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8° Forum WPP. Costa: "Per noi anno stabile, con profittabilità a due cifre. Allo studio due acquisizioni nel digital. Mercato 2019 a - 2% con gli OTT e tra -5% e -7% senza. 2020 positivo ma grazie ai 'big' del web"

Questa la fotografia del mercato fornita oggi dal Country Manager del Gruppo a margine dell'ottava edizione del Forum dedicata a inclusività e sostenibilità, temi sui quali il gruppo è impegnato con azioni concrete e lo sarà ancora di più da maggio con il Campus sui Navigli. In un mercato in trasformazione, con i 'Big 3' sempre più protagonisti, Amazon in primis, rallentano alcuni settori big spender come FMCG, automotive e food e si affacciano e-commerce, FinTech, Wellness, l'hospitality dei brand del lusso, gaming, telefonia e la mobilità sostenibile. Per il 2020 stampa ancora in calo a doppia cifra e tv in tenuta grazie a Europei, Olimpiadi e il pubblico sessantenne che in Italia guarda il piccolo schermo.

WPP si appresta a chiudere l'anno con un business stabile, una profittabilità in crescita a doppia cifra e un fatturato e una quota importanti. Lo ha dichiarato ad ADVexpresstv il Country Manager Massimo Costa a margine dell'8° Forum WPP-Ambrosetti questa mattina al Magna Pars di Milano. Prosegue inoltre la politica di acquisizioni della holding e dopo quella della digital agency AQuest, annunciata lo scorso luglio (leggi news), proseguono le trattative con altre due realtà del digitale.

 

Il mercato pubblicitario: il ruolo di peso degli OTT e il ralenty dell'adv classico. Si affermano nuovi investitori

Massimo Beduschi, Ceo GroupM

 Il risultato del Gruppo si inserisce in in un mercato pubblicitario in difficoltà e in profonda trasformazione, che, come sottolineato ad ADVexpress anche Massimo Beduschi (foto sopra), Ceo GroupM, quest'anno calerà tra il -1 e il -2%. La flessione è ben più preoccupante, con un ventaglio tra il -5% e il -7%, se si esclude la raccolta degli OTT, ovvero Google, Facebook e Amazon, sui quali peraltro stanno crescendo  gli ’small/medium business’, gli investimenti ancora non ingenti ma in crescita delle piccole e medie imprese.

Nel dettaglio, anche se non è possibile quantificare esattamente le dimensioni della raccolta dei tre big del web poiché non rendono pubblici i propri dati di business pubblicitario, GroupM stima in 1,5 miliardi la raccolta di Google nel nostro Paese, 1 miliardo quella di Facebook e tra 100 e 110 milioni quella di Amazon.

Meno grigie le previsioni per il mercato 2020, anno nel quale si prospetta un ritorno del segno + , ma sempre trainato dai big del digital, soprattutto Amazon, che assorbono quote crescenti di risorse pubblicitarie, anche quelle gli small & medium business, le piccole medie imprese, mentre l'adv classica “ha subito un duro colpo e non mostra segnali di resilienza”.

Riguardo ai mezzi, Beduschi anticipa per l'anno prossimo una stampa ancora in calo a doppia cifra e una tv che tiene grazie all'effetto positivo più degli Europei di Calcio che delle Olimpiadi di Tokyo, visto il fuso orario sfavorevole.

“Non dimentichiamo poi che l'Italia è un Paese di sessantenni con un piccola- media borghesia affezionata ai media tradizionali” ha aggiunto Costa, che ha sottolineato come in tutti i principali Paesi, anche se con velocità diverse, “ il mercato è al centro di un grande cambio di paradigma dettato dai nuovi orientamenti ai consumi e all'informazione da parte dei giovani 20 – 30enni”.

La trasformazione riguarda anche i settori del mercato che più investono in comunicazione: a fronte di un ralenty da parte di FMCG, dell'automotive classico e del food, anticipa Costa, “nei prossimi anni, con velocità tempi diversi da Paese a Paese, oltre agli OTT che stanno diventando i nostri principali clienti, si affermeranno l'e-commerce, il FinTech, l'Automotive legato alla nuova mobilità sostenibile, il wellness – pharma, l'hospitality dei brand del lusso, i nuovi player del media come gaming, telefonia, streaming e i nuovi publisher".

 

Sostenibilità e inclusività, per le imprese di comunicazione una questione di responsabilità

Riguardo ai temi al centro dell'ottavo Forum WPP, Costa ha ribadito come le aziende, soprattutto quelle di comunicazione, siano chiamate ad azioni di responsabilità verso temi come social impact, women empowerment,  diversity e inclusion e formazione dei giovani. Chiamando a una collaborazione attiva anche Governo e Istituzioni e in primis le aziende. Queste ultime, infatti, sottolinea il country manager, hanno un interesse economico nella salvaguardia e nella crescita dell'ambiente in cui operano, perchè solo in un territorio sano possono avere un incremento del loro business.

La multinazionale da parte sua è concretamente impegnata in una serie di attività con l'Orchestra Verdi, gli Amici della Triennale, l'Opera S. Francesco e, a partire da maggio, con il nuovo Campus sui Navigli con il quale intende essere un protagonista sociale e culturale della comunità e dell'area in cui andrà ad operare.   L'ingresso di tutto il Gruppo nel Campus è previsto a a maggio del 2020, dichiara Costa, per i tempi più lunghi richiesti dalla riconversione dell’area dell’ex Richard Ginori.

 

Elena Colombo