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Tim, investimento di 11 miliardi per coprire al 95% l’Italia con la banda ultralarga

Lo ha annunciato o ha annunciato l'AD Flavio Cattaneo, intervistato oggi dal ‘Corriere della Sera‘. “A oggi viaggiamo a circa 500mila case al mese connesse. Il nostro obiettivo è diventare la società meglio infrastrutturata, non solo in Italia ma a livello internazionale, con velocità fra i 100 e i 1000 megabit al secondo e il mobile di ultimissima generazione, per il quale a Torino abbiamo già avviato la sperimentazione del 5G”.

Nei prossimi anni Tim investirà undici  miliardi di euro per coprire al 95% l’Italia con la banda ultralarga. Lo ha annunciato L'AD Flavio Cattaneo, intervistato oggi dal ‘Corriere della Sera‘.

"In soli due anni, la copertura del Paese in banda ultralarga da parte di Tim è passata dal 24% al 60%: nei prossimi anni investiremo complessivamente 11 miliardi di euro per arrivare al 95% dell’Italia raggiunta dalla fibra ottica. A cui va aggiunta la banda ultralarga wireless”.

“A oggi viaggiamo a circa 500mila case al mese connesse. Il nostro obiettivo –ha aggiunto l’ad – è diventare la società meglio infrastrutturata, non solo in Italia ma a livello internazionale, con velocità fra i 100 e i 1000 megabit al secondo e il mobile di ultimissima generazione, per il quale a Torino abbiamo già avviato la sperimentazione del 5G”.

“Vogliamo rendere la vita più facile ai clienti attraverso l’unione della nostra tecnologia con accordi in esclusiva, come quelli con Samsung o Bang & Olufsen”, spiega Cattaneo. Accordi “che consentono di avere prodotti di qualità con la nostra infrastruttura”.

Parlando dell'offerta di contenuti, Cattaneo ha sottolineato: “I nostri clienti avranno contenuti televisivi premium, ma per lo sport dipenderà dai costi dei diritti per la banda larga, musica, gaming. Nella prima era delle tlc - ricorda  l’ad - le società di telecomunicazioni hanno effettuato investimenti miliardari per realizzare infrastrutture dati di cui poi hanno beneficiato gli over the top  che oggi capitalizzano più delle telco stesse. Questa seconda era vedrà i contenuti al centro dell’attenzione e non possiamo commettere gli errori del passato, quindi noi saremo presenti nei contenuti”.

"Noi facciamo il nostro mestiere, che è quello di offrire connessione, servizi, e, anche grazie ai nostri partner, permettere ai clienti di avere contenuti premium, siano essi film, serie o musica: avere Tim Music con oltre 25 milioni di brani a catalogo non significa che diventiamo produttori musicali, ma che offriamo più servizi”.

“Sui contenuti non sportivi, saremo attivi nei diritti -, conclude Cattaneo - “come già fatto con l’accordo in esclusiva con Rai, e anche nelle co-produzioni, nazionali e internazionali. Oltre a canali lineari di terzi, anche sportivi, in corso di valutazione”.