i valori del prodotto e delle marche. La mission di EPIK è proprio quella di raccontare queste storie per intrattenere chi le ascolta. Ce ne sono tantissime! Non ne cito per non far torto a qualcuno, ma se ci mettessimo a fare nomi troveremmo facilmente almeno 15 o 20 storie eccezionali, perfette per un trattamento cinematografico”.
Nuove storie, dunque, e nuovi formati: è ipotizzabile anche la nascita di nuovi ‘contenitori’? “Sicuramente sì – risponde Sala –. La pianificazione del film Mutti è come detto assolutamente straordinaria: uno spot da 5 minuti in prime time, che avrà rilevanza per tutta la giornata con teaser da 7 secondi su Canale 5, Italia Uno e Rete 4 per rilanciare l’evento della serata. È chiaro che Mutti dovrà essere brava a dare poi all’evento tutta la cassa di risonanza del social, del search e di tutto il resto. Sono certo che questa operazione non solo farà parlare, ma avrà risultati concreti: abbiamo fatto qualche stima e posso dire che stiamo parlando di numeri da far tremare le vene!”.
Tommaso Ridolfi