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NC n.109. Brandstories, costruttori di mondi narrativi
Agenzia creativa specializzata nel branded content & entertainment, brandstories realizza progetti di natura molto diversa: dal podcast al documentario, dal fumetto alla webserie. Un approccio dinamico e di successo, perfettamente in linea con i BC&E Awards, in occasione dei quali ha ricevuto il riconoscimento come ‘Agenzia Emergente dell’anno’.
“Oltre all’eterogeneità dei progetti che portiamo avanti in questo campo, tra le motivazioni che hanno portato a questa assegnazione vi è anche il nostro impegno nel far crescere quello che oggi è il settore più interessante e dinamico del mondo della comunicazione. Mi riferisco ad esempio alle attività che realizziamo con Obe – Osservatorio Branded Entertainment come membri sia dell’Academy sia del Podcast Commitee, ma anche alla formazione in ambito universitario ed executive per aumentare la conoscenza e la consapevolezza del potenziale del worldbuilding e del BC&E come leva strategica della comunicazione, esterna e interna, sia per i brand sia per il mondo delle no-profit”. Questo il commento a caldo, relativo all’assegnazione del premio dell’editore, di Alessia Cicuto, founder & managing partner brandstories, affiancata, in questa intervista, da Stefano Capraro, presidente This Is Ideal e Mattia Garofalo, content director & worldbuilder brandstories.
Qual è la genesi del nome della vostra agenzia e come è legato ai servizi che offrite?
(Cicuto) Quando abbiamo creato brandstories, lo abbiamo fatto con la convinzione che, sempre di più, i brand e le organizzazioni avrebbero avuto bisogno di diventare editori dei propri contenuti. Contenuti, per informare, educare o intrattenere, che rendono possibile la costruzione di una relazione e di un legame più intimo e di maggior valore tra i brand e le proprie community. Oggi, i dati ci danno ragione perché ci raccontano di una società che si aspetta, quasi pretende, che i brand di riferimento prendano posizione sui temi rilevanti, contemporanei e urgenti per la collettività. Ecco, il branded content & entertainment è proprio il modo attraverso il quale le marche fanno sentire la propria ‘voce’. Il nostro nome è estremamente intuitivo, fa riferimento al nostro credo nella forza della narrazione e al nostro ruolo a fianco dei brand.
Fate parte del Gruppo This Is Ideal. Quali sono l’integrazione e l’intersezione tra brandstories e il Gruppo?
(Capraro) Sin dalla sua nascita, il posiziona- mento del Gruppo This Is Ideal è ‘We build storyworlds’. La nostra promessa, quindi, è quella di essere costruttori di mondi narrativi. In questo senso brandstories costituisce la chiave di volta del Gruppo, completando l’insieme delle competenze necessarie a comunicare una marca/prodotto in maniera completa e assolutamente contemporanea. In senso pratico, brandstories ispira e partecipa a tutti i tavoli di lavoro di This Is Ideal, offrendo le proprie competenze, contaminandole con quelle delle società sorelle e puntando alla creazione di contenuti originali e attuali.
Un credo ‘media specific’, un lavoro sartoriale e un approccio al BE quale leva strategica. Ci parla in modo più approfondito di questo modus operandi?
(Garofalo)Viviamo in un mondo in cui le persone sono disposte a pagare un abbonamento premium, pur di non vedere la pubblicità. Sono alla ricerca di contenuti e la pubblicità è ciò che si frappone tra loro e quello che cercano. Questo ci insegna che dobbiamo spostare il nostro obiettivo in quanto comunicatori, diventando ciò che cercano, invece di rappresentare l’interruzione.
Per fare ciò bisogna prendere in prestito le regole dell’entertainment, pensando a creatività media specific, invece di creatività che si conformano a una media strategy preimpostata. In parole povere: bisogna scegliere il media in base alla storia che si vuole raccontare e porre l’accento sulla forza di quest’ultima, prima che sul marketing. Il branded content & entertainment, materia allo stesso tempo antica e moderna, nasce proprio su questi presupposti e più che mai rappresenta un punto di ingresso molto diverso per i consumatori, che entrano in contatto con un brand non in modalità passiva, ma tramite una scelta attiva di ricerca del contenuto, generando un attaccamento infinitamente più forte.
Chiudiamo con una domanda sui numeri. Come avete chiuso il 2023 e quali obiettivi per il 2024?
(Capraro) brandstories è un progetto che prevede una crescita continua e graduale, tramite l’acquisizione di clienti e il loro mantenimento negli anni, proprio nell’ottica di sviluppo di storyworlds. I numeri coincidono direttamente con questa filosofia: nel 2023 abbiamo visto una crescita rispetto al 2022 del 40%, mentre nel 2024 rispetto al 2023 prevediamo di chiudere con un’ulteriore crescita del 30%.