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Condé Nast presenta il nuovo AD e strizza l'occhio all'extra settore. Raccolta a +190%

Da martedì 3 febbraio è in edicola il nuovo AD, Architectural Digest, di Condé Nast. Il mensile sarà diretto da Emanuele Farneti, che subentra ad Ettore Mocchetti, direttore dal 1981.

Sorpresa, Piacere e Ispirazione i concetti chiave che hanno guidato la rivoluzione grafica ed editoriale del magazine diretto da Emanuele Farneti, che subentra ad Ettore Mocchetti alla guida dal 1981.

Senza perdere l'identità che ne ha contraddistinto la presenza sul mercato da 34 anni, il nuovo AD  si arricchisce di contenuti relativi ad ambiti collaterali, ma strettamente legati, al mondo dell'architettura, design e arredamento. Come spiega ai nostri microfoni Paola Castelli, Vice President Special Interest Media di Condé Nast Italia, AD attraverso le case  vuole anche raccontare storie, emozioni e passioni che possono essere fonte di ispirazione o anche sogno ed evasione.

Uno sviluppo editoriale questo che ha ricevuto ampio consenso dagli investitori pubblicitari, attraendo molti clienti extra settore. Il nuovo numero di AD ha già raccolto un fatturato superiore al +190% (rispetto al pari periodo 2014), in cui il core business del giornale  cresce del +250% e l’extra settore del +87%.

Il primo numero ha realizzato una raccolta pubblicitaria di 87 pagine su 260 di foliazione totale confermando così il grande consenso degli investitori per il nuovo stile e posizionamento della rivista.  

Nell’arco dell’anno, il nuovo AD progetta anche due ulteriori sviluppi. Il primo è una serie di supplementi, I quaderni di AD, dedicati a mondi vicini a quelli del giornale madre. Si parte in marzo con uno speciale sull’Outdoor, che oltre a raccogliere il meglio della produzione di settore sarà un veicolo editoriale dedicato a protagonisti, luoghi ed eventi di una grande passione italiana, quella per giardini, terrazzi e  e spazi aperti in generale. A giugno sarà la volta degli orologi.

La seconda è il rilascio del primo sito della testata, ADitalia.com, che rispecchierà il nuovo look&feel del magazine e avrà una propria identità editoriale, ma sarà accessibile anche attraverso Vanityfair.it.

Carta stampata e digital non sono le uniche linee di business sviluppate attorno al brand editoriale del Gruppo. Gli eventi infatti rappresentano un'altra importante fonte di ricavi che nel 2015 vedrà il suo massimo sviluppo a partire dal prossimo Salone di Mobile ad aprile.

Allargando lo sguardo a target e dati diffusionali, AD vanta un lettorato distribuito uniformemente tra pubblico maschile e femminile di età compresa tra 35-54 e con un profilo socio-economico e culturale elevato.

Tra gle ambizioni del nuovo AD, un allargamento del target verso il pubblico giovane e un aumento diffusionale che oggi si attesta su 81 mila copie ADS, di cui 16 mila quelle digitali, 20 mila copie in abbonamento e 14 mila all'estero.

Ma vediamo più da vicino i principali cambiamenti del magazine.

Tante le novità, a cominciare da nuovi ingressi che rafforzano la redazione: firma il progetto come creative director Christoph Radl, che è stato per 15 anni art director di Interni e vanta numerose collaborazioni con brand di moda e design e con alcuni dei più importanti musei del mondo; Ruben Modigliani, giornalista con una consolidata esperienza nell'interior design, sarà caporedattore; creative consultant del progetto sarà Marco Velardi, editor in chief del magazine di tendenze Apartamento, e interiors consultant sarà Fabrizia Caracciolo di Castagneto.

Grandi novità anche nel parco collaboratori: sia da un punto di vista fotografico, dove a firme tradizionali di AD come Massimo Listri si aggiungono nomi di primo piano del settore (Santi Caleca) ma anche di diverso background, come i talenti della moda Lorenzo Bringheli e Federico De Angelis; sia da un punto di vista dei testi.

AD sarà infatti il luogo in cui grandi firme e giovani talenti del giornalismo e della letteratura avranno spazio per raccontare storie legate a luoghi (case, ma non solo) speciali.

Nel primo numero il giornalista e scrittore Gabriele Romagnoli intervista il designer-star Mario Bellini in occasione dei suoi 80 anni; la direttrice di Ciak Piera Detassis intervista il regista cult Paul Thomas Anderson; il critico d’arte Francesco Bonami conversa con gli stilisti di Valentino Maria Grazia Chiuri, Pier Paolo Piccioli e con Barnaba Fornasetti; Cristina Morozzi, neo direttore della scuola di design dell’Istituto Marangoni, firma una rubrica dedicata a oggetti fuori dall’ordinario; il corrispondente per l’Italia di Monocle Ivan Carvalho ricerca eccellenze italiane; Francesca Molteni, fondatrice di Muse  Factory of projects, racconta le biografie  personali dei maestri dell’architettura italiana.

"Mi fa piacere sottolineare che il servizio di copertina è firmato da Giovanni Montanaro, uno dei più interessanti scrittori italiani, che ha soli 31 anni; e le foto sono realizzate da Olimpia Castellini, che ne ha appena compiuti 27: un segnale di attenzione a nuovi talenti della parola e dell’immagine", dice il direttore Emanuele Farneti.

Il numero di febbraio è costruito, come da tradizione, attorno alla sezione delle case: che però sono scelte, fotografate, impaginate e raccontate con una logica nuova, privilegiando il gusto della sorpresa e della meraviglia. Prima e dopo la sezione delle case, il giornale presenta una struttura completamente rinnovata:

In apertura, Digest racconta le novità più interessanti di design e architettura, ma anche di mondi vicini e connessi: Moda, Viaggi, Aste, Hotel, Libri fotografici, Tecnologia, Talent, Food design e molto altro.

La sezione Portfolio è un reportage dedicato alle novità in termini di materiali e complementi d’arredo, che verranno fotografati in giro per il mondo in location di grande charme.

A seguire la sezione Focus è dedicata al prodotto, scelto ogni numero in base a un tema o una tendenza: per febbraio il filo conduttore sarà la trasparenza;

In Dossier, i lettori troveranno ogni mese un selezione di nomi o luoghi d’eccellenza: nel primo numero, 20 talenti under 40 che stanno cambiando il modo di vivere le nostre case.

Nella sezione delle Case, si alternano stili e dimensioni di abitazioni molto diverse tra loro, in cui il filo conduttore è quello indicato in copertina: “le case più belle del mondo”. Ogni numero, l’ultimo servizio sarà dedicato a un gioiello di interior, rigorosamente italiano, che non è però una casa: a febbraio, il Palazzo dell’Aeronautica militare a Roma.

Storie è la sezione dedicata alla narrazione: qui le migliori firme utilizzeranno le case e gli oggetti per raccontare grandi storie, realizzare interviste esclusive, conversazioni e reportage. Per aumentare il piacere di lettura, la sezione è stampata su speciale carta uso mano.

In chiusura, la traduzione inglese dei testi principali sottolinea il respiro internazionale del brand, che all’estero distribuisce oltre 14 mila copie.

Un oggetto, una casa, una storia, l'ultima pagina del magazine, racconta l'oggetto che è il centro emotivo della propria casa. Nel primo numero rivelano il proprio i quattro nuovi ingressi del team editoriale: Emanuele Farneti, Christoph Radl, Marco Velardi e Ruben Modigliani.