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Fruizione di video da mobile: Italia batte Europa

Nel nostro Paese, il 56% dei possessori di smartphone utilizza lo strumento per guardare video. Nessuno dei principali stati europei registra dati di penetrazione così elevati. La Spagna si ferma al 48%, il Regno Unito e la Germania al 44%, la Francia al 32%. In Italia, un utente su quattro ha tra i 13 e i 24 anni. A dirlo la società di ricerca comScore. Pubblichiamo l’articolo dello Speciale ‘Video Revolution’ uscito su NC - il giornale della Nuova Comunicazione.

Video e mobile, binomio vincente, specie in Italia. Nel nostro Paese, 18,4 milioni di persone hanno guardato almeno un video da smartphone nel mese di dicembre 2016, ossia oltre la metà (56%) dei possessori di smartphone, con una crescita del 15% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. A dirlo la società di ricerca comScore (i dati rilasciati, pur essendo mensili, vengono ponderati tenendo conto dell’andamento dell’ultimo trimestre, in questo caso ottobre, novembre e dicembre 2016).

Con il suo 56%, l’Italia afferma una leadership continentale in ambito di video, visto che nessuno dei principali stati europei può vantare dati di penetrazione sulla smartphone audience così elevati (apri la gallery, immagine 2, ndr). In particolare, la Spagna si ferma al 48%, il Regno Unito e la Germania al 44%, la Francia al 32% (apri la gallery, immagine 3, ndr).

Il nostro Paese si difende bene anche sul fronte della crescita, registrando il secondo incremento più elevato di numero di utenti che fruiscono di contenuti video su smartphone (+15%). A superarlo tra i maggiori cinque stati europei troviamo solo la Germania con il +19%. Dietro l’Italia, si posizionano invece Spagna (+12%), Francia (+7%) e Regno Unito (+6%), che fanno registrare tassi di crescita più contenuti.

Ma non è tutto oro quello che luccica; tra le ragioni che spiegano la leadership del nostro Paese, come messo in evidenza da Fabrizio Angelini (foto in alto, ndr), ceo Sensemakers e rappresentante di comScore per l’Italia, “c’è il fatto che da noi sono proporzionalmente di più coloro che stanno migrando verso una navigazione ‘mobile-only’, abbandonando conseguentemente quella da desktop. Infatti, se si guarda al dato totale della popolazione online, l’Italia risulta ancora in fondo alla classifica tra i Paesi più sviluppati, mentre circa un quarto della popolazione naviga su internet solo attraverso device mobili”.

Può descrivere il profilo demografico delle persone che consumano contenuti video su mobile in Italia?

Un utente su quattro di quanti guardano video tramite telefono ha un’età compresa fra i 13 e i 24 anni (apri la gallery, immagine 4, ndr). La fascia meno rappresentata è invece quella degli over 55enni, che fa registrare un dato dimezzato (12%, ndr). Inoltre è interessante notare come proprio le classi di età più giovani (fino ai 24 anni, ndr) siano quelle con un maggiore indice di concentrazione rispetto alla smartphone audience nel consumo di contenuti video su mobile. Abbiamo quindi un dato a supporto della teoria che identifica nei più giovani i più inclini a guardare video sul telefono, confermando i ‘millennials’ come i più ‘heavy user’ del mobile, con lo smartphone a rappresentare la piattaforma prevalente di fruizione di contenuti video.

L’incremento nella fruizione di contenuti video è collegata alla sempre più ampia diffusione dei social network. Come evolverà il rapporto tra video, social e mobile nel prossimo futuro?

Con lo spostamento delle audience su mobile, continuerà a essere forte il peso dei social network, dal momento che su questi ultimi, insieme all’instant messaging, trascorriamo la maggior parte del tempo speso online con il nostro smartphone. Di conseguenza, questi avranno sicuramente la loro importanza nel consumo di video tramite telefono. Tuttavia, va anche sottolineato come in ambito mobile si rilevi una minore concentrazione nel consumo di video, rispetto a quanto avvenga, per esempio, nel consumo di pagine o nell’accesso ad altri tipi di contenuto. Ciò significa che il consumo di una consistente parte dei contenuti video su mobile, nel prossimo futuro, avverrà fuori dai social, attraverso altri attori dell’ecosistema digitale, con la conseguenza di una maggiore pluralità e un mercato mobile video meno polarizzato.

Quali sono le previsioni di comScore rispetto all’andamento delle audience mobile di video nel 2017?

Sicuramente aumenteranno, dal momento che il trend della migrazione su mobile si somma alle dinamiche dell’allargamento della capacità di banda e dell’aumento delle dimensioni degli schermi degli smartphone stessi, in grado di amplificare il fenomeno. Chiaramente con un dispositivo dai 5,5 pollici in su è più facile valorizzare adeguatamente anche quei contenuti più adatti a una fruizione da desktop. In più anche la pubblicità si sta spostando su mobile, quindi anche le politiche dei publisher faranno aumentare la fruizione di video sui telefoni.

Aziende ed editori sembrano più attenti nei confronti nella comunicazione video. Si percepisce una disponibilità a investire su contenuti creativi ed emotivamente impattanti. Quali sono le principali tendenze e innovazioni a riguardo?

Ovviamente più il video è efficace, impattante e condivisibile, e più alta è la possibilità che venga fruito. La sfida sarà quella di creare formati che siano affini e appropriati per lo smartphone, quindi tendenzialmente di durata circoscritta e ‘ad hoc’, come per esempio i nuovi video verticali o i video a 360 gradi, per incentivare il traffico su mobile. Nell’ottica di aiutare inserzionisti ed editori a verificare l’impatto reale della propria comunicazione, comScore sta per lanciare la misurazione dei video online anche da mobile, in partnership con YouTube: dai prossimi mesi, infatti, riusciremo anche a fornire una misurazione puntuale del consumo di video da mobile per gli editori taggati.

Fino ad adesso abbiamo parlato di mobile. Può fare il punto sui dati relativi alla fruizione di video da desktop, in Italia?

Sono stati 28,4 milioni gli italiani che hanno visto almeno un contenuto video da desktop nel mese di dicembre 2016, con una crescita dell’11% rispetto all’anno precedente, e una penetrazione che ha raggiunto la totalità degli utenti che navigano da desktop in Italia. Il numero di video visualizzati complessivamente è stato di 4.688 miliardi, mediamente 165 per ogni utente.

Nell’arco del mese, l’utente medio ha passato oltre 10 ore (603 minuti, ndr) davanti a contenuti video che durano circa 3 minuti e mezzo. Il totale dei video visualizzati nell’arco del 2016 è stato di circa 66.000 miliardi. Un dato interessante è quello relativo al tempo speso su video editoriali, senza considerare per esempio i pre-roll pubblicitari: 37 minuti ogni 100 trascorsi online dagli utenti desktop sono stati spesi per vedere video. Il video è considerato come il driver di crescita principale sulla Rete, ma la vera questione oggi è capire come cambierà la fruizione di video a seguito di uno spostamento sempre maggiore del traffico su mobile. Ovviamente il desktop è ancora il mezzo attraverso il quale si vedono i video di più lunga durata, come per esempio le serie televisive, ma è in crescita la tendenza a fruire di questi contenuti più ‘ricchi’ anche via mobile.

Mario Garaffa