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Gara MiBac: il Tar respinge il ricorso di AssoComunicazione
Il Tar del Lazio respinge il ricorso dell'Associazione che, in seguito alla clausola che impone alla vincitrice di assumere a tempo indeterminato 85 lavoratori LSU, chiedeva di sospendere il bando per l'assegnazione del servizio di comunicazione e promozione del patrimonio culturale. Il vice pres. Gianna Terzani commenta: "Cercavano un'agenzia di lavoro interinale, non di comunicazione". L'Associazione ricorrerà in appello.
Come si legge nella nota inviata oggi dall'Associazione, il Tar del Lazio respinge il ricorso fatto da AssoComunicazione chiedendo di sospendere il bando di gara indetto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali per l'assegnazione del servizio di comunicazione e promozione del patrimonio culturale, incarico già assegnato in via provvisoria a MP Mirabilia.
Il Tribunale infatti ha stabilito che la 'clausola sociale' al centro del ricorso, clausola che impone alla struttura vincitrice di assumere a tempo indeterminato 85 lavoratori LSU, 'assume rilievo non solo come condizione per la partecipazione alla procedura di gara ma entra nella stessa definizione dell'oggetto della prestazione'.
L'Associazione evidenzia come l'oggetto dell'appalto dunque sarebbe non solo e non tanto un servizio di comunicazione quanto un'attività di intermediazione di personale.
Preso atto della sentenza, AssoComunicazione provvederà a inviare al Ministero un elenco delle numerose agenzie di lavoro interinale - e non di comunicazione - presenti nel nostro Paese affinché non sorga più in futuro una simile confusione tra le competenze delle une e delle altre.
Il VicePresidente Gianna Terzani dichiara che l'associazione ricorrerà in appello ed evidenzia una nota positiva: "Il Tar ha rigettato tutte le eccezioni del Ministero sull'inammissibilità del ricorso e ha invece affermato chiaramente che AssoComunicazione è legittimata a rappresentare anche in giudizio le associate".