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Bortolami (ICMoving Channel): crescono network e contenuti per un 2012 a +30%
Uno di questi è l'Out of Home Tv, il cui mercato secondo gli ultimi dati Nielsen è cresciuto del 12% nel primo semestre 2012. In quest'ambito opera ICMoving Channel, canale televisivo presente nei principali aeroporti italiani che, come ha spiegato l'Ad della società Luca Bortolami, ai microfoni di ADVexpressTv, trasmette notizie, programmi di intrattenimento e advertising per 19 ore al giorno.
Da un'indagine effettuata dalla società nei mesi scorsi su un campione di 1000 persone tra viaggiatori e accompagnatori è emerso che l' 80% degli intervistati si ricorda del mezzo Out Of Home Tv e il 70% lo gradisce.
Come ha dichiarato Bortolami ai nostri microfoni, ICMoving Channel è equiparabile a una web tv per quanto riguarda la metodologia di trasmissione dati, mentre per l'offerta editoriale è a tutti gli effetti un canale televisivo, in grado di offrire contenuti di qualità.
L'alta qualità è garantita anche dalle grandi dimensioni dei monitor installati e dalla trasmissione in alta definizione; inoltre ICMoving Channel si sta muovendo sul fronte dell'interattività, soprattutto attraverso la tecnologia del QR Code, che consente di interagire con i contenuti editoriali e pubblicitari anche in un momento successivo alla visione.
Tra i progetti per l'anno in corso, come ha anticipato Bortolami ad ADVexpressTv, l'allargamento ulteriore del network, attraverso l'installazione di nuovi schermi, e l'ampliamento dei contenuti, con il lancio di nuovi notiziari aggiornati e di un palinsesto più ricco sul fronte dell'intrattenimento, con news che spazieranno dalla cucina, al turismo, alla casa, passando per auto e sport.
La raccolta al momento sta dando risultati positivi: negli ultimi due anni il numero degli investitori di ICMoving Channel è raddoppiato e per la fine del 2012 il fatturato potrebbe crescere del 30%. Il buon andamento degli investimenti è determinato anche dal fatto che l'Out of Home Tv sta entrando anche nelle pianificazioni delle aziende del largo consumo, molto probabilmente attratte dalla possibilità di entrare in contatto con un target più ampio rispetto al passato, dal momento che il proliferare delle compagnie low cost fa sì che negli scali aeroportuali non transiti più soltanto un pubblico di nicchia.
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