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Al World Business Forum di Milano le Superminds del Management ritrovano la Compassione e l'Umanità
La prima delle due giornate al Mico di Milano, dedicate al futuro della Leadership e dell'Innovazione ha messo in evidenza la tendenza alla valorizzazione di un nuovo modello di sviluppo aziendale, basato sul talento non più individuale ma collettivo.
Gli interventi degli speaker hanno evidenziato una netta riscoperta non solo della tecnologia come elemento moltiplicatore delle potenzialità delle persone, ma soprattutto della complessità della componente umana che si vuole mettere al centro dei processi di innovazione.
Da Hal Gregorsen che ha invitato ad andare oltre la creatività, favorendo sempre il coraggio di fare, e ricevere, le domande capaci di produrre sfide, a Whitney Johnson che, partendo dalle curve di apprendimento, ha invitato i leader a circondarsi di gente inesperta, valorizzando l'entusiasmo che porta alla creazione delle novità, da Susan David, con la sua provocatoria proposta di Agilità Emotiva personale e collettiva, fino a Gary Hamel con l'invenzione della Umanocrazia, da contrapporre alla Burocrazia, che da 150 anni organizza la società e le imprese, ma contemporaneamente le paralizza scoraggiando l'autenticità, la curiosità e la creazione di soluzioni appassionate, ogni intervento si è mosso nel filone già lanciato nelle ultime due conferenze WBF: la capacità di stimolare collaboratori e dipendenti che sappiano valorizzare la propria Umanità e vivere in perenne Versione Beta, capaci di imparare dai propri errori e migliorarsi in continuazione.
Ma ieri, per la prima volta, oltre a key note con lucide visioni e grafiche coinvolgenti, abbiamo ascoltato parole che sono molto vicine alla cultura europea, quando non addirittura italiana. In particolare è risultato illuminante l'uso di Compassione, sostantivo di tradizione greca e latina, valorizzato dal cattolicesimo. Una parola molto nostra, quasi malinconica e leopardiana, che nelle visioni di speaker, che sono consulenti aziendali, professori di economia o psicologia applicata, diventano parole d'ordine di una nuova e più flessibile organizzazione aziendale. Assieme a Curiosità, Agilità, Accettazione, Coraggio, è stata l'espressione più citata. La Compassione, e l'Autocompassione, rappresentano quella forza interiore che bisogna stimolare in azienda: solo collaboratori capaci di non avere timore di sbagliare, che non abbiano paura di rimanere delusi, potranno trovare soluzioni innovative. Proprio la David ha censurato l'ideale di Perfezione, un tempo fondamentale nelle teorie di Management, come di un “Obiettivo dei Morti”, non dei vivi.
Un'inversione radicale, in linea con i nostri tempi in cui sarà l'Intelligenza Artificiale ad occuparsi della Perfezione, mentre noi Umani svilupperemo ogni giorno soluzioni alternative, al di là delle procedure e delle burocrazie.
Immaginate il vostro povero cronista, da tempo convinto della necessità di mettere insieme Clown e Scienziati, Creativi ed Ingegneri, Innovatori ed Esecutori, quanto non possa essere d'accordo con queste visioni.
Oggi si attende la chiusura di Simon Sinek, di cui riferiremo domani, sempre su queste colonne.
Pasquale Diaferia