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Addoor sbarca sul mercato italiano e punta a raggiungere 200 siti web in 1 anno con la sua offerta di native advertising

L’azienda spagnola, già affermata nel mercato locale e in America Latina, sceglie il nostro Paese per espandersi in Europa presso editori, agenzie e inserzionisti con il suo esclusivo modello di business. Tutti i dettagli del progetto di sviluppo nell'intervista al Cesar Nuñez, Ceo & Founder di Addoor.

Addoor, azienda già affermata in Spagna nel settore del digital marketing, espande il proprio business ed entra anche nel mercato italiano con la sua offerta di servizi inambito di native advertising.

Addoor, fondata a Madrid nel 2003, è un player di riferimento nel mondo della pubblicità digitale, focalizzandosi negli ultimi anni esclusivamente sull’offerta di native advertising. Grazie al forte know-how acquisito nel tempo, l’azienda ha sviluppato una piattaforma tecnologica proprietaria che assicura flessibilità e autonomia operativa ai propri team di consulenti esperti e qualificati che affiancano editori, agenzie e inserzionisti al fine di massimizzare, per tutti, il ritorno economico delle campagne.

In Spagna, la società ha guadagnato ben presto significative quote di mercato attivando partnership continuative con oltre 300 editori spagnoli locali e nazionali, sui cui canali web vengono veicolate campagne di native advertising di numerose agenzie e inserzionisti legati ad Addoor da un elevato livello di fidelizzazione.

Già indiscussa protagonista anche nei mercati latino-americani, per Addoor l’ingresso in Italia è il primo passo di una strategia di espansione europea.

Agli editori partner Addoor offre un modello di native advertising di facile implementazione, grazie al quale monetizzare il traffico sui propri siti: il widget Addoor viene integrato con un adattamento personalizzato, in modo che l’aspetto grafico dei contenuti degli annunci, visibili dopo soltanto pochi minuti, sia perfettamente conforme a quello generale del sito. Il servizio Addoor, inoltre, è certificato dai più diffusi AD Blocker e consente pertanto di massimizzare i ritorni.

Il tutto, inoltre, senza l’obbligo di firmare contratti che richiedano un impegno esclusivo o vincolante: gli editori possono rimuovere il widget in qualsiasi momento.

Per quanto riguarda le agenzie e gli inserzionisti, questi sono costantemente supportati dal team di consulenti Addoor allo scopo di definire i criteri più performanti delle loro campagne di native advertising, sia di tipo branding che CPC e content, e per garantirne l’avvio e la gestione secondo le tempistiche più idonee e sui mezzi più congeniali al raggiungimento di elevati livelli di engagement del target.

La società di ricerche Enders Analysis ha previsto che entro il 2020, con una crescita del 156% all’anno, il native advertising rappresenterà il 52% del mercato del display advertising europeo. In questo contesto, l’Italia è tra i mercati più dinamici, come risulta da uno studio dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano secondo cui questa tipologia di pubblicità ha segnato una crescita del 76% dal 2015 al 2016, la più alta tra i vari formati di advertising online.

Per conoscere meglio gli obiettivi di Addoor sul mercato italiano e la sua offerta, abbiamo intervistato Cesar Nuñez, Ceo & Founder di Addoor. 

Perchè avete scelto il nostro Paese, su quali settori/player puntate e quali sono i clienti già attivi?

Addoor è un’azienda internazionale sin dal 2003 ed ha un team in diverse parti del mondo che offre un eccellente servizio anche in aree con prezzi di mercato più contenuti, come  i Paesi latino-americani. Questo ci apre ottime prospettive di profittabilità in mercati con prezzi più elevati, come l’Europa. L’Italia è una nazione avanzata a livello tecnologico, con aziende piccole e medie che dimostrano attenzione per servizi come quelli che offriamo. Tutto ciò rappresenta un ecosistema del quale Addoor vuole essere parte. Stiamo già lavorando con webmaster e quotidiani  piccoli, medi e grandi ed abbiamo stretto accordi con inserzionisti di telefonia, motori, finanza ed anche piccole aziende.

Qual è il business di Addoor a livello globale e quali obiettivi volete raggiungere sul mercato italiano  entro 1-3 anni?

Il nome legale di Addoor è Addoor Latinmarkets, nata nel 2003 con l’idea di far collaborare con reciproco vantaggio inserzionisti ed editori: i primi con l’obiettivo di vendere i propri prodotti a breve termine, i secondi con quello di guadagnare dagli annunci degli inserzionisti. Attualmente operiamo in Spagna, USA (dove oltre 60 milioni di persone  parlano spagnolo), Messico, Argentina, Cile e Perù. Con un coordinamento da Madrid, Lima e Manila, inostri annunci sono diffusi in siti web di lingua spagnola ed italiana. L’obiettivo in Italia è raggiungere 200 siti web in 1 anno e poter far divenire l’Italia la nazione leader in termini di fatturato nei prossimi 3 anni.

Quali i vantaggi della piattaforma Addoor per i clienti italiani?

Non viene richiesto un impegno vincolante ed è una piattaforma semplice da usare, trasparente e con risultati visibili in tempo reale. Il cliente di Addoor è soprattutto l’editore. Fin dal 2003 aiutiamo gli editori a monetizzare il traffico sui loro loro siti web e da subito si sviluppa un rapporto di reciproca fedeltà. Addoor lavora in modo da garantire agli editori margini di guadagno anche a lungo termine, tutelandone gli interessi nel tempo. I native ads funzionano giustamente per essere presenti nelle sezioni contenuti, non dove vengono mostrate pubblicità. Ci sono comunque posizioni, in queste sezioni, che funzionano meglio rispetto ad altre.

La nostra piattaforma permette un’analisi di usabilità che è fondamentale per migliorare l’impatto; per questa ragione riusciamo a generare click di ottima qualità per i nostri inserzionisti, allineando inserzionisti ed editori.

 

Quali i formati più efficaci che proponete?

Il widget, che si trova proprio al di sotto degli articoli, include un titolo, un testo ed un’immagine statica di 300x300. Produce un alto livello di fiducia rispetto ai banner mobili. Produce in particolare click di utenti realmente interessati: per questa ragione gli inserzionisti riescono a raggiungere i loro obiettivi. In altri mercati, a partire dal 2015, abbiamo registrato una crescita di inserzionisti op brand, che hanno progressivamente soppiantato inserzionisti con obiettivi di risposta diretta ed altri con prodotti poco credibili. In Italia si sta verificando la stessa cosa; il tasso di crescita maggiore proviene da un format chiamato “Contents” pianificabile sui social ma anche su quotidiani e blog con audience diverse e di ottima qualità eun ambiente e formati più adeguati per mostrare annunci pubblicitari sotto forma di contenuti.

Avete già costituito un team italiano?

Il nostro Direttore del mercato italiano, Alessio Lupino, dirige un team di 7 persone che offrono un servizio a 360 gradi,  a Editori, Inserzionisti ed agenzie. Il nostro stile di gestione flessibile, basato su concetti moderni come il teleworking, il raggiungimento degli obiettivi e il supporto tecnico in tempo reale, ci aiuta ad affiancare i clienti 24 ore su 24. Tutti i nostri Partner - siti web, fornitori, reseller, Agenzie di Performance, Media agency ed Inserzionisti - beneficiano di un elevato livello di efficacia ed efficienza, prerogative che ci hanno permesso di essere protagonisti in un mercato molto competitivo per 14 anni. Con l’obiettivo di brindare ai prossimi 14 anni.