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#ITALIALIVE, a Roma il primo incontro in presenza per definire l’approccio a un mercato in grande ripresa
Dalla sua costituzione, appena dopo lo scoppio della pandemia, le associazioni aderenti a #Itaialive non si erano mai incontrate in presenza.
È accaduto venerdì scorso 13 gennaio a Roma grazie all'incontro organizzato dalla segreteria di FE_U e all’ospitalità offerta dalle Officine Farneto, ed è stata una mattinata intensa. Ciascuna sigla aderente ha presentato lo stato dell’arte del proprio comparto di rifermento e dato stimoli e suggerimenti per nuove, comuni, iniziative da intraprendere alla luce di un ritrovato dinamismo della event industry. In sintesi è emerso che il mercato è in forte ripresa ma si sta riconfigurando alla luce di istanze quali l’efficacia e l’efficienza degli investimenti, l’attenzione ai costi e, soprattutto, alla sostenibilità intesa nel suo senso più ampio: ambientale, sociale ed economica. L’Italia, inoltre, torna a scalare le posizioni di vertice nello scenario internazionale come meta ideale per congressi ed eventi, inclusi quelli privati. Insomma, le premesse per un futuro almeno sereno sembrano esserci tutte. Manca soltanto una adeguata attenzione delle istituzioni che, pur avendo sostenuto il settore durante la pandemia, fatica ancora a riconoscerne il reale valore economico e di industria creativa. #Italialive è nata per questo scopo, ha già fatto tanto e farà ancora di più. In questo servizio pubblichiamo la sintesi degli interventi delle 11 associazioni aderenti.
Gabriella Gentile, Presidente Federcongressi&eventi
“La meeting industry italiana sta continuando il trend di ripresa già certificato dall’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi-OICE 2021. La raccolta dei dati 2022 dello studio di settore è attualmente in corso ma il sentiment diffuso non fa che confermare sia per l’anno appena concluso sia per l’inizio del 2023 un forte rilancio del mercato. Non possiamo però ignorare il contesto socio-economico particolarmente incerto e variabili esogene che impattano sulla piena ripartenza e sviluppo del comparto e suoi singoli segmenti (payback dispositivi medici, recupero aiuti di Stato…). Continuando i suoi obiettivi di rappresentanza non solo dei soci ma dell’intero settore, Federcongressi&eventi sta lavorando con molta attenzione su queste tematiche interfacciandosi con gli stakeholder istituzionali e i Ministeri di riferimento quali il Ministero del Turismo, il Ministero della Sanità e il Mef. Come presentato agli Stati Generali del Turismo, l’associazione è impegnata su tutti i fronti per il riconoscimento del settore e l’aumento della competitività del MICE italiano agendo su più fronti quali: il sostegno alla promozione e all’internazionalizzazione anche tramite agevolazioni fiscali ad hoc, all’innovazione e qualità della filiera; attività di formazione e aggiornamento; sviluppo di attività di ricerca e implementazione di azioni sul fronte della sostenibilità”.
Salvatore Sagone, organizzatore e portavoce del CLUB DEGLI EVENTI E DELLA LIVE COMMUNICATION
Lo scenario attuale del mercato degli eventi e della live communication è caratterizzato da un fortissimo dinamismo, per molti aspetti inaspettato fino a pochi mesi fa. Un dato confermato dall’ultima edizione della ricerca (la XVIII) condotta dall’istituto Astra presso un campione di circa 300 aziende. Secondo il Monitor il mercato è in forte ripresa anche se non arriva ancora ai livelli pre-pandemia: nel 2022 vale 678 milioni di euro, che significa un aumento del 39.5% rispetto all’anno precedente (486 milioni). Nel prossimo biennio il settore punta a tornare ai fasti pre-covid e la crescita sarà molto forte. Si stima un +36,5%. A farla da padrone, gli eventi B2B e i B2I, i lanci prodotto, eventi media e soprattutto fiere/eventi connessi a fiere. A cosa le aziende prestano attenzione? La keyword dell’anno è l’efficacia, ossia il raggiungimento degli obiettivi, seguita dalla sostenibilità. Proprio su questo ultimo tema il Club si è impegnato in maniera particolare lanciando il sito eventosostenibile.it che. Attraverso le linee guida in esso contenute, intende essere un punto di riferimento per il settore dove la sostenibilità viene intesa in ambito ambientale, sociale ed economico.
Cosa conta per rendere un evento sostenibile? Favorire l’utilizzo di soluzioni a basso impatto ambientale, fare scelte attente sulle fonti di energia utilizzate e sensibilizzare i partecipanti a comportamenti attenti alla sostenibilità. La scelta di avere un evento sostenibile su cosa impatta? Sulla produzione vera e propria, la scelta dei fornitori, ma anche sulla creatività e la progettazione.
Tobia Salvadori, direttore CONVENTION BUREAU ITALIA
Nel 2023 Convention Bureau Italia condurrà molti importanti progetti grazie alla sempre più stretta collaborazione con ENIT e alla conferma ricevuta dal Ministero del Turismo relativa al contributo per molte attività di legate al promo-commercializzazione della meeting industry italiana.
Il segmento associativo vede l’Italia in grande spolvero. Il nostro Paese è l’unico in Europa a segnare valori positivi sia per presente di Italiani nei board delle associazioni internazionali che per numero di congressi. L’analisi fatta nell’ambito del progetto Italian Knowledge leaders ci dice che allo stato attuale l’Italia si sta dirigendo verso il primato in Europa (seconda a livello globale, dopo gli Stati Uniti) per numero di congressi ospitati nel 2022.
Lo scorso anno la forte ripresa ha interessato anche l’industria dei Destination Weddings.
L’osservatorio condotto da Centro Studi Turistici per Italy for Weddings ci mostra un settore che è cresciuto fortemente anche rispetto al 2019 e i trend nelle richieste confermato come anche nel 2023 i matrimoni di stranieri in Italia rappresenteranno una interessantissima fonte di business e di visibilità.
Convention Bureau Italia sta inoltre conducendo un progetto molto importante dedicato alla sostenibilità nel MICE. È prevista la pubblicazione di un Handbook, finalizzato a inquadrare il significato di sostenibilità nel settore degli event e a stabilirne le linee guida.
Maria Cristina Manfredini, delegata in #Italialive da ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE (Cultura, Turismo, Comunicazione)
Passata l’emergenza, ma non la crisi, soprattutto per effetto dei costi energetici e dell’inflazione, #ItaliaLive deve riflettere sul proprio ruolo da qui al futuro, soprattutto deve evitare di disperdere il patrimonio costruito in questi tre anni di battaglie e duro lavoro per poter far emergere con più chiarezza un settore - quello degli eventi – ancora poco conosciuto e tantomeno valorizzato per l’indotto che produce in Italia.
Credo che le parole per un programma di lavoro siano tre, e sono fra loro strettamente collegate:
- Rappresentanza: dobbiamo avere la capacità di farci conoscere e portare le nostre istanze al più alto livello possibile. Senza costituire una vera e propria associazione, dobbiamo pensare a come organizzare la rappresentanza attraverso un sistema di deleghe, e un buon gioco di squadra, come peraltro già fatto in questi anni, concentrandoci su pochi importanti obiettivi
- Condivisione: Gli eventi sono una filiera complessa che a sua volta fa parte delle più importanti filiere della cultura/spettacolo e del turismo. Dobbiamo avere la capacità di condividere battaglie e obiettivi strategici con questi due asset fondamentali dell’economia italiana partendo dalla battaglia comune per il riconoscimento dell’impresa culturale e creativa, prendendo spunto da quanto già fatto in Europa.
- Occupazione: intesa come qualità del lavoro, ma anche contratto di lavoro e formazione, sono obiettivi concreti da presidiare con lo stesso impegno messo nel pieno dell’emergenza grazie, appunto, a una rappresentanza forte.
Giuseppina Cardinale, presidente MPI- Meeting Professionals International Italia Chapter
I dati dell’ultimo trimestre del Meetings Outlook, l’indagine condotta a livello globale da MPI International, con il supporto di Imex Group, su un panel di 2000 operatori della Meeting & Events Industry mettono in evidenza un sentiment positivo anche per il panorama italiano. Il 32 % degli intervistati ritiene infatti di essere già tornato ai livelli di investimento pre-pandemia; un 31 % prevede che ciò avverrà nel 2023 mentre un terzo ritiene che questo avverrà nel 2024 o più tardi.
Per quanto riguarda l’occupazione il 62 % degli intervistati ha difficoltà a coprire i posti vacanti nella propria organizzazione.
La maggior parte degli intervistati (53%) indica che si sta preparando per affrontare l'inflazione e/o la potenziale recessione soprattutto attraverso la ricerca di nuove opportunità di business, nel 78% degli intervistati. In tema di formazione il 9% dichiara di investire di più, il 41% in eguale misura, e il 25% meno.
L’impegno sulla sostenibilità - intesa nelle sue tre direttrici: economica, sociale e ambientale – verrà perseguito attraverso la sottoscrizione di una lettera d’intenti per la gestione degli eventi tesa a generare un impatto positivo sul territorio, sensibilizzando, rispettando i principi fondamentali e adoperandosi con le istituzioni affinché si possa beneficiare di incentivi e decontribuzione fiscale.
Il 30 marzo è previsto il GMID –Global Meetings Industry Day sul tema: “Meetings matter” dove è auspicabile un confronto tra i rappresentanti delle sigle aderenti a #Italialive. Possibili destinazioni: Bologna, Firenze o Roma.
Luigi Irione, presidente della Commissione Ammissione e Verifica e portavoce FERPI in #Italialive
Ora che la pandemia si affronta con maggiore responsabilità generale, le condizioni socio economiche ci impongono comunque di essere ancora più attivi e attenti alle esigenze comuni, rafforzando ancora di più il dialogo per cercare di affrontare sempre con intelligenza, coerenza e metodo le prossime sfide.
Si rende quindi necessario sostenere la rappresentanza con un fronte comune potenziando il brand #Italialive con un kit specifico di utilizzo del logo e un ufficio stampa dedicato per fare la differenza nelle sedi istituzionali.
Tra le iniziative da intraprendere anche quella di trasformarsi in Federazione, da intendersi come una forma associativa che raggruppa a livello nazionale o internazionale più associazioni, con un organo assembleare dei rappresentanti che delibera su temi di carattere generale riguardanti la vita di ogni singola associazione affiliata. Pur attenendosi al relativo statuto federativo, le associazioni che fanno parte della federazione godono di autonomia politica nelle decisioni di tipo locale o settoriale e nella gestione finanziaria.
Una posizione, quella di Irione, condivisa da Maria Criscuolo, presidente di Triumph Group International, socia di Ferpi, del Club degli Eventi, di Federcongressi, e portatrice delle proposte di #Italialive presso molti tavoli politici e istituzionali. “A oggi, come #Italialive, abbiamo allentato la presa sul problema della riconoscibilità e della rappresentanza. Credo valga la pena di riprendere il tema dell’impresa creativa, accennato di recente anche ad Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy. L’ipotetica Federazione non farebbe perdere l’identità alle singole associazioni o società ma potrebbe essere un giusto modo per strutturarsi in maniera più ordinata”.
Salvo Ferrara, portavoce UNA Live Hub
L’associazione UNA vuole rappresentare gli interessi e lo sviluppo del variegato settore della comunicazione in tutte le sue discipline. Per fare questo, si è dotata di una struttura ad Hub specialistici, dove si trattano tematiche verticali, incrociate a tematiche di settore più larghe. UNA Live Hub, rappresenta le agenzie che al loro interno hanno una unit dedicata agli eventi e alle Live Communication, e parallelamente al resto dell’associazione, nel 2022 ha sperimentato una forte crescita. È stato un anno dedicato all’implementazione della industry, con nuovi player entrati in gioco e un focus molto alto sugli eventi come asset comunicativi. In generale è stato un anno di fermento sotto tutti gli indicatori principali, caratterizzato da una crescita costante che ha trovato il suo picco nell’ultimo quarter, creando una base solida per quello che sarà il 2023. La speranza è quella di un consolidamento dei risultati che ha portato il 2022, oltre a una maturazione di tutto il settore a livello professionale. Crediamo molto nella creatività e nel valore delle competenze di chi opera nel settore degli eventi, professionisti che propongono e studiano strategie di Live Communication al fianco di imprenditori, manager ed esponenti delle istituzioni come elemento integrante della comunicazione. La mission che accomuna la Live Hub nel suo complesso e #Italialive, è quella di riformare il settore degli eventi mediante la valorizzazione delle aziende che vi operano e degli eventi come forte leva strategica. Sostenibilità, formazione, revisione europea dei codici Ateco, e misurazione dell’efficacia sono alcuni tra i progetti che UNA ha stilato per il 2023.
Claudio Compagnucci, presidente FEU – Filiera Eventi Unita
FEU è un’associazione che appresenta e tutela gli operatori economici della filiera degli eventi, con particolare riferimento agli operatori medio -piccoli.
Dopo un periodo di emergenza (COVID) il mercato degli eventi, soprattutto quello delle cerimonie private è ripartito con grande slancio, chiudendo un 2022 che ha superato il 2019 in termini di fatturato.
Il principale obiettivo dell’associazione è quello di “professionalizzare” il settore composto per la maggior parte da microaziende, attraverso interventi mirati. Definizione di contratti standard per tipologia di servizi offerti, L’istituzione di un’Academy per offrire corsi di formazione di alto livello; Sensibilizzare le imprese in merito alla sicurezza e salute sul lavoro e all’importanza della Sostenibilità ambientale.
In ambito politico FEU, cha dal 2023 inizia l’attività di rappresentanza di interessi presso la Camera, intende lavorare al fianco delle istituzioni per la riorganizzazione dei codici ATECO; L’apertura di corridoi turistici e l’approvazione di un CCNL dello Spettacolo ed Eventi; L’istituzione di un tavolo tecnico permanente per lo sviluppo del settore; La Riduzione dell’IVA al 4% per le cerimonie private e Bonus per Eventi Aziendali e matrimoni attraverso la detrazione fiscale dei costi sostenuti.
Raffaella Marchese, responsabile rapporti con la MICE industry per AIIC-Associazione Internazionale Interpreti Italia
Nel 2022 l’attività professionale degli interpreti di conferenza ha conosciuto una forte ripresa con il ritorno all’attività congressuale in presenza accompagnata da un’intensa attività in remoto. I clienti apprezzano la flessibilità offerta dalle novità tecnologiche sviluppate durante la pandemia, abbinate ad un’attività in presenza e sembrano volere continuare ad utilizzare queste due modalità di dialogo con i propri partner. In questo contesto molto stimolante rimangono tuttavia due grosse sfide per la professione degli interpreti di conferenza: l’uso imperante dell’inglese come lingua franca e i possibili sviluppi dell’intelligenza artificiale e dei sistemi di traduzione automatica. Per affrontare queste sfide, AIIC Italia ha avviato una serie di iniziative. La più impegnativa è il progetto LaLinguaMadre che include una ricerca, commissionata ad un economista della lingua, sul ritorno economico del multilinguismo che proverà a quantificare gli svantaggi sociali ed economici in cui attori pubblici e privati incorrono nel rinunciare ai servizi di traduzione e interpretazione.
Altro progetto che AIIC Italia vorrebbe approfondire all’interno della piattaforma di #Italialive riguarda il tema della sostenibilità degli eventi e gli aspetti della DEI (diversity, equity & inclusion). Il pilastro sociale della sostenibilità non può esistere se non si affronta il tema dell’isolamento linguistico.
Infine AIIC Italia propone di inserire nelle attività di promozione dell’Italia come destinazione congressuale anche interventi di promozione della lingua italiana, attraverso sgravi fiscali o agevolazioni economiche per chi sceglie di usare l’italiano come lingua veicolare.
Luca Legnani, fondatore e vicepresidente ANBC
L’Associazione Nazionale Banqueting e Catering comprende aziende distribuite sul territorio nazionale, di medie dimensione e occupano migliaia di operatori diretti, full time, part time e temporanei con volumi di acquisti di centinaia di milioni di euro l’anno. Usciamo dal biennio 20 e 21 con perdite del -95% e - 80% rispetto al 2019 perdendo anche molte risorse che per necessità hanno dovuto fare scelte diverse per l’occupazione. Purtroppo, gli aiuti di Stato per il nostro settore sono stati meno presenti rispetto ad altri player. Nel maggio 2022 le nostre aziende sono ripartite con grande slancio e hanno raggiunto volumi mediamente vicini al 80 % del 2019, con picchi anche superiori al 130 % per le aziende che si occupano prevalentemente di wedding.
Le previsioni per il 2023 sono comunque di un mercato più contenuto, meno schizofrenico del 22, soprattutto per coloro che interpretano le esigenze del mondo corporate.
All’interno di #Italialive l’associazione intende stimolare la necessità di fare squadra combattendo l’illegalità dilagante e la concorrenza sleale degli operatori abusivi. I membri dell’associazione intendono investire in formazione della quale tutto il settore ha necessità imperante. Formare ed occupare significa garantire un lavoro, renderlo sicuro e riconosciuto, e garantire retribuzioni giuste ed adeguate. Questo significa rendere attraente un mondo che garantisce migliaia di posti di lavoro a persone che con orgoglio e sentimento potrebbero sentirsi parte dell’industria degli eventi rafforzando di fatto moltissimo la forza del brand #Italialive e del sistema eventi in toto.
Lorenzo Pignatti, immediate Past President ADMEI
L’Association of Destination Management Executives International porta all’interno di #Italialive la voce delle Destination Management Companies (DMC) e, pur non essendo dotata di un chapter Italiano, ha un punto di osservazione privilegiato sul mercato MICE internazionale che differisce non poco dalle dinamiche produttive e gestionali dell’industria degli eventi prettamente Italiana.
Il primo anno produttivo dopo il “biennio Coivd” si è chiuso per le DMC associate con una performance di risultati estremamente positiva, al di là di ogni previsione ed in molti casi addirittura superiore ai numeri del 2019. Le criticità non sono però mancate così come non mancano alcune preoccupazioni per il futuro.
Le principali criticità che i nostri associati si trovano a fronteggiare sono lo stravolgimento della filiera produttiva principalmente su tre livelli: disponibilità di prodotti/servizi; perdita di forza lavoro presso i fornitori della filiera; e mutamento delle dinamiche commerciali e dei prezzi.
La gestione della forza lavoro interna comporta il reperimento di nuovi talenti da inserire in organico: il training specifico per una disciplina che non dispone di corsi di formazione verticali e, ultimo ma non da meno, la tutela e salvaguardia della “mental health” del personale per un settore che già a ritmi normali è considerato come uno dei più stressanti in assoluto.
La pianificazione strategica ed economica deve fare fronte alle difficoltà nella previsione delle curve del mercato nel breve/medio termine.
Gli ottimi risultati del 2022 quindi forniscono una base solida sulla quale fare leva per affrontare le sfide che ci pone il 2023 con l’obiettivo di poter avere dal 2024 una situazione di mercato più stabile, una maggiore facilità di pianificazione e, di conseguenza, una più efficace gestione delle risorse.
Salvatore Sagone