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NC n.99 | Citynews, quando l’eccellenza passa dai contenuti. Fatturato e utili in constante crescita

Realtà che incarna l’innovazione nella comunicazione fin dalla sua genesi digitale, il digital publisher nato dall’intuizione di Fernando Diana e Luca Lani oggi conta, oltre alla testata nazionale today.it, ben 53 testate locali. La sua mission? Garantire contenuti di qualità e individuare e sperimentare modalità di comunicazione che possano rappresentare le nuove frontiere dell’editoria.

Grazie alla pubblicazione di 53 quotidiani digitali di prossimità, oltre a una testata nazionale, Today.it, Citynews rappresenta un’eccellenza editoriale unica nel suo genere nel nostro Paese, ma anche a livello europeo.”

Siamo un editore puro, libero e indipendente, che si finanzia esclusivamente attraverso la raccolta pubblicitaria e che non ha mai chiesto contributi statali per l’editoria. Anche queste caratteristiche ci rendono, se non proprio unici, di sicuro molto rari, quanto meno in Italia”. Così esordisce in questa intervista Fernando Diana, co-founder e ceo (sotto a sinistra) insieme a Luca Lani (in foto a destra). Ai due manager chiediamo di raccontarci i punti di forza e le ultime novità del digital publisher.

In un settore come il vostro la qualità dei contenuti è fondamentale. Come la garantite ai vostri lettori? (Lani) “Content is king” disse Bill Gates quasi 30 anni fa, e questo assunto è valido oggi più che mai, soprattutto nel giornalismo. La qualità dei nostri contenuti cresce costantemente, tanto che possiamo affermare con orgoglio che è l’obiettivo principale di Citynews.

A giugno di quest’anno abbiamo lanciato un progetto innovativo e molto ambizioso che si chiama ‘Dossier’, dedicato a inchieste e approfondimenti su temi di attualità e d’interesse locale nelle nostre due edizioni metropolitane di Roma e Milano.Il progetto vede coinvolti 11 giornalisti investigativi che affiancano le redazioni di RomaToday e MilanoToday e che abbracciano un nuovo modo di fare informazione, maggiormente incisivo e basato sui dati. Ovviamente, lavorando a progetti investigativi dedicati ai problemi delle due città più importanti del Paese, le nostre inchieste assumeranno, molto spesso, interesse di carattere nazionale.

Quali sono le differenze di fruizione dei vostri lettori? Avete dei dati a supporto? (Diana)

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Prima del lancio di ‘Dossier’, abbiamo realizzato un sondaggio sulle nostre due edizioni per chiedere direttamente ai lettori, in quanto cittadini, un parere sui temi di loro interesse. I risultati emersi, sia a Roma sia a Milano, hanno portato a galla evidenze molto simili. Su entrambe le testate, l’interesse dei lettori è indirizzato principalmente verso tematiche legate all’Ambiente (ciclo dei rifiuti e inquinamento su tutti) e alla Sanità (funzionamento delle strutture pubbliche). Subito dietro vengono la Politica (responsabilità e ruolo del Comune, Municipio, ecc.), l’Economia (gestione di bandi, fondi, Pnrr) e il Lavoro, mentre per ultime sono considerate le questioni relative all’Edilizia e alla Scuola.

Questo per dire che ogni pubblico e ogni territorio ha una sua particolare esigenza di informazione e di contenuti. Le due metropoli italiane che nell’immaginario sono molto diverse in realtà hanno le stesse esigenze di informazione. Quindi, essendo editori di quotidiani generalisti digitali, riscontriamo poca differenza tra audience maschile e femminile, e trattando principalmente cronaca locale e informazione di servizio, anche le differenze tra fasce di età sono poco significative. Quello che fa veramente la differenza è cosa è notiziabile, e quindi importante, nei singoli territori: ciò che fa notizia o è rilevante a Palermo spesso non lo è a Venezia, o a volte neanche ad Agrigento. E viceversa.

Tutte le vostre edizioni sono accessibili su web da qualsiasi dispositivo e le vostre app sono dotate di funzionalità avanzate. Ce ne parla?

(Lani) La nostra prerogativa è sempre stata quella di individuare e sperimentare modalità di comunicazione che possano rappresentare le nuove frontiere dell’editoria. Porre l’utente al centro, rendendolo parte attivo del processo d’informazione è stato il nostro obiettivo fin dall’inizio di Citynews. È per questo motivo che le nuove 50 App, rilasciate ad inizio 2022, hanno un’impronta social oriented che permette ai nostri lettori di contribuire attivamente con le segnalazioni delle notizie e di ricevere notizie di loro interesse, oltre che, chiaramente, restare aggiornati sui fatti della città in tempo reale, grazie alle ‘breaking news’. Le nostre App consentono inoltre al lettore di interagire con gli altri utenti iscritti avviando discussioni su temi che riguardano il proprio quartiere. Ogni lettore ha la possibilità di creare un proprio profilo, seguire altri utenti e partecipare a discussioni con altri utenti del quartiere.

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Parliamo di numeri: quali sono i risultati raggiunti nell’ultimo anno? Quali previsioni per il futuro?

(Diana) Quest’anno abbiamo aperto tre nuove testate a Viterbo, Pordenone e Ferrara, le prime dopo due anni di prudente attesa, motivata dalla crisi causata dalla pandemia.

Per quanto riguarda i dati relativi al fatturato, al momento possiamo parlare con precisione di quelli relativi alla chiusura del 2021, che ha visto un valore della produzione di 20,54 mln di euro, con un incremento superiore al 23% rispetto a quello del 2020. Per quanto riguarda l’Ebitda è passato da 2,413 mln di euro del 2020 a 3,858 mln nel 2021, il che vuol dire aver segnato una crescita di poco inferiore al 60%, da un anno all’altro. I dati vengono completati dall’Utile di esercizio che nel 2021 si è attestato sulla cifra di 1,526 mln di euro, contro gli 883mila del 2020, facendo così registrare +73% anno su anno. Per quanto riguarda quest’anno, posso dire che, nonostante un anno molto difficile, segnato da eventi globali molto impattanti che è superfluo elencare e dall’inflazione più alta dagli anni ’80, Citynews comunque registrerà una crescita in termini di ricavi.