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Aegis Media e Clownfish aiutano le imprese nel percorso verso la sostenibilità
Fondata sette anni fa a Londra da Diana
Verde Nieto (nella foto), e presente oggi con una propria sede anche a
New York e Shanghai, Clownfish è una delle più accreditate
società di consulenza al mondo nell'ambito della sostenibilità. Acquisita a
livello globale da Isobar (braccio digitale di Aegis Media) lo
scorso anno, l'agenzia di marketing è da oggi operativa anche a Milano proprio
come unit di Aegis Media Italia, guidata dal project manager
Richard Davis.
"Avere una unit completamente dedicata alla sostenibilità rende Aegis Media Italia il partner ideale per quelle aziende che aspirano a includere la sostenibilità nei loro asset vincenti – spiega Walter Hartsarich, presidente e ceo di Aegis Media Italia –. Aegis stessa ha intrapreso un percorso di sostenibilità al proprio interno. Si tratta del progetto 'Green Bean', che ci ha fino ad oggi portato non solo a misurare tutte le nostre emissioni e le nostre aree di impatto, ma anche a cambiare il nostro modo di lavorare: usiamo infatti solo energia pulita grazie ad un accordo con Enel, compriamo solo carta certificata FSC e abbiamo cominciato un programma di sensibilizzazione interno per la raccolta differenziata e l'uso intelligente dell'infrastruttura IT".
Le aree di intervento di Clownfish sono numerose, e non limitate alla sola comunicazione: da un lato, infatti, come spiega Diana Verde Nieto, "Si tratta di aiutare le aziende a considerare le possibilità strategiche relative alla sostenibilità nel loro intero processo manufatturiero e distributivo. Dall'altro di identificare i punti di forza di questo processo per trasferirli, e quindi comunicarli, ai consumatori e ai media. Il tutto tenendo presente che non si tratta di un percorso ciclico, come quello di una campagna pubblicitaria che ha un inizio e una fine, ma di un lungo viaggio che, una volta iniziato, proseguirà per molto tempo".
Il ruolo di Clownfish è quindi quello di aiutare i propri clienti a individuare e a ridurre il proprio impatto tramite l'analisi dell'intero ciclo di vita del prodotto/servizio: la sostenibilità passa infatti attraverso la comprensione e la misurazione delle criticità ambientali e socio-economiche, come base per la creazione di soluzioni efficaci e in linea con gli obiettivi di business.
"La sostenibilità non è una moda o un trend, ma il modello di business del 21° secolo – prosegue infatti Verde Nieto –, perché riguarda direttamente la profittabilità delle imprese. È un fenomeno paragonabile a Internet o al cellulare: 10 anni fa non li immaginavamo neppure, e oggi non possiamo farne a meno. Ecco, fra dieci anni nessuna azienda potrà fare a meno della sostenibilità, nella sua comunicazione e in tutti i suoi processi interni".
Per quale ragione una società specializzata come Clownfish è entrata a far parte proprio di un network come Isobar? "Perché il legame fra sostenibilità e digitale è strettissimo – risponde Verde Nieto –: oggi, quando qualcuno vuole informazioni su un prodotto o un servizio, la prima cosa che fa è cercare su Internet. È sul web che si verifica nel modo più immediato la reputazione di un brand. Ed è in molti casi proprio attraverso il web che si può comunicare a tutti i propri stakeholder l'impegno nella sostenibilità in maniera credibile".
Guarda l'intervista video a Diana Verde Nieto su: www.advexpress.tv