
Buone e cattive notizie da Forte Village (Santa Margherita di Pula, Cagliari) per il mondo della distribuzione. Siamo usciti davvero dalla crisi?
Francesco Daveri dell'Universita Cattolica, al convegno
Nielsen Linkontro, dice che la ripresa è graduale e diseguale, non garantisce risultati ma apre opportunità, nonostante non abbia avuto conseguenze sociali indelebili.

In questa ripresa rallentata, ma che c'è, l'invito all'agire non è un invito ma un imperativo. Fare finta che i problemi non esistano equivale a suicidarsi. Prendiamo ad esempio lo tsunami digitale che sta investendo il mondo della distribuzione. L'ecommerce è come il monossido di carbonio, ti uccide senza che te ne accorga, dice
Mario Gasbarrino (foto 2), amministratore delegafo di
Unes: ci costringerà a cambiare i punti vendita, che sono tutti uguali, e l'offerta stessa dei prodotti. Prima che sia troppo tardi.

A conferma dei timori di Unes arriva
Amazon che annuncia l'intenzione di
investire ben 15 miliardi di dollari sul progetto Prime Now, la consegna a domicilio in un'ora attraverso l'app dedicata, raccontato da
Mariangela Marseglia (foto 3), direttore Europa Prime Now.

Rincara la dose
Christian Centonze (foto 4), consumer analytic solutions european manager di
Nielsen: "ci sono due Italie, i retailer devono decidere se investire sul 43% dei non connessi o sul 57% dei connessi. L'accesso alle informazioni più rilevanti sui clienti è decisivo per sviluppare un vantaggio competitivo nel mondo digitale".
Da qui la teoria triangolare dell'amore, che necessita impegno, passione e intimità. Nella vita affettiva come nel business dove l'impegno significa velocità, l'intimità implica un contatto diretto col consumatore, e la passione è infine rappresentata dal messaggio pubblicitario che mantiene un ruolo imprescindibile.
Valerio Di Natale (foto 5), area president meals
Mondelez International,
snocciola dati precisi: "nel 2020 intendiamo raggiungere
un miliardo di dollari di fatturato proveniente dall'e commerce, e grazie a questo abbiamo avviato partnership con Alibaba e IBM".

Per non parlare dell'utilizzo dei dati come fa notare
Grégoire Kaufman (foto 6), Direttore Commerciale e Marketing
Carrefour Italia: "Il tema è come il sesso tra gli adolescenti, tutti ne parlano, molti ne hanno una piccola esperienza, tutti sono molto interessati, pensano che gli altri lo facciano, ma sono davvero pochi a praticarlo veramente". Ancora una volta, il punto vendita diventa un luogo di incontro e di relazione col consumatore: "nello store di Carugate abbiamo sviluppato app specifiche, schermi interattivi e un ecosistema integrato al servizio del consumatore".

Per
Unilever il digitale implica un nuovo modo di pensare, una nuova organizzazione aziendale dove il servizio clienti, il crm e il marketing devono lavorare insieme per essere accanto ai consumatori. Ne parla
Angelo Trocchia (foto 7), presidente e ceo, che sta lavorando sul brand
Algida, in particolare modo sui brand
Cornetto e
Magnum, puntando sullo sviluppo del mobile.

La distribuzione è, insomma, davanti a un bivio: deve mettere il consumatore al centro come ancora sottolineato da Kaufman e, in maniera ancora piu marcata, da
Sami Kahale (foto 8), ad di
Procter & Gamble (leggi
news), e deve ripensare in maniera profonda il punto vendita che deve essere sempre più un luogo di aggregazione, di rapporto e di scambio di informazione tra aziende e consumatori.
Non a caso,
Marco Pedroni (foto 9), presidente di
Coop, annuncia che entro la fine dell'anno a Milano verrà presentata l
a nuova versione del supermercato del futuro, con le etichette dei prodotti che parleranno con i consumatori.

Infine spazio anche alla
sostenibilità e alle problematiche di comunicazione ad essa connessa. A parlarne
Paolo Iabichino (foto 10), chief creative officer di
Ogilvy & Mather Italy attraverso i casi di
Patagonia (leggi
news) e il fortunatissimo caso
Chipotle, Grand Prix a Cannes qualche anno fa (leggi
news). Casi che mostrano quello che la comunicazione può fare per raccontare le aziende e il loro impegno nei confronti della sostenibilità. Per non parlare del
ruolo dei social nel rapporto tra aziende, mezzi e consumatori: caso emblematico la vicenda dell'olio di Palma e la levata di scudi dei consumatori della Nutella, attacata da Report.
Salvatore Sagone