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Roma si candida come città ospitante di Expo 2030. M&C Saatchi firma il logo e vince la gara per la comunicazione

'Future is our history' è il claim scelto per la candidatura della città come sede della prossima esposizione universale, secondo un progetto supervisionato da Carlo Ratti, professore al Mit e fondatore dello studio Cra Carlo Ratti Associati.

Roma si è candidata come città di Expo 2030 con il claim 'Future is our history' e con un nuovo logo firmato da M&C Saatchi, vintrice anche di una gara per le attività di comunicazione a supporto di questo progetto. La città compete come sede per la prossima Esposizione universale con Mosca, Odessa, Busan e Ryad.

Il logo dinamico rappresenta una porta, simbolo dell'accoglienza, dello scambio e dell'integrazione di culture diverse, ed è anche un'opera d'arte digitale. Fino alla fine di marzo sarà proiettato sia sulla facciata del padiglione Italia dell'Expo di Dubai dove è stato presentato i giorni scorsi da una delegazione guidata dal sindaco Roberto Gualtieri. (Leggi su e20express la notizia del video della candidatura proiettato a Dubai)

Expo 2030 Roma, secondo il progetto dal titolo “Persone e territori: rigenerazione urbana, inclusione e innovazione”, si svilupperà su un’area di 210 ettari a sud-est della Capitale, nella zona vicina all’università di Tor Vergata.

A supervisionare l'inizitaiva è stato scelto Carlo Ratti, professore al Mit, direttore del Senseable City Lab, e fondatore dello studio  Cra Carlo Ratti Associati. 

Al progetto partecipano anche diverse aziende come Unicredit, Ita, Cassa depositi e prestiti, Eni, Enel, Acea, Avio, Fendi e Fincantieri.