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NC Speciale ’20 e Altri 20’. Casta Diva Group, i core values al centro di tutto

Dal numero di NC Speciale ’20 e Altri 20', la quasi coetanea di Adc Group, Casta Diva ha vissuto il passaggio dell’era della comunicazione ‘di marca’ a quella ‘human-centric’ in cui a prevalere è l’esperienza che il brand fa vivere all’utente finale. Le aziende saranno tanto più performanti quanto riusciranno a essere trasparenti e chiare nella comunicazione: il prodotto sarà in secondo piano, a emergere saranno i core values.

Casta Diva è partita nel 2005 con l’essere una casa di produzione di spot e branded content. Subito è aperta al resto del mondo, fondando il network di sedi internazionali, suo fiore all’occhiello. Nel 2008 ha acquisito Egg Events, grazie alla quale ha iniziato a organizzare eventi, ma la vera svolta è arrivata nel 2016 quando ha acquisito il Blue Note di Milano e, tramite un’operazione di reverse take over, quotandosi sull’allora Aim di Milano (ora Euronext Growth Milan): questo le ha permesso di aprirsi al settore della musica dal vivo e degli eventi live e di diventare la prima azienda attiva nel mondo della comunicazione a essere quotata in Borsa. Un approccio al ‘nuovo’ che da sempre caratterizza la società guidata da Andrea De Micheli (in foto sotto), che anche durante la pandemia non si è fermata, ma ha colto l’occasione per fare formazione e arricchire la propria offerta. Come spiega lo stesso presidente e ad in questa intervista.

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La pandemia ha stravolto il settore e ha accelerato indubbiamente la ‘digital transformation’. Cosa ha comportato per voi? La pandemia non ci ha mai fermati: a inizio lockdown abbiamo sfruttato il momento per fare formazione a livello di team, ci siamo dotati di nuove expertise e nuove tecnologie: sul set di ogni nostra produzione abbiamo garantito la presenza di un covid manager a supervisionare che tutte le normative fossero rispettate; abbiamo acquistato device di ultima generazione e nuovi software che ci consentissero di lavorare da remoto portando comunque a termine tutti i progetti e garantendo al cliente finale la stessa qualità a cui era abituato prima dell’era Covid. Per quanto riguarda gli eventi abbiamo sfruttato tutte le potenzialità del digitale realizzando in tempi record il nostro primo concerto in live streaming trasmesso in tutto il mondo dal palco del Blue Note di Milano: era l’8 maggio 2020 e abbiamo realizzato un evento unico e molto emozionante a favore dei volontari della Croce Rossa che in quei mesi stavano moltiplicando i propri sforzi.

Casta Diva è praticamente coetanea rispetto ad Adc Group. Quali ricordi ha della comunicazione di allora? Quali i momenti salienti?

Vent’anni fa la comunicazione era prettamente ‘di marca’ e a emergere in tutti i messaggi erano l’utilità di prodotti e servizi dei brand. Da qualche anno siamo passati a una comunicazione ‘human-centric’, in cui a prevalere è l’esperienza che il brand e/o il prodotto fa vivere all’utente finale e i benefici che questo ne trae.

Questo cambiamento è dovuto al fatto che sono cambiati i consumatori e anche i mezzi di comunicazione? Indubbiamente. Oggi ci troviamo di fronte a un target informato, consapevole e molto più attento di un tempo ai valori di marca. Le scelte d’acquisto non vengono più basate sulle performance dei prodotti/servizi o sul prezzo, ma sulla sostenibilità della produzione, il rispetto per le persone che lavorano in azienda e molti altri. D’altra parte è innegabile la rivoluzione che il digitale ha generato: social network in primis. Oggi la comunicazione è bi-direzionale (dalla marca al consumatore e viceversa), istantanea, 24/7; gli influencer sono in grado di fare la fortuna di un prodotto/servizio soprattutto se destinato a un pubblico giovane. I social vocali non esistevano, oggi invece sono ascoltati da un pubblico numeroso.

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Pensiamo al futuro. Cosa aspettarci dalla comunicazione delle aziende ? Le aziende saranno tanto più performanti quanto riusciranno a essere trasparenti e chiare nella comunicazione verso gli utenti finali: il prodotto verrà messo sempre più in secondo piano, mentre a emergere sul piano comunicativo saranno i core values. I brand che si impegneranno a rendere la propria filiera sostenibile, a tutelare l’ambiente, a contribuire ai bisogni della società con attività di corporate social responsability saranno i più premiati dal pubblico, prima ancora di capire quali siano i prodotti e/o i servizi offerti. Saper dimostrare quali investimenti sono stati fatti, quali obiettivi sono stati raggiunti, mostrare di tenere in massima considerazione la privacy e di voler tutelare i consumatori e rispettarne i diritti soprattutto online saranno altresì fattori da tenere nella massima considerazione. Infine, ritengo che i migliori comunicatori saranno coloro che sapranno generare contenuti, fornire informazioni di qualità che possano arricchire il consumatore e che lo sappiano fare in modo consono e coordinato su tutte le proprie piattaforme: l’omnicanalità sarà fondamentale, la comunicazione online e offline dovrà essere perfettamente integrata.

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E per quanto vi riguarda? Quali progetti ‘bollono in pentola’?

Punteremo sulla diversificazione del business e sull’entertainment: abbiamo un piano di nuove acquisizioni con l’obiettivo di diventare sempre più competitivi sul nostro mercato e di posizionarci come player di riferimento in nuovi settori. Per esempio, recentemente, grazie all’acquisizione della società di eventi Genius Progetti, siamo entrati nel mercato del luxury goods e l’obiettivo a medio termine sarà seguire questa stessa strada. Per quanto riguarda invece l’entertainment punteremo non solo sugli eventi live e sulla musica, ma anche sui format televisivi: la nascita nel 2021 della nostra business unit dedicata alla tv ha riscosso notevole successo. In poco più di 12 mesi abbiamo ideato e prodotto diversi programmi per i canali del gruppo Discovery Italia, alcuni dei quali format originali pensati dal nostro team, che hanno subito riscosso l’interesse dell’estero. Abbiamo in cantiere anche un biopic sulla vita di Milva, in collaborazione con la casa di produzione Elisir27 di Elide Melli, che vedrà la luce nei prossimi mesi.

Francesca Fiorentino