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Fake news. Cornelli (Pr Hub): "D'accordo con UPA sul ruolo 'super partes' di IAP. Ma oltre al controllo servono formazione e cultura"
Ieri, 2 febbraio, al convegno Fieg a Roma sul tema “Dalle black box alle legal box: digitale tra ambiguità e responsabilità” UPA, attraverso il presidente Lorenzo Sassoli de Bianchi, per arginare il fenomeno delle 'fake news' ha lanciato la duplice proposta della creazione di un'Authority europea e dell'estensione del controllo IAP su tutta la comunicazione, coinvolgendo anche gli operatori della rete, compresi gli Over the top (leggi news).
Tra le associazioni e gli organismi impegnati nella lotta alle fake news c'è PR Hub (leggi news).
Abbiamo contattato Andrea Cornelli, portavoce di Pr Hub, per conoscere il suo parere sulle soluzioni lanciate da UPA.
Ecco cosa ci ha risposto: “Come sempre in Pr Hub ci impegniamo affinché le nostre progettualità diventino concretezza nel più breve tempo possibile, e questo accadrà anche sul tema oggi di forte attualità delle Fake News per il quale abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo di confronto con il Governo e la Magistratura per identificare i più idonei mezzi di controllo a tutela della trasparenza e della correttezza della comunicazione in Italia. Per questo motivo, condividiamo il ruolo “super partes” che un organismo come lo Iap potrebbe ricoprire. Non riteniamo però il controllo unica arma per risolvere radicalmente il problema: le regole sono indispensabili ma da sole non bastano, serve cultura. Per questa ragione, siamo determinati a focalizzarci sull’educazione e sulla formazione coinvolgendo tutti gli interlocutori possibili: i Professionisti del settore, le Università, gli Ordini della Stampa e dei Giornalisti e i Politici. Un passo concreto, come Pr Hub, per ritrovare e salvaguardare l'etica della comunicazione”.
EC