Relazioni Pubbliche

MS&L: "Varcata la linea Maginot delle rp"

L’agenzia guidata da Adriana Mavellia si è aggiudicata un incarico a ‘sei zeri’ per la gestione a 360° della comunicazione di una importante multinazionale. "Finalmente le aziende cominciano a riconoscere il ruolo strategico delle rp", dice Mavellia , come dimostra la ricerca Astarea presentata oggi a Milano.

Un anno fa MS&L ha rinnovato il marchio e ristrutturato l'azienda, con risultati soddisfacenti. Lo ha affermato il presidente Adriana Mavellia (nella foto a sinistra) durante la presentazione, avvenuta oggi presso la sede di corso Venezia, della ricerca Astarea 'Marketing e Relazioni pubbliche: un rapporto in evoluzione'

Il fatturato di MS&L nel 2005 è cresciuto del 7,5%, risultato ritenuto molto soddisfacente in un anno di grandi cambiamenti. "La crescita – ha spiegato l'ad Daniela Canegallo (nella foto in basso)– per il 15% è relativa all'acquisizione di nuovi clienti, per il 25% dall'ampliamento di incarichi già esistenti. Gli investimenti dei nostri clienti sono nel 90% dei casi continuativi, con accordi annuali o pluriennali".

MS&L, dunque, gode di buona salute, e le novità più importanti stanno arrivando proprio in questi  mesi. "Attualmente – ha affermato Mavellia – stiamo partecipando ad una gara per la revisione di un marchio di una importante multinazionale, mentre qualche giorno fa ci è stato affidato un incarico a sei 'zero', sempre da parte di una grossa multinazionale, per la gestione della comunicazione a 360°, compresa la scelta e il coordinamento dei partner per creatività e pianificazione".

Totale riserbo, da parte del presidente MS&L, sul nome dell'azienda in questione, nonostante le domande dei giornalisti. L'accordo, firmato pochi giorni fa, pare debba essere ancora definito negli ultimi particolari.

"Questo nuovo incarico– ha concluso Mavellia – in un certo senso rappresenta per noi il varco della linea Maginot: finalmente una agenzia di PR viene scelta come consulente per la gestione della strategia di comunicazione a 360°".

E la volontà di MS&L è proprio fare in modo che questo tipo di scelta divenga la prassi nel mondo della comunicazione Italiano. La tendenza, del resto, sembra proprio puntare verso questa direzione, come dimostra la situazione americana, secondo Mavellia indiscusso punto di riferimento e faro per il mondo della comunicazione internazionale, e come dimostra la stessa ricerca Astarea, concentrata sulla realtà nostrana.

La ricerca 'Marketing e Relazioni pubbliche: un rapporto in evoluzione' (vedi allegato), illustrata dalla partner Astarea Laura Cantoni, prende le mosse da una analoga iniziativa svolta già da qualche anno negli Usa e rappresenta un unicum nel panorama italiano, focalizzata sul mondo del marketing, delle relazioni pubbliche, con confronti diretti tra le varie discipline del mondo della comunicazione e con la realtà statunitense.

Il lavoro è corposa, condotto su 71 imprese di diversi settori merceologici con interviste via internet integrate da colloqui individuali. Ecco alcuni risultati. Il 91% delle aziende intervistate ha investito in relazioni pubbliche, e in particolare il 20% più di 5 milioni, il 20% tra i 2 e i 5 milioni e il 41% meno di 2 milioni. Nel 38% dei casi il budget in attività di marketing communication nel 2005 è aumentato. Il 63% si avvale della consulenza di agenzie di rp, mentre, dato allarmante per MS&L, nel 66% dei casi le pr sono gestite da un dipartimento aziendale interno, 'al massimo' in collaborazione con un consulente esterno. La situazione, per esempio, è molto diversa per quanto riguarda la creatività pubblicitaria. In questo caso il tasso di esternalizzazione è molto più alto, perchè per le aziende è difficile dotarsi di un team creativo interno, e di conseguenza la funzione è delegata a terzi.

La gestione del communication mix in Italia nel 12% dei casi è delegata ad agenzie di pr, mentre in Usa la quota è del 26%, dato che, essendo come già detto il mercato americano modello di riferimento e precursore, è visto da MS&L come buon auspico per il futuro sviluppo della nostra realtà. Il 39% delle aziende intervistate inoltre, e qui veniamo al dunque, ha dichiarato che l'agenzia di pr rappresenta il partner più efficace nell'adattarsi alle esigenze di comunicazione dell'azienda', perchè più duttile rispetto ad altre strutture, e competente a 360°.

Un dato negativo è la discontinuità nell'utilizzo delle agenzie di pr da parte delle aziende. "Il risultato – ha commentato Cantoni – è dovuto al fatto che le pr in Italia hanno uno statuto professionale ancora poco definito, soprattutto dal punto di vista delle aziende".

Le attività di pubbliche relazioni comincino a ottenere importanti 'percentuali' anche per quanto riguarda il lancio di nuovi prodotti, campo fino ad ora appannaggio di agenzie creative e centri media. Il 62% delle aziende, infatti, è in cerca di modalità di comunicazione alternative per integrare una pubblicità tabellare che ormai da tempo vede calare la propria efficacia.

"La aziende – ha concluso Cantoni – si stanno accorgendo che l'efficacia di una iniziativa di comunicazione non è più, ammesso che lo sia mai stato, direttamente proporzionale all'investimento profuso, o al numero di grp acquistati. Sempre più importante, anche in seguito alla restrizione dei budget, diventa la valutazione del roi. Per questo ci auguriamo che il budget delle aziende dedicato alla misurazione e ricerca sui risultati della comunicazione cresca sensibilmente, considerando che attualmente nel 43% dei casi è pari a zero".