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Il branded content protagonista ad IF! con Slow Tour Padano. Berni: "Il racconto del territorio attraverso le sue persone la chiave vincente". La Magna (Publitalia’80): "Un progetto di valore frutto della visione comune di tutti i partner coinvolti”
All'edizione 2022 di IF!, il festival della creatività in scena in questi giorni a Milano presso lo spazio BASE, si è parlato di brand content made in Italy. Lo si è fatto nel primo pomeriggio dell'11 novembre, quando sul palco dell'auditorio sono saliti Patrizio Roversi, autore e conduttore, Marco La Magna, Head of Branded Entertainment Publitalia’80, e Stefano Berni, Direttore Generale del Consorzio Tutela Grana Padano.
Il confronto, moderato da Marianna Ghirlanda, membro del comitato organizzatore della manifestazione, nonché CEO di DLVBBDO Italia e Presidente di IAA Italy, è andato ad approfondire la formula vincente di Slow Tour Padano: un viaggio alla scoperta di luoghi, persone e prodotti della Pianura Padana, ma soprattutto un percorso di riscoperta di un modo rispettoso e gentile di produrre, di consumare, di relazionarsi con le persone e con il territorio.
Il contenuto è andato in onda su Rete4. Il successo della prima serie ne ha originate altre due totalizzando, ad ora, 18 puntate complessive, programma che si è distinto anche ai BC&E Festival 2021 aggiudicandosi il secondo gradino del podio nella categoria TV - Original Production. Nato sotto la creatività di Publitalia Brand On Solutions con Ege Produzioni e con Per Caso, il prodotto editoriale si è contraddistinto per un tono di voce, fresco, autentico, in perfetta sintonia col brand.
Il conduttore del format, Patrizio Roversi (in foto sotto), ha sottolineato nell'incontro: “Nelle serie si parla di ciò che l'agricoltura sta facendo per essere compatibile con l'ambiente. Abbiamo mostrato e dialogato con il mondo reale che produce Grana Padano, un mondo fatto di persone, piccoli e grandi produttori protagonisti della filiera, con una narrazione quotidiana, molto umana, facile, spontanea. Dove c'è tanta umanità è facile raccontarla e sedurre il pubblico. È questo il segreto del successo di Slow Tour Padano.”
Una delle spinte di forza del progetto è rappresentato, non solo dal racconto di come gli alimenti sono fatti, da: “Tutto il mondo che c'è dietro, che interagisce col prodotto.” conclude Rovesi.

Slow Tour Padano è un altro ottimo esempio di come i brand oggi siano anche degli editori, e di come abbiamo la responsabilità di saper scegliere e costruire prodotti editoriali adeguati a diffondere la propria marca, in tutti i suoi aspetti, che rappresentano un grande esercizio di sensibilità.
Per Marco La Magna, Head of Branded Entertainment Publitalia’80, il BCE è un prodotto “Dove o vincono tutti o nessuno. Per essere efficaci è necessario avere una visone comune di tutti i partner coinvolti, dall'azienda, ai mezzi, ai centri media. È capitale che il pubblico percepisca il contenuto come importante. In questo caso siamo stati in grado di raccontare dinamiche non banali con semplicità. Il brand Grana Padano porta nel proprio nome lo stesso territorio di produzione: una chiave di lettura semplice e veritiera che è stata vincente.”
“È sempre difficile unire testimonial a brand – ha sottolineato Stefano Berni, Direttore Generale del Consorzio Tutela Grana Padano – Stavolta per noi è stato facile affidare ad un uomo del territorio narrato, come Patrizio, e capace di raccontarlo, questo progetto dove il territorio stesso, l'ambiente di produzione, sono i veri protagonisti. Le persone coinvolte sono i portavoce di questa storia, della loro realtà quotidiana, del lavoro e passione che determinano la costruzione di un prodotto di valore che è anche un brand di valore rappresentante di ogni azione che la lunga filiera compie. La nostra comunicazione si basa sul concetto che quando mangi un pezzo di Grana Padano ti stai nutrendo di un pezzo del territorio, e della cultura che gli appartiene. Per un brand come il nostro il successo può crescere solo se aumenta la consapevolezza del consumatore. Ma deve essere raccontato in modo convincente e vissuto. Patrizio lo ha fatto con facilità ed egregiamente perché era ed è la persona giusta. E questo è fondamentale.”
Davide Riva