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Assocom, Girelli intervista Sala. Quarta puntata: la televisione fra tre anni

La quarta puntata dello speciale dedicato all'intervista a Stefano Sala, Consigliere di Amministrazione Mediaset e AD Publitalia '80, realizzata da Marco Girelli, CEO OMG e VP Assocom in occasione dell'evento 'Comunicare Domani' di Assocom, tenutosi il 16 giugno a Milano, riguarda la televisione fra tre anni. 

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Guardando al futuro, per il manager la tv generalista sarà fondata sugli stessi pilastri sui quali l'ha creata anni fa Silvio Berlusconi, ovvero contenuti di qualità, risultati di audience, tecnologia che consente una diffusione e un approccio crossmediale e la capacità di monetizzare il tutto. Ma ciascuno di questi fattori dovrà essere reinterpretato secondo una nuova ottica ibrida. 

I programmi di successo, ad esempio, verranno ideati e realizzati considerando anche i contenuti extra, che vengono fruiti da target diversi su altri mezzi e che sono funzionali a rafforzare l'engagement dei brand. E la 'coda lunga' dei programmi ora è sul digitale. Da broadcasting television ‘one to many’ si passerà a ‘broadcasting tv e digital one to few’, soprattutto grazie al  nuovo protocollo televisivo dell’Hybrid Broadcast Broadband TV- HBBTV attivo in Europa dal 2017, che consentirà di  trasmettere su tutte le piattaforme, garantendo una maggiore interazione tra contenuti e adv. E consentirà di effettuare esperimenti di addressable  television e regionalizzazione dei messaggi. 

Anche le audience, sottolinea Sala,  saranno ibride, distinte in live e differite, lineari e non lineari, relative a contenuti originali e rieditati. 

Ibrido dovrà essere anche il modello delle metriche di misurazione delle audience, con una commistione tra dati da panel relativi alla fruizione televisiva e dati censuari relativi agli altri device. Insomma, si ragionerà sempre più in termini di total audience.

Tutto questo determina un cambio di paradigma importante per l'editore, che passerà da un concetto tradizionale di televisione a uno nuovo di videotechnology, e per la concessionaria, che dovrà impostare l'offerta in senso crossmediale. 

Infine, un accenno a come cambieranno le voci dei ricavi, che saranno generati oltreché dalla vendita diretta anche da quella programmatica, così come, per quanto riguarda l'editore, anche i consumatori saranno fonte di ricavi con transaction on video on demand (sui contenuti singoli) o attraverso gli abbonamenti.