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Zanette (Interact): "Dieci agli speaker, ma ci vogliono più clienti"

Anche Simona Zanette,department manager di Zed Digital (divisione di ZenithOptimedia), esprime ad AdvExpress un parere positivo sull'Interact Congress di Bruxelles, e fa il punto sull’avanzamento dei media digitali nel nostro paese: “I grandi investitori stanno arrivando”.

Simona Zanette, department manager di Zed Digital, unit di ZenithOptimedia dedicata ai media digitali, esprime un parere sostanzialmente positivo sull'Interact Congress organizzato a Bruxelles da IAB Europe: "Mi è sembrato un po' sottotono il primo giorno, sia come location che come presentazioni... Probabilmente il tutto poteva essere concentrato in un paio d'ore. Ho apprezzato e trovato interessante lo sforzo di unificare i dati di rilevazione sia sul lato utenza che su quello degli investimenti, anche se siamo ancora un po' lontani da un dato pubblicabile. Molto meglio il secondo giorno, interessante sia per la location che, soprattutto, per gli speaker. Un dieci assoluto alla mattina e alla seconda parte del pomeriggio, mentre penso che la parte relativa alle case history di successo a livello paneuropeo sia migliorabile con la presenza di aziende e casi più recenti. Buona l'organizzazione, anche se, non per immodestia, nulla di comparabile al nostro IAB Forum. Sarebbe opportuno, per il futuro, invitare più clienti a partecipare".

A che punto è Zed Digital nella comunicazione digitale?

"Il presidente del nostro gruppo, Maurice Levy, ha dichiarato più volte che si aspetta un 25% del totale revenue dell'azienda generate dal digital, sia esso creatività o media, e stiamo alacremente lavorando in questa direzione. Anche a livello di ZenithOptimedia Group, si tratta di un settore in cui crediamo tantissimo e sul quale stiamo investendo per il suo solido sviluppo. E' stato creato da circa un anno un coordinamento centrale, con base a Londra, che ci consente uno scambio quotidiano di informazioni e best practice, e che ci ha consentito, lavorando con un team multipaese, di acquisire di recente un cliente come Yahoo!. Ci stiamo sviluppando anche da un punto di vista tecnologico, con tool di tracking proprietari sia per il SEM che per il display adv. In Italia siamo passati in 5 mesi da 6 a 14 persone, inclusa la creazione da zero di un team dedicato al SEM e al tracking. Il forecast di crescita delle nostre revenue è di un 30% rispetto al 2006. La nostra prossima frontiera è il mobile, anche perchè partiamo da un'ottima base di expertise creata nel passato recente, non dimenticando che siamo stati primi in Italia, lo scorso anno, a utilizzare la comunciazione bluetooth integrata all'outdoor e al desk informativo in aeroporto per British Airways".

Qual è in questo momento il sentiment delle aziende nei confronti del digital?

"Latitano ancora i grossi investitori, quelli, per capirci, che sono ai primi posti del ranking di investimento pubblicitario per anno, ma stanno arrivando. Pragmaticamente, stiamo lavorando per fornire loro tutti i dati di analisi del mercato, dei trend e delle possibilità di business, di cui hanno bisogno prima di iniziare a spostare percentuali interessanti di budget dall'offline all'online. Siamo ancora in una fase di training di questi colossi che sono rimasti al palo e fino ad ora non hanno neppure sperimentato. Dobbiamo lavorare con la solita rapidità per accellerare il loro aggiornamento e per consentirgli di masticare il web 2.0 senza essere passati dallo step precedente. "Per contro, oggi fa sicuramente piacere essere chiamati dalle aziende per fornire informazioni, suggerimenti e spiegazioni su come implementare sinergicamente con il loro piano di comunicazione le attività digital - siano esse display adv, SEM o mobile -, rispetto al passato quando venivamo convocati per capire se utilizzare i mezzi digitali nel media mix. La strada è ancora in salita ma non più lastricata... Il futuro dei mezzi è digitale, in tutte le sue forme ed espressioni: il passaggio attraverso i professionisti del digital è quindi inevitabile".