
Eventi
Edoardo Segantini, ospite d’eccezione in Weber Shandwick, presenta "La nuova chiave a stella "
Lo scrittore e giornalista Edoardo Segantini (in foto) è stato ospite ieri sera presso gli uffici di Weber Shandwick a Milano (via Vigevano 18) per la presentazione del suo nuovo libro “La nuova chiave a stella”, edito da Angelo Guerini dedicato al lavoro e all’industria 4.0. Quattordici racconti di persone, protagoniste di una trasformazione storica: la Quarta Rivoluzione Industriale. Uomini e donne, operai e tecnici, manager e imprenditori che vivono già nel futuro..
Durante la serata si è aperto un dibattito tra Edoardo Segantini e Furio Garbagnati, Presidente di Weber Shandwick in Italia, su questa attuale tematica: cos’è e perché è importante saperla affrontare, esplorandone le nuove opportunità dell’innovazione per la competitività delle imprese italiane e comprendendo le scosse provocate da un terremoto in cui l’uomo resta tuttavia al centro della scena.
“L’idea di scrivere questo libro – ha raccontato Edoardo Segantini - è nata in due tempi. Prima l’editore Angelo Guerini mi ha invitato a far parte di un comitato di esperti (tra cui Luigi Serio della Cattolica e Marco Taisch del Politecnico) con l’obiettivo di progettare una collana di saggi sull’Industria 4.0. In un secondo momento mi ha chiesto di scrivere un libro io stesso. A quel punto ho ritenuto che fosse più nelle
mie corde di giornalista realizzare un libro d’inchiesta e di racconto, a metà strada tra saggistica e narrativa. E ho pensato di dedicarlo a Primo Levi, al Primo Levi de “La chiave a stella”, il romanzo più ottimista del grande autore scomparso trent’anni fa. Ripubblicando in appendice una mia intervista allo scrittore uscita nel 1984 su un supplemento dell’Unità intitolato Viaggio al centro del lavoro”.
“Ci interessa comprendere le conseguenze che questo nuovo modello produttivo può avere sul lavoro, sia da un punto di vista economico generale ma soprattutto sia come punto di osservazione importante per leggere la grande trasformazione del lavoro che è in atto” - ha commentato Furio Garbagnati - “Come professionisti di comunicazione abbiamo bisogno di capire ciò che sta avvenendo dentro i luoghi della produzione industriale. In questo caso però ci guida molto il desiderio di fare la nostra parte nella rappresentazione delle istanze sociali che emergono come effetto del cambiamento. Il tema dell’industria 4.0 è un esempio di come la politica industriale e la politica del lavoro non possano viaggiare su binari paralleli. La comunicazione come disciplina dovrebbe facilitare un incontro tra queste dimensioni della politica”.